XXV aprile in tono minore a Rovato
(Nella foto il corteo dei partigiani nell'aprile 1945 in Strada Larga a Rovato, poi diventata corso Silvio Bonomelli, partigiano franciacortino ucciso a Iseo il 7 luglio 1944 e a cui oggi è intitolato la via principale di Rovato. foto tratta da rovato.org)
Era dai tempi dell’amministrazione leghista di Manenti che non si vedevano a Rovato celebrazioni per il XXV aprile così in tono minore come quelle del 2013.
Ci riferiamo, per esempio, alla totale assenza di bandiere tricolori in Corso Bonomelli come è sempre stato tradizione appendere anche per il significato storico che la via principale di Rovato ha rivestito nelle vicende cittadine della seconda guerra mondiale: Silvio Bonomelli fu un partigiano simbolo della Resistenza Franciacortina, ucciso a Iseo 7 Luglio 1944.
Ma non solo: per la deposizione presso i monumenti commemorativi sono state messe a disposizione due corone di alloro in croce. Evidente è stato inoltre il divieto di intonare i classici canti della Resistenza che ogni anno, da sempre, accompagnano le celebrazioni, mancanza colmata parzialmente dal coro degli alunni della scuola primaria.
Infine le orazioni: se non fosse stato per il discorso appassionato, toccante e incisivo di Vasco Agosti, delegato provinciale dell’ANPI avremmo assistito a una commemorazione molto deludente da parte di un’amministrazione comunale che non ha ancora capito che, in queste circostanze, rappresenta tutti i rovatesi, non solo chi li ha votati.
Direttivo PD Rovato
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