Convegno sulla cava Macogna a Cazzago S.M. del 04/04/2009
Sabato 4/4/2009 alle ore 9.30 al teatro Rizzini di Cazzago S.M. si è tenuto un convegno sul recupero della cava Macogna.
Dopo i saluti iniziali del consigliere regionale Margherita Peroni (che ha sottolineato l'importanza di un progetto economicamente autosostenibile per il parco della Macogna) e del presidente dell'associazione cavatori bresciani d'inerti Corrado Gatti (una frase di circostanze e nulla di più), Silvio Parzanini per Legambiente Franciacorta è entrato nel tema della giornata auspicando il sostegno di tutte le istituzioni al progetto del Parco.
Il moderatore Enrico Mirani, caporedattore del Giornale di Brescia, ha poi lasciato la parola ai comuni per presentare la situazione. Prima Foresti, sindaco di Cazzago S.M. ha parlato delle peculiarità di un territorio tra Franciacorta e Bassa, al bivio, tra rinascita e degrado. La situazione della Macogna insomma. Poi Buizza, sindaco di Travagliato, hanno sottolineato l'importanza della concertazione tra enti locali e sovracomunali nella pianificazione territoriale.
Poi abbiamo assistito a un intervento davvero incisivo di Dario Ciapetti, sindaco di Berlingo che senza mezzi termini ha ribadito la necessità da parte degli enti superiori di finirla di disporre dei territori comunali come terreni su cui decidere senza consultare gli amministratori locali. Il caso della Macogna è indicativo: le comunità locali sono d'accordo per un recupero ambientale, chi sopra di loro non si è ancora espresso in forma chiara.
Poi il nostro assessore rovatese Riccardo Sette ha illustrato la situazione ambientale di questa parte della Provincia tra cave e discariche vecchie e nuove. Ha citato anche lui un passaggio sui rapporti tra enti locali riguardante anche la cava Bonfadina, per la quale si autorizza una gestione viabilistica senza conertare nulla con la nostra amministrazione e a soli 300 metri di distanza vi è una richiesta della Provincia per uno studio della viabilità per la partenza di un'area artigianale dal traffico indotto immensamente inferiore rispetto a quello provocato dall'ambito estrattivo ATEg09.
Si è poi proseguito con l'illustrazione di tre progetti di recupero.
L'arch. Patrizia Belli assessore all'ambiente di Cazzago S.M. ha illustrato il recupero del laghetto del Paì che con gli anni era diventato una fogna a cielo aperto e che invece è stato ridato alla fruibilità della cittadinanza. L'assessore rovatese Sette ha illustrato invece il recupero dell'area verde di San Donato. L'assessore di Berlingo Gandossi ha illustrato il recupero di una ex cava diventata con gli anni discarica abusiva. Ora è sorto il polo scolastico del paese che è autosufficiente sia a livello energetico che termico attraverso il posizionamento di un impianto fotovoltaico e di una sonda termica che pescando acqua dalla falda e reimmettendola ottiene del calore attraverso una pompa di calore.
Un esempio davvero incredibile di cui ne parlarono anche i giornali nazionali.
Il convegno è proseguito attraverso l'illustrazione di esperienze già realizzate.
In particolare l'onorevole Marco Carra, sindaco di Pegognaga, ha parlato del PLIS realizzato nel suo comune. Anche a fronte di questa testimonianza devo sottolineare come è stato ribadito che un PLIS non introduce vincoli agricoli sulle aree in esso comprese.
Una tecnica dello studio di progettazione Arup group ha illustrato l' "Eden Project", un’esperienza particolarmente positiva realizzata in Cornovaglia.
L'assessore di Travagliato Davide Uboldi ha illustrato poi le motivazioni che hanno spinto i quattro comuni ad accordarsi per realizzare un PLIS nella zona dove è collocata la Macogna. La volontà di impedire l'avanzamento delle due discariche dei privati è solo una delle motivazioni ma nemmeno la più importante.
Sono poi entrati nel dettaglio i tecnici incaricati: l'arch. Aurelio Pezzola sull'aspetto di recupero storico (ripristino di passaggi storici in particolare) e l'arch. Dezio Paoletti sull'aspetto un pò più tecnico. Sull'aspetto geologico si è espresso il dott. Fabio Plebani, mentre la dottoressa Francesca Oggionni ha illustrato le criticità e gli aspetti agronomici da salvaguardare.
Il convegno è stato davvero ricco di spunti.
Sono curioso di sapere se ci sarà la volontà politica da parte di Provincia e Regione di volerlo realizzare.
Io spero sempre nel loro buonsenso, nonostante tutto.
Nessun commento:
Posta un commento