Cava Bonfadina: si scava anche su Rovato
Ai rovatesi più attenti, in particolare ai Lodettesi, non sarà
sfuggito negli ultimi giorni il via-vai di camion e l'azione delle
benne di ruspe nel terreno a Nord della SP BS 11 (quella che noi
chiamiamo la "provinciale" o la strada del "Bertola").
Dietro la recinzione e i tre arbusti striminziti che fanno da
mitigazione ambientale sono partiti i primi sbancamenti massicci nel
lotto rovatese della Bonfadina.
Per 10 lunghissimi anni, insieme a gruppi ambiente, agli amici di Rovato Civica e a privati cittadini desiderosi di vivere in un ambiente maggiormente vivibile ci siamo battuti perchè i rovatesi sapessero che in località Mercurio (zona vivaio Pelizzari) la Provincia di Brescia prima e Regione Lombardia poi avevano previsto una cava di ghiaia e sabbia di 340.000 metri quadrati: la famigerata cava Bonfadina.
Per 10 lunghissimi anni, insieme a gruppi ambiente, agli amici di Rovato Civica e a privati cittadini desiderosi di vivere in un ambiente maggiormente vivibile ci siamo battuti perchè i rovatesi sapessero che in località Mercurio (zona vivaio Pelizzari) la Provincia di Brescia prima e Regione Lombardia poi avevano previsto una cava di ghiaia e sabbia di 340.000 metri quadrati: la famigerata cava Bonfadina.
In questi dieci anni abbiamo prodotto
un numero di iniziative che è anche difficile rendicontare: dalle
cinquemila firme di cittadini contrari depositate in Regione alle
manifestazioni sia sul luogo che nelle sedi istituzionali, dalla
presenza alle votazioni sul piano cave in Regione alle conferenze dei
servizi in Provincia, dalle assemblee pubbliche organizzate al teatro
Rizzini di Cazzago S.M. a quelle al Foro Boario di Rovato, dai
volantinaggi a tappeto a Lodetto alle trasferte in pullman pagate di
tasca nostra in Regione ecc.
Decine di iniziative che la stampa ha
ripreso in centinaia di articoli e che hanno prodotto anche numerosi
servizi sui tg locali e regionali fino all'interessamento addirittura
della trasmissione di Raitre Report che dedicò una parte della
puntata "La banda del buco" nell'aprile 2011. Una parte di
questo materiale video è caricato sul canale youtube del nostro
circolo.
Questo impegno l'abbiamo profuso
volentieri per informare ma non solo. Volevamo ribadire che non ci
pareva giusto che un privato, che compie legittimamente il suo
mestiere di cavatore ci mancherebbe (!), si vedesse autorizzare a
escavare quasi due milioni di metri cubi di ghiaia e sabbia solo
perchè Provincia e Regione così hanno deciso senza sentire le
ragioni di contrarietà delle comunità locali. Ci siamo battuti
perchè sapevamo fin da subito che sarebbe stato avvilente vedere
l'ultima fetta di campagna rovatese destinabile anche a coltivazioni
vitivinicole DOCG scomparire sotto l'azione delle ruspe. Sapevamo fin
da allora che la qualità della vita della comunità sarebbe
peggiorata con dieci anni, sicuramente prorogati, di escavazioni e
con in eredità un buco il cui destino a discarica è facile da
pronosticare.
E il tutto per estrarre ghiaia
consentita da un Piano Cave Provinciale che autorizzava milioni di
metri cubi di inerte destinato verso Province più intelligenti della
nostra nella gestione del proprio territorio.
Questi dieci anni hanno visto anche
atti concreti come i ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato con cui
chiedevamo che venisse riconosciuta la legittima richiesta di una
comunità come la nostra di non vedersi calare dall'alto l'ennesimo
scempio a meno di 900 metri dalla discarica Rovedil. Rimane il
rammarico che per ben due volte il TAR abbia dato ragione al Comune
di Rovato (guidato al tempo da Cottinelli), confermando quindi la
fondatezza dei rilievi mossi, e il Consiglio di Stato abbia ribaltato
il giudizio contraddicendo sentenze invece favorevoli ai Comuni su
casi simili al nostro nel veronese. Sia chiaro: le sentenze vanno
rispettate, anche quando non sono favorevoli e paiono illogiche! E
noi le rispettiamo.
D'altro canto, questo non è più il
tempo delle sentenze. Questo è, purtroppo, il tempo delle ruspe, dei
camion, della campagna portata via. E' il tempo del concretizzarsi di
tutti quegli spauracchi che per dieci anni abbiamo evidenziato alla
comunità rovatese che, come nel peggiore degli incubi, si stanno
avverando.
Segnaliamo come, nell'indifferenza più totale, lo sbancamento sul lotto di Cazzago S.M. sia avvenuto interessandonell'ultimo anno quasi trecentomila metri cubi di ghiaia (il tutto è visibile transitando in località Tre Santelle). E' ora presente un'immensa voragine che, da progetto, ospiterà impianti di lavorazione oggi situati in un'altra cava a Castegnato.
Nel giro di qualche mese l'attività
arriverà inevitabilmente a regime anche sul lotto di Rovato. Una
attività che al posto di granoturco e frumento lascerà in eredità
un buco di 30 metri di profondità! Per chi come parecchi di noi quei
terreni li conosce dalla nascita, li ha visti coltivare con passione,
li ha visti irrigare proprio in questo periodo dell'anno questo è
davvero un brutto giorno.
Invitiamo quei cittadini che volessero immortalare con una foto questi terreni prima dello sbancamento massiccio, giusto per avere testimonianza di com'era la campagna di questa zona, a farlo velocemente. Tra poco tempo non sarà più possibile farlo.
Un sentito "ringraziamento" a chi ha reso possibile tutto ciò.
Ing. Angelo Bergomi
Invitiamo quei cittadini che volessero immortalare con una foto questi terreni prima dello sbancamento massiccio, giusto per avere testimonianza di com'era la campagna di questa zona, a farlo velocemente. Tra poco tempo non sarà più possibile farlo.
Un sentito "ringraziamento" a chi ha reso possibile tutto ciò.
Ing. Angelo Bergomi
PD Rovato
Responsabile Provinciale Ambiente PD
Bresciano
1 commento:
buco 30 metri di profondità! lotto di Rovato
buco a sud della zona delle "3 santelle" al confine con Cazzago S.M.
buco sulle strade cittadine
buco alle casse comunali
buco al portafoglio dei cittadini Rovatesi
Basta!!! fermatevi!!!
Tornate a casa ... e attenti alle buche...
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