Assemblea pubblica di Alleanza per Rovato sulla raccolta differenziata del 16/10/2009
Venerdì sera mi sono recato all'assemblea pubblica organizzata da Alleanza per Rovato alla quale, come tutti i consiglieri comunali, sono stato invitato.
Devo dire che tra i mille impegni di questo periodo sono stato ben lieto di poter essere presente a un'assemblea dove si illustrava un metodo alternativo di raccolta rispetto a quello rovatese. La serata ha descritto il metodo usato a Rozzano (MI) che si basa sugli ecopoint, ossia piazzole ecologiche con bocchettoni di apertura apribili solo attraverso chiavetta elettronica. Sotto la piazzola vi è il corpo del container destinato a ricevere la singola tipologia di rifiuto che periodicamente viene svuotato.
Il consigliere Vanni Ligasacchi ha descritto le caratteristiche del decreto Ronchi, riconoscendo che la percentuale raggiunta a Rovato lo pone con tre anni di anticipo in linea rispetto alla soglia del 65% di differenziata.
Il mio intervento verso la fine della serata ha riguardato la problematica dei rifiuti che per quanto riguarda la nostra comunità non è solo relativo ai solidi urbani ma anche a quelli speciali pericolosi, viste le domande di discarica che riguardano zone alle porte del nostro paese. Ho sollecitato il consigliere regionale Ligasacchi a prenderne atto.
Sull'aspetto dello sforzo che la raccolta differenziata pone in capo alla singola famiglia ho ricordato come non ci si possa lamentare di discariche appena fuori dalla porta di casa e poi non voler differenziare un rifiuto che andrebbe a finire in questi impianti tanto vituperati.
Ho sottolineato anche che la partenza del servizio nei comuni limitrofi al nostro ha impedito che i rovatesi non differenziassero e scaricassero i propri rifiuti nei cassonetti dei paesi vicini.
Gli organizzatori della serata infatti avevano fatto l'esempio di Erbusco dove la percentuale è di poco superiore al 60%. Mi sono permesso di ricordare che a Erbusco vi sono ancora i cassonetti alla Porte Franche, visti i numerosi esercizi commerciali e proprio questa loro presenza fa abbassare drasticamente la percentuale di raccolta differenziata, a dimostrazione che cassonetto è sinonimo di gettare senza differenziare.
Serve uno sforzo comune cittadino-istituzione.
Nell'assemblea ho comunque detto che il metodo rozzanese andava approfondito e non rigettato solo perchè la proposta arrivava da una componente della minoranza. Questo l'avevo promesso come metodo di lavoro nella campagna elettorale delle comunali 2007 e lo adotto anche in questa circostanza.
Ho cominciato a informarmi nel dettaglio sul metodo adottato a Rozzano e vi propongo perplessità che mi erano sorte già la sera dell'assemblea e che hanno trovato conferma dopo aver letto della documentazione:
1) I costi delle piazzole e dei mezzi. Per servire tutto il comune servirebbero un numero di piazzole notevole. Si pone il problema di dove farle. Espropri?
2) La praticità della chiavetta elettronica da parte dei cittadini più anziani.
3) La possibilità di scaricare materiale della tipologia errata nei bocchettoni delle piazzole.
4) Il numero di piazzole da prevedere a Rovato. Con 7 frazioni vorrebbe dire che comunque vi sono delle persone che inevitabilmente si troverebbero a qualche chilometro dalla piazzola più vicina. E' allora più pratico dover portare dell'umido a una piazzola molto distante o trovare il modo di gestirlo nella propria abitazione nei giorni tra i passaggi del ritiro che viene fatto alla porta di casa?
5) Quanto tempo servirebbe per attivare il servizio su tutto il comune?
6) La percentuale di differenziato raggiungibile. Ho letto alcuni dati sul servizio di raccolta a Rozzano:
Gli ecopoint sono stati attivati prima nel quartiere Alboreto-via Toscana.
Solo per questa zona sono serviti ben 7 ecopoint, con la popolazione abbastanza concentrata, visti i numerosi condominii. I mesi in cui il servizio è andato meglio hanno visto una percentuale di punta del 60%. Mediamente si è attestata intorno al 50%. Parliamo di circa 850 famiglie.
Verso maggio 2009 è stato esteso il servizio nel quartiere di Rozzano vecchio e si sta estendendo ai quarteri Aler per un coinvolgimento di circa 1000 famiglie. Altri 9 ecopoint. E siamo a 16 solo per coprire una parte del comune.
Il dato complessivo di differenziata sul comune al 31/12/2008 era del 41%.
A fine 2009 il comune si pone l'obiettivo del 50%. Inoltre, la diversificazione della tariffa rispetto alle quantità conferite di rifiuti è un risultato che a Rozzano solo potenzialmente ci si pone, ma non è ancora stato implementato.
Rispetto alle problematiche del servizio di raccolta rovatese emerse venerdì sera mi pare di capire che una delle maggiori sia la gestibilità dell'umido soprattutto nei mesi estivi risolvibile con un passaggio in più alla settimana di ritiro sempre con un occhio ai costi in maniera tale da non far lievitare la tariffa che i cittadini devono poi pagare.
Comunque valuto positivamente il confronto tra le forze politiche rovatesi su questi temi.
Altre forze preferiscono invece la totale denigrazione a mezzo volantino dimostrando una coda di paglia e un totale disprezzo dei cittadini ai quali vengono comunicate falsità credendo che ci si trovi di fronte al solito popolo-bue che si beve tutto.
Ogni riferimento alla Lega Nord rovatese non è puramente casuale.
2 commenti:
sono quelli come te che hanno permesso che rovato finisse cosi, sporco e in mano alla malavita
Non accetto insinuazioni di questo tipo. Come detto al consiglio comunale del 30/11/2009 chi dipinge Rovato come Beirut mente sapendo di mentire.
L'impegno dell'attuale amministrazione comunale in termini di sicurezza è certificato con i dati degli interventi della polizia locale.
Il resto sono baggianate.
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