venerdì 9 novembre 2007

San Carlo: Casa di Riposo, Don Gnocchi, Leoni d'Oro



Domenica 4 Novembre 2007 è stata una grande giornata per Rovato. Nel giorno del nostro patrono San Carlo si sono susseguiti una serie di appuntamenti che hanno coinvolto l'amministrazione civica di cui faccio parte in prima persona.
Alle ore 14 un appuntamento che mi stava particolarmente a cuore:
INAUGURAZIONE CASA DI RIPOSO:
dopo un anno di lavori finalmente apre i battenti la casa di Riposo ristrutturata. Ne vado particolarmente orgoglioso e ne sono veramente felice. I due anni che ho trascorso come consigliere nel consiglio di amministrazione (aprile 2005- maggio 2007) hanno avuto come principale obiettivo proprio quello di portare a termine questa grande opera.
Un plauso sincero e un doveroso grazie va rivolto a Massimo Gianelli che da presidente ha dimostrato capacità e buon senso e agli altri consiglieri. Non è stato facile prendere scelte che coinvolgevano il futuro dell'ente e di tutte le persone che lo vivono: i 50 nonni ospiti, i 31 dipendenti, i 550 iscritti dell'associazione "Amici della Casa di Riposo", le persone che vivono nei minialloggi ecc. Non è stato facile prendere scelte che riguardavano una spesa di circa 1 milione di euro totalmente autofinanziati.
Adesso le strutture ci sono. Deve esserci l'impegno di tutti per viverle nella maniera migliore.
Alle ore 16:
INAUGURAZIONE AMBULATORI AL DON GNOCCHI Nel centro riabilitativo “Spalenza Don Gnocchi” sono stati trasferiti i servizi ambulatoriali attualmente attivi nei locali di via Martinengo, oltre a nuove specializzazioni come neurologia e pneumologia e il Centro Prelievi. L'attuale sede di quest'ultimo è stata ceduta in comodato gratuito all’Avis.
Ore 17: CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO per CONSEGNA LEONI D’ORO
Sono stati consegnati i massimi attestati a quei rovatesi distintisi per particolari meriti culturali o sociali.
Ecoc i premiati 2007:
- Gruppo pensionati San Carlo. Motivazione: “in segno di riconoscimento perché costituisce da più di venti anni sicuro punto di riferimento per tante persone, per gli anziani in ogni loro esigenza, per i bisognosi, per le opere di beneficenza.” e alle seguenti Associazioni:
- Rovato Soccorso, Pubblica Assistenza Volontaria Onlus. Motivazione: “in segno di riconoscimento per l’attività che quotidianamente svolge nel più puro spirito di volontariato, garantendo in ogni momento la propria insostituibile presenza alle persone bisognose.”;
- Amici della Casa di Riposo Lucini Cantù. Motivazione: “in segno di riconoscimento perché con l’attività svolta all’interno della Casa di Riposo favorisce il miglioramento della qualità della vita dell’anziano.”; (ho avuto l'onore di leggere la motivazione)
- Associazione Icaro Onlus, “in segno di riconoscimento perché con l’attività sportiva praticata e le numerose iniziative promosse permette alle persone di vivere con serenità la propria disabilità.”.
E' stata inoltre conferita alla famiglia di Italo Bombardieri (1893 – 1916) una particolare benemerenza mediante la consegna di una pergamena.
Riporto anche la motivazione: “Italo Bombardieri, figlio di Giuseppe e Moreschi Elena, nacque a Rovato il 27 marzo 1893. Giovane ardito, intelligente, colto, accoppiò a queste sue caratteristiche un profondo sentimento del dovere, che in ogni circostanza seppe farlo distinguere. Dal settembre 1915 al giugno 1916 prestò servizio come Aiutante Maggiore del Comando delle Truppe Val Terragnolo, dove seppe dar prova delle sue ottime qualità militari. Si distinse particolarmente durante il periodo dell’offensiva austriaca nel Trentino, dal 15 al 20 maggio 1916 come coadiutore del Comando della diramazione degli ordini e nell’accompagnare ed orientare sulle posizioni truppe giunte in rinforzo e non edotte al terreno particolarmente impervio. La sera del 18 maggio fu incaricato del Comando della 33^ compagnia alpina del Battaglione Exiles, di occupare una importante posizione fra Monte Pasubio e il passo della Borcola. Il 20 maggio, dopo aver sostenuto un combattimento contro forze nemiche soverchianti e separato dalle nostre truppe, potè ricondurre in salvo il reparto fra gravi difficoltà.
Per quest’ultima fase della sua attività è stato insignito con la Medaglia d’Argento al Valore Militare ed è stato richiesto il conferimento del grado di Capitano di Complemento per merito di Guerra con la seguente motivazione: “Ufficiale addetto al Comando in molteplici prove di ardimento, in ricognizioni in terreni difficili, vicinissime al nemico, si dimostrò sempre di elevato spirito militare e a tutti di lodevole esempio. Le preziose notizie fornite ai Comandi sulle posizioni occupate dal nemico, contribuirono al buon esito delle operazioni (9,10,11,12 ottobre 1916). Colpito da artiglieria durante un violento bombardamento lasciava la vita in prima linea (13 ottobre 1916)”.

Strage di S. Anna di Stazzema (Lucca):arrivano gli ergastoli


Fonte "Sole 24 ore"

"La prima sezione penale della Cassazione ha confermato i tre ergastoli inflitti dalla Corte militare d' Appello di Roma per la strage di S. Anna di Stazzema (Lucca) a un ufficiale e due sottufficiali nazisti che il 12 agosto 1944 ordinarono l' uccisione di più di 500 civili. La Corte non bocciato la tesi del Pg Vittorio Garino che aveva chiesto l' annullamento con rinvio degli ergastoli e la celebrazione di un nuovo processo sostenendo non solo che mancava la prova della presenza fisica a S. Anna di Stazzema dei militari accusati della strage ma anche che i testimoni ascoltati erano militari semplici delle Ss che parteciparono alle esecuzioni e quindi avrebbero dovuto essere considerati coindagati (e con le garanzie del caso). Il collegio della suprema corte, presieduto da Torquato Gemelli, ha quindi confermato la sentenza con cui, il 21 novembre del 2006, la corte militare d'appello di Roma aveva condannato al carcere a vita l'ex ufficiale Gerhard Sommer e gli ex sottufficiali George Rauch e Karl Gropler, attualmente liberi, residenti in Germania e ultraottantenni, condannandoli anche al rimborso delle spese processuali più un risarcimento di 4 mila euro per le parti civili. «Ero incredulo alla lettura del dispositivo, provo una gioia profonda per la mia gente». Così Michele Selicani, il sindaco di Sant'Anna di Stazzema, con gli occhi lucidi dalla commozione, ha commentato la decisione della Cassazione di confermare gli ergastoli per tre militari nazisti ritenuti responsabili della strage avvenuta nel suo Paese nel 1944.
Al comando di Walter Reder l'eccidio rappresaglia contro la frazione di S. Anna, colpevole di non aver obbedito all'ordine di evacuazione avvenne all'alba. I reparti delle SS fecero scempio di oltre 500 persone, per lo più vecchi, donne e bambini."
Sono notizie che dovrebbero avere una rilevanza ben superiore a quella che i mass media concedono. Stiamo parlando della nostra storia, delle nostre radici!
Potranno passare secoli ma il ricordo di queste stragi e di quanto possa fare la stupidità umana devono rimanere a perenne monito.
Un pensiero a quelle persone e alle loro famiglie.