martedì 15 novembre 2011

Consiglio comunale del 14/11/2011. PGT adottato!


Ieri sera alle 20.30 è partito un consiglio comunale con 6 punti all'ordine del giorno. Si è chiuso in piena notte alle 02.15.
Ecco i punti discussi:

1) Comunicazione prelievi dal Fondo di riserva

2) Modifica dell’art. 41 del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e delle commissioni consiliari.

Possibilità di inviare il materiale via email e velocizzare quindi le convocazioni delle commisisoni aiutando i consiglieri ad avere per tempo il materiale su cui prepararsi.

3) Surroga del consigliere Daniele Lazzaroni nella commissione “Affari Istituzionali, Economici e sicurezza”.

Votata all'unanimità dalle minoranze la surroga di se stesso.

4) Approvazione bozza di convenzione integrativa alla convenzione urbanistica per l’attuazione del P.I.I. n. 21 (ex PIP2) relativo alle aree site in Rovato, via Primo Maggio.

Viene rettificata la convenzione originale per superare una incongruenza temporale che era contenuta in essa.

5) Modifica ed integrazione delibera di Consiglio Comunale n. 30 del 29.03.2007 avente per oggetto “Approvazione convenzione con la Coop. IS.PA.RO. per la realizzazione di un villaggio di accoglienza”.
Il punto viene rimandato a fronte di una richiesta di chiarimenti da parte della minoranza rispetto alle garanzie fideiussorie da richiedere alla cooperativa. La convenzione riguarda la gestione trentennale dell'immobile sito sulle pendici del Montorfano che deve essere ristrutturato dalla Cooperativa e usato a fini sociali come normato nella convenzione che garantisce un diritto di superficie anzichè un semplice diritto d'uso, a fronte di una fideiussione.
I consiglieri di maggioranza hanno convenuto di approfondire l'aspetto patrimoniale sollevato dalla minoranza, dimostrando che quando le segnalazioni vengono giudicate di buonsenso la nostra compagine sa ritornare sui propri passi per dare la maggiori garanzie di rispetto del bene comune.

6) Adozione Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) ai sensi della L.R. 11 marzo 2005, n. 12.
Notevole la presentazione dell'assessore Bara che va ringraziato per il grandissimo lavoro che ha profuso in questo anno e mezzo per portare all'adozione un PGT iniziato dal suo predecessore Riccardo Sette: quest'ultimo a sua volta da ringraziareavendo comunque portato a termine atti propedeutici e significativi. Uno su tutti il documento di indirizzo su cui poi l'intero lavoro si è basato. Dalla presentazione è uscita la sensibilità di fondo di Rovato Civica sul tema della gestione urbanistica: contenimento dell'edificato nuovo (i dati residuali del vecchio PRG sono una zavorra davvero notevole 120.000 mq di residenziale , 113.000 mq di artigianale e 13.000 mq di direzionale, circa), regole chiare una volta per tutte su come edificare il nuovo e recuperare l'esistente, aree di trasformazione nuove molto limitate e giustificate dalla risoluzione di temi viabilistici-ambientali-sociali.
Mi soffermo sul dato del consumo di suolo: l'edificato nuovo introdotto dal PGT sarà inferiore allo 0,6% del territorio comunale, tenendo conto anche del fatto che alcune aree non sono altro che conferme rivisitate del vecchio PRG della giunta Manenti.
Numerose e pesanti le critiche dell'opposizione sulle caratteristiche delle regole inserite, sulla natura contenitiva del documento ecc.
La nostra compagine ha votato comunque compatta il documento.
E lo ha fatto con la minoranza al completo uscita dall'aula.
Il signor Manenti era assente come sempre da 9 anni e mezzo a questa parte.
I rimanenti consiglieri di minoranza sono usciti, chissà magari puntando su qualche incompatibilità per legami di parentela tra i proprietari di alcune aree interessate dagli ambiti di trasformazione e qualche consigliere. Cosa non successa.

7) Interrogazioni, mozioni ed interpellanze.
Il consigliere Lazzaroni ha letto un proprio documento esplicativo (qui trovate il sunto del comunicato dato alla stampa nelle settimane scorse) con cui ricordava le ragioni della sua uscita dal gruppo di Rovato delle Libertà e dal partito del PDL. In sintesi, Lazzaroni lamenta l'incapacità di "...confrontarsi, anche discutendo, ma trovando alla fine un modo univoco di pensare e di agire...", la presenza di "...persone con obiettivi e fini completamente diversi da quello che secondo me è essere un buon politico il quale deve rappresentare con il proprio agire e modo di fare i propri elettori...".
Lascio ai lettori il giudizio. Auguro solo un in bocca al lupo a Lazzaroni che, pur nella diversità di vedute, ha spesso proposto interpellanze di buonsenso su molti argomenti amministrativi. La scelta che ha fatto è sicuramente coraggiosa.