lunedì 23 aprile 2007

Il programma (2): gestione del territorio

Ripeterò fino allo sfinimento nella sede più opportuna della maggioranza che l'impegno più gravoso che spetta alla prossima amministrazione è il PGT, Piano di Governo del Territorio. Esso è lo strumento urbanistico per eccellennza, tramite cui il Comune regolerà per i prossimi decenni il proprio sviluppo.
In esso deve rientrare la necessità di uno sviluppo ambientalmente sostenibile.
Esso regolerà i recuperi di aree degradate, il preservamento di aree di pregio, l'urbanizzazione di aree artigianali/residenziali.
In un'epoca dove lo scempio del territorio è all'ordine del giorno capite tutti che questo PGT diviene uno strumento di tutela se realizzato con raziocinio, piuttosto che un'arma di distruzione di massa se redatto da menti irresponsabili guidate magari dall'interesse di pochi.
Il comune di Cazzago S.M. l'ha appena terminato e ho avuto la fortuna di leggerne dei tratti e mi pare animato da una gestione oculata del proprio territorio. Vi è il capitolo che tutti voi sapete starmi particolarmente a cuore: le cave.

Per quanto riguarda Rovato in maggioranza ho proposto semplicemente che non cambi la direzione assunta da questa civica, ossia l'opposizione netta, intransigente e dura a qualsiasi tentativo di realizzare ulteriori ambiti estrattivi sul nostro territorio. In primis la cava Bonfadina.
Ho proposto il perseverare nel ricorso al TAR di Brescia contro quest'opera e nel sollecitare la Commissione Europea a imporre il rispetto delle normative in tema di attività estrattiva che troppo spesso vengono "interpretate" a favore del privato.
Peccato vi sia invece una collettività che dice no e di cui sembra che non ci si voglia curare.

Mi è stato segnalato un file mp3 di un mio intervento in una radio che il 18 Novembre 2005 si occupò del tema e che mi diede ben 9 minuti di spazio per poter esprimere la mia totale indignazione su questo tema.
Eccovi il link:
http://209.85.129.104/search?q=cache:-f_vwbuzKaQJ:www.radiondadurto.org/archivio/2005-11/elenco_alfa.php+Angelo+Bergomi+Rovato&hl=it&ct=clnk&cd=14&gl=it

Circa a metà pagina vi è il servizio sulla Bonfadina.
E' possibile scaricarsi il servizio salvando il file sul proprio PC e ascoltandolo comodamente in locale.

Resto a disposizione a proposte circa il tema della gestione del territorio.
A presto.
Angelo.

Il programma (1): fonti rinnovabili nell'edilizia

Giovedì 19/04/2007 si è svolta l'assemblea di presentazione di Rovato Civica. Un'affollatissima sala del Foro Boario ha assistito attenta all'elencazione del lavoro svolto da questa amministrazione nell'arco degli ultimi 5 anni e alla descrizione dei temi su cui questa lista vorrebbe porre attenzione qualora i rovatesi confermassero la loro fiducia.

Mi sento di porre attenzione particolare su alcuni temi che sono stati espressi e che come DS abbiamo partecipato a sviluppare nelle riunioni di maggioranza dedicate allo sviluppo del programma.

1) Incentivazione all'uso delle fonti energetiche rinnovabili e realizzazione di edifici particolarmente attenti alla minimizzazione delle dispersioni termiche.
Non è questo un tema secondario. Non è un'attenzione da ambientalista: in un punto come questo sta il futuro della nostra società e in particolare di Rovato.
Da anni sono in vigore normative che, in teoria obbligano a concedere abitabilità solo a edifici con particolari requisiti tecnici. Nelle nostre abitazioni troppo calore viene disperso, provocando dei consumi ingiustificati costosi e dannosi.
Personalmente, lavorando per una società che applica tecnologie in tal senso conosco anche tecnicamente il tema.
La tecnologia consente di avere edifici che energeticamente e termicamente siano quasi del tutto autosufficienti, con un investimento che si ripagherebbe in circa 10 anni, consentendo anche un guadagno successivo.
Esempi concreti: la scuola nuova di Berlingo ha applicato queste tecnologie ed è balzata alla cronaca in tutta Italia.
Perchè non provvedere a dotare nel tempo tutti gli edifici pubblici di Rovato di pannelli fotovoltaici? Perchè non incentivare chi dota la propria abitazione di uguale tecnologia?

Ripeto, è una cosa ampiamente fattibile sia dal punto di vista economico che tecnico.
Io ci credo e ritengo che un investimento di questo tipo negli edifici pubblici sia, per il futuro un risparmio anche economico per l'intero comune, oltre che un esempio di come le cose utili non sempre siano "costose".

angelobergomi@bresciaonline.it