giovedì 3 settembre 2009

Ma in Italia si può ancora dire come la si pensa?

Questo interrogativo mi sorge spontaneo leggendo i principali giornali italiani in questi giorni.
In Italia esiste ancora la possibilità di criticare una condotta politica che non si condivide, avendo la presunzione di vivere in una democrazia che come tale deve garantire il diritto di parola o ogni pensiero è a rischio di una denuncia per diffamazione?
Esiste ancora la libertà di stampa dove qualunque giornale possa analizzare i fatti della politica e della cronaca esprimendo una condotta di pensiero o si deve temere di essere portati in tribunale?
Quando la moglie di un Presidente del Consiglio parla dei comportamenti del marito in relazione ai suoi rapporti con l'altro sesso in ambito politico definendoli come "ciarpame senza pudore" e affidando questi suoi pensieri alla stampa, è lecito pensare che la stampa stessa possa discutere di questi fatti? O deve stare zitta perchè il Presidente del Consiglio potrebbe arrabbiarsi?
Quando, dopo questa uscita della moglie del Presidente del Consiglio, si assiste a un ritiro repentino delle candidature di alcune donne dalle liste per le elezioni europee ci si può porre delle domande sui motivi del ritiro o è troppo lesivo della reputazione di qualcuno?
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Quando si vede il Presidente del Consiglio di tutti gli Italiani (non solo di coloro che l'hanno votato ricordiamocelo) e quindi anche mio che accoglie con tutti gli onori un dittatore e, unico esponente politico occidentale, va fino a Tripoli in prossimità dei festeggiamenti del quarantesimo della presa del potere dello stesso consentendo alla nostra pattuglia acrobatica di partecipare agli stessi si può ancora dire che si è in disaccordo o si deve temere di finire in tribunale?
Quando l'Unione Europea dice che tra i respinti sui barconi provenienti dalle coste africane vi sono delle persone che il diritto internazionale (non l'opposizione parlamentare italiana!) ritiene
aventi diritto di asilo si può dire questo o si rischia di provocare dei pruriti a qualcuno con conseguente denuncia per diffamazione?
Io ritengo che si possono avere opinioni diverse ma che la libertà di stampa sia un diritto in un paese che si dice civile e democratico.