venerdì 8 maggio 2009

Piano cave di Bergamo: ulteriore figura barbina della Regione Lombardia


Apprendo dal blog di Marcello Saponaro che la Regione Lombardia ha dovuto subire l'ennesima batosta sul Piano Cave della Provincia di Bergamo. Con sentenza del TAR di Brescia del 04/05/2009 numero 200900893 è stato accolto ilricorso delle associazioni ambientaliste (Italia Nostra, Wwf e Legambiente) cancellando altre sette cave dal Piano di Bergamo, per un totale di 6 milioni di metri cubi di ghiaia. La notizia clamorosa è che il TAR ha sancito come il Consiglio Regionale non si possa permettere di stravolgere la proposta di piano approvato prima in sede provinciale.


Riporto anche il conteggio dei "tagli" apportati in varie fasi al travagliato piano cave provinciale di Bergamo, rispetto alla proposta di partenza giunta in commissione regionale sesta e poi in consiglio regionale:

14 milioni di metri cubi cancellati dai Consiglieri Regionali in aula, con il voto segreto
6 milioni di metri cubi cancellati dal TAR.


Segnalo anche gli aspetti non indifferenti di un Assessore dimesso e di un dirigente spostato

Mi complimento con i consiglieri regionali per il risultato raggiunto, in particolare con Marcello Saponaro per la puntualità e la caparbietà con cui ha condotto la battaglia in aula.


Chiudo il mio post con un interrogativo:

se il TAR di Brescia annulla sei bacini estrattivi con il principio secondo cui il passaggio di un Piano cave provinciale dalla proposta provinciale all'approvazione regionale non può venir stravolto cosa dovremmo dire noi di Rovato per l'ATEg09 che era stato proposto in Provincia per 400.000 mc e in Regione è stato autorizzato per 1.600.000 mc?

Non è stravolgimento della proposta provinciale questa?


Vedremo nei prossimi giorni cosa emergerà dopo la nostra audizione in commissione sesta regionale di settimana scorsa.

Mi unisco al coro di coloro che sostengono la necessità di una modifica della legge regionale cave attuale che permette queste situazioni.