venerdì 19 luglio 2013

Per non dimenticare!

Al di fuori di ogni retorica oggi è un anniversario da ricordare. 21 anni fa venivano uccisi il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta. Nemmeno due mesi dopo la strage di Capaci in cui perse la vita il giudice Falcone.
Imprimiamoci nella mente le immagini di via d'Amelio dopo lo scoppio della bomba che portò via Borsellino. Queste sono le conseguenze a cui si giunge quando lo Stato e le istituzioni vengono sostituite da qualcos'altro.

(immagine tratta da internet)

Nel mondo il Mandela-Day, a Coccaglio emuli di Calderoli!

Nel giorno in cui il mondo festeggia il 95-esimo compleanno di Nelson Mandela attraverso il Mandela-Day, giornata mondiale contro il razzismo, a Coccaglio con un tempismo perfetto ci si permette invece di offendere un Ministro della Repubblica per il colore della pelle.



Apprendo dalla stampa infatti che, dopo gli insopportabili insulti del senatore Calderoli al ministro Kyenge, la situazione si ripete anche a livello bresciano.
Stando al Corriere  della Sera l'assessore ai servizi sociali del Comune di Coccaglio, il sig. Agostino Pedrali, già distintosi insieme all'intera giunta coccagliese nel 2009 per l'operazione "White Cristmas" avrebbe continuato sul proprio profilo facebook a insultare il ministro.

Quando, poco più di un anno fa, denunciammo con gli amici di Rovato Civica l'inaccettabile mancanza di rispetto delle istituzioni che l'allora segretario della Lega Nord rovatese mise in atto con la battuta su Padania-terremoto in Emilia, arrivammo a chiederne le dimissioni dal consiglio comunale. Troppo grande era la volgarità della battuta che aveva gettato discredito su tutta la nostra comunità. In quel consiglio comunale sottolineai il fatto che questi erano i risultati di venti anni e più di "sparate" sempre peggiori, di un "continuo alzamento dell'asticella" della indecenza di linguaggio e atteggiamenti dei chi rappresentava la Lega Nord ai massimi livelli.
Di cosa ci stupiamo quindi se anche nei livelli istituzionali più bassi vi siano rappresentanti che si sentono poi autorizzati a comportarsi esattamente come i propri leader nazionali di riferimento?
Bene ha fatto il consigliere regionale del PD Gianantonio Girelli a ribadire questo concetto, chiedendo le dimissioni dell'assessore coccagliese.