mercoledì 11 febbraio 2009

Terza autorizzazione provinciale per la rotatoria della Bonfadina

Lunedì mattina 09/02/2009 è arrivata al protocollo del comune di Rovato la terza autorizzazione della rotatoria di accesso all'ATEg09 da parte del Settore provinciale Gestione e Manutenzione Strade. Sottolineo l'aggettivo TERZA!
Ebbene sì.
Per la terza volta il suddetto settore provinciale autorizza questo impianto rotatorio senza coinvolgere nè l'amministrazione comunale di Rovato (territorialmente competente) nè quella di Cazzago S.M. che riceverebbe comunque il traffico indotto dall'apertura di questa cava.
Il tutto dopo una lettera spedita a questo settore il 22 Luglio 2008 in cui la nostra amministrazione chiedeva di essere coinvolta insieme a quella di Cazzago S.M. in queste decisioni in quanto Comuni destinati a ricevere un traffico di circa 300 mezzi pesanti al giorno sulle proprie strade.
Si chiedeva un coinvolgimento anche per capire se la Provincia avesse dato per scontato che il traffico attuale della SPBS11 e quello indotto dall'apertura dell'ATEg09 fossero quelli dichiarati dalla ditta a seguito di un censimento della circolazione da lei commissionato nel Luglio 2005 (22mila automezzi/50 mezzi pesanti rispettivamente) o quello descritto dalle amministrazioni comunali di Rovato e Cazzago S.M. (34200 automezzi/300 mezzi pesanti al giorno).
Questo coinvolgimento non si è mai concretizzato, anzi.
Arriviamo all'epilogo della terza autorizzazione dell'impianto rotatorio.
Ricordo inoltre ai cittadini che tale autorizzazione di modifica della viabilità è stata rilasciata dalla Provincia di Brescia proprio mentre i competenti uffici della Regione Lombardia hanno riaperto l'esame per l'assoggettabilità alla valutazione d'impatto ambientale dello stesso ATEg09 Mercurio-Bonfadina per la mancata concessione della VIA per un ambito di 34,1 ettari.
Riesame che il competente settore regionale ha ritenuto di fare in regime di autotutela in seguito a un'infrazione europea che sottolineava come l'ATEg09 fosse stato autorizzato in difetto delle normative che prevedono l'obbligatorietà della VIA per ambiti di superficie superiore ai 20 ettari.
Questo riesame sta valutando anche la situazione viabilistica, al fine di capire se un ambito delle dimensioni dell'ATEg09 sia compatibile con il traffico esistente su quell'arteria stradale sia in termini di emissioni acustiche che di PM10.
E mentre la Regione sta studiando gli aspetti viabilistici la Provincia autorizza l'impianto rotatorio?
Alle amministrazioni comunali pare una contraddizione vera e propria, oltre che una mancanza di rispetto per il riesame regionale.
Personalmente non mi stupisco più di nulla. Questo è l'ennesimo tassello di una vicenda che da troppo tempo si trascina su questi binari. Vedremo cosa succederà nell'immediato futuro.
Nel frattempo provvedo come sempre a informare la cittadinanza degli sviluppi rimanendo a disposizione per qualsiasi chiarimento del caso.

Il giorno del ricordo per non dimenticare le Foibe!

Con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 il Parlamento ha istituito il 10 Febbraio di ogni anno il Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e del genocidio anti-italiano commesso dagli jugoslavi e dell'esodo giuliano dalmata.
In queste formazioni carsiche vennero uccise migliaia di persone con l'obiettivo di farne sparire anche i resti. Così non fu. Questo eccidio venne scoperto e portato alla conoscenza del mondo. I massacri delle foibe rappresentano una pagina nera della storia che testimonia come il becero miopismo ideologico possa portare a delle conseguenze tragiche.
Di fronte ad azioni violente e sanguinarie come furono quelle del regime fascista nessuna reazione altrettanto sanguinaria che prevalicasse la libertà personale è giustificabile. Per questi motivi ritengo che l'istituzione di questo giorno del ricordo possa contribuire a tener viva la memoria di questi fatto tragici da cui dovremmo trarre degli insegnamenti.
Insegnamenti che ultimamente in Italia vengono invece disattesi.
Riporto una frase che il 24 settembre 1920 Benito Mussolini pronunciò a Pola in merito all'italianizzazione fascista che lascio giudicare a ciascuno secondo coscienza:
« Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. »