La Corrida!
fu una fortunatissima trasmissione televisiva dell'indimeticato Corrado. In essa si sfidavano più o meno improvvisati artisti dilettanti che si esibivano in una loro specialità.
A Rovato, dallo scorso maggio, assistiamo a una serie incredibile di scelte amministrative che ci fanno chiedere se per caso sia tornata la Corrida o se siamo di fronte davvero a una amministrazione comunale che vuole governare nell'interesse vero dei cittadini.
Cerco di spiegarmi meglio.
Apprendiamo
dalla delibera di giunta comunale 203 del 28/12/2012 che il nuovo piano sosta
dell'amministrazione comunale rovatese ha ritoccato, e molto sensibilmente, i
costi per poter sostare nelle aree a pagamento a Rovato. In particolare si
vedono incrementi dal 50% al 100% per parcheggi come quelli della stazione
usati quasi esclusivamente da pendolari.
La scelta
non ci stupisce: è la naturale conseguenza di una totale mancanza di seria
programmazione sulla viabilità rovatese. Lo dicemmo già con l'istituzione dei
parcheggi a pagamento in Piazza Cavour solo qualche mese fa e abbiamo visto cosa continua a essere la nostra principale piazza. La conseguenza di
questa miopia è l'ulteriore gravame imposto ai cittadini, rovatesi e non, che
per motivi pincipalmente di lavoro si trovano a dover sostare in punti nevralgici
del nostro Comune. Per anni noi siamo riusciti a contenere queste tariffe
garantendo comunque il servizio, in assoluta controtendenza rispetto a Comuni
limitrofi anch'essi con stazione ferroviaria e aventi un proprio centro storico
con esercizi commerciali.
Dopo aver
sentito per mesi di campagna elettorale la Lega Nord e il PDL rovatesi
ripetere come un'ossessione il mantra berlusconiano "Non metteremo le mani
nelle tasche dei rovatesi" lasciamo giudicare a questi ultimi l'ennesimo
balzello dopo l'aumento dell'IMU sulle seconde case, le riesumazioni a
pagamento, il contributo provinciale quintuplicato sulla tariffa rifiuti senza
che il Comune dicesse nulla ecc.
La farsa, però, trae compimento completo in queste ore con la vicenda delle tariffe COSAP (occupazione suolo pubblico da parte di gestori di esercizi commerciali, bar ecc). Agli esercenti rovatesi sarebbero state fornite informazioni rispetto alle tariffe che, per numerosi di loro, avrebbero visto un'esplosione dei costi rispetto alle vecchie tariffe. Chi ha fornito agli esercenti queste informazioni? L'amministrazione comunale attraverso uno o più dei suoi membri o se le sono sognate gli esercenti? Apprendiamo dal sito del Comune che il sindaco in persona smentisce queste informazioni appellandosi alla mancata pubblicazione sull'albo pretorio del Comune.
Mi chiedo: ma la famosa consulenza da oltre 8.000 € per la formazione alla compagine politica avvenuta attraverso quella che noi definimmo "Delibera CEPU" ha avuto modo di istruire gli amministratori sul fatto che le informazioni ai cittadini vanno comunicate magari dopo un confronto con loro e non prima per poi ritirarle viste le reazioni? E se le informazioni sulle nuove tariffe non fossero state comunicate agli esercenti da nessun amministratore chi le ha allora diffuse?
Credo che anche a queste domande dovrebbe rispondere il sindaco, non solo emettere un comunicato di diffida dopo che agli esercenti sono arrivati numeri e tabelle ben precisi.