mercoledì 25 novembre 2009

Solidarietà e rispetto. Manifestazione del 24/11/2009

Tutti siamo attoniti di fronte alla brutale violenza perpetrata venerdì notte nei confronti di due ragazzi rovatesi. Piena fiducia alla giustizia che deve fare il suo corso senza se e senza ma nei confronti di un individuo che faccio fatica a definire tale.
Ieri sera ho partecipato con tanti colleghi di Rovato Civica alla manifestazione di solidarietà nei confronti dei due ragazzi e delle loro famiglie a cui come direttivo siamo vicini in quanto davvero colpiti da questo gesto sconsiderato. E credo che questo sia il momento della solidarietà, della vicinanza e dell'affetto, per chi conosce direttamente le famiglie e i ragazzi.
Trovo quindi inconcepibile che ieri sera degli emeriti deficienti abbiano rovinato una tale dimostrazione di solidarietà con una sprangata in testa a una gestrice di un bar, abbiano lanciato delle vere e proprie bombe in strada e abbiano menato due persone in un vicolo nei pressi del comune che erano appena tornate dal lavoro, devastando la loro macchina e quella di un altro cittadino di Rovato.
Cosa ha risolto questo gesto? Ha lenito il dolore dei ragazzi? Ha portato qualcosa di positivo alle famiglie dei ragazzi che avevano chiesto discrezione e nessuna strumentalizzazione?
No, la violenza non si risolve con la violenza!
E' un principio vecchio come il mondo ma qualcuno è fermo al medioevo.

martedì 10 novembre 2009

10/11/2009 Cittadini dell'Ovest Bresciano sotto il Pirellone per dire basta all'attacco al territorio

Stamattina un muro di 12.000 firma è stato eretto davanti al Pirellone dai cittadini dell'Ovest Bresciano per dire BASTA all'attacco sconsiderato del territorio portato avanti dalla Regione Lombardia.

Un video concesso gentilmente dal comitato ambiente di Travagliato sulla manifestazione:

http://comitatocittadiniambientetravagliato.blogspot.com/2009/11/blog-post.html

Buona visione e ascolto.

martedì 3 novembre 2009

"Per non morire di mafia". Pietro Grasso e Alberto La Volpe






Vi propongo una mia piccola recensione su un libro che ho finito di leggere l'altra sera.

Si tratta di una intervista che il giornalista Alberto La Volpe ha fatto al procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso.

Il magistrato ci ricorda che la mafia non è sconfitta. E lo fa attraverso un'analisi del suo lavoro quotidiano durante il quale dimostra la pericolosità del fenomeno solo attraverso la quale ci si può convincere che con la mafia non si può convivere, come sostenne invece solo qualche anno fa un illustre ministro di un governo Berlusconi.

Da qui l'importanza delle rivelazioni dei pentiti, delle intercettazioni telefoniche, del lavoro delle istituzioni.

Pietro Grasso ricorda i passi avanti fatti dall'antimafia italiana grazie anche e soprattutto al sacrificio di colleghi come Falcone e Borsellino, omicidi sui quali esprime la sua totale indignazione. E lo fa ricordando le collusioni con il mondo politico, il numero di consigli comunali sciolti solo nell'ultimo anno, gli appalti vinti da società controllate direttamente dalle cosche.

E Grasso fa questa analisi con lucidità, distinguendo il fenomeno malavitoso tra mafia, camorra e 'ndrangheta, descrivendone i rapporti, i contrasti e le convergenze. E lo fa anche rispetto alle organizzazioni estere.

Con un accorato appello finale. Che le istituzioni riprendano in mano il controllo dello Stato, partendo da un'etica dei comportamenti politici e puntando sul futuro dei nostri giovani attraverso la scuola.

Perchè di mafia si può morire non solo ammazzati dalle pallottole ma anche per cancro dovuto allo smaltimento di rifiuti abusivo, per perdita del lavoro se hai un'azienda che non cede al ricatto.

Leggetelo, questo è un libro per convincersi che la mafia ha interessi anche al Nord e anche qui inquina la nostra economia.