lunedì 10 dicembre 2007

Non si può morire sul lavoro!


(Foto dello stabilimento Thyssenkrupp di Torino)
Sono sconcertato! Nel 2007 non è possibile morire sul posto di lavoro!
Nello stabilimento della Thyssenkrupp di Torino, per via di un incendio sette lavoratori sono stati coinvolti in un gravissimo infortunio. Sette padri di famiglia, sette persone che onestamente affrontavano il proprio turno di lavoro per permettere alle proprie famiglie di vivere dignitosamente.
4 di loro dopo immensa sofferenza se ne sono andati:
Antonio Schiavone 36 anni, Roberto Scola 32 anni aveva ustioni di terzo grado sul 95% del corpo, Angelo Laurino 43 anni stroncato da un'insufficienza multiorgano, Bruno Santino 26 anni che era stato trasferito dall'ospedale Maria Vittoria al centro grandi ustionati del CTO.
Rimangono in condizioni gravissime altri tre operai: Rocco Marzo, ricoverato alle Molinette di Torino, Giuseppe de Masi, al Maria Vittoria, e Rosario Rodinò, a Genova.
Nel 2007 non è accettabile che vi siano delle realtà lavorative in cui una persona rischi la propria vita tutti i giorni per lavorare. La nostra Costituzione comincia con questo articolo numero 1:
"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro".
Aggiungerei: su un lavoro sicuro.
Mi fermo qui, rischierei di cadere nella banalità.
Voglio esprimere alle famiglie e a tutti i lavoratori della Thyssenkrupp di Torino le più sentite condoglianze mie e del gruppo DS di Rovato.
Angelo Bergomi