venerdì 27 marzo 2009

Incontro del 26/03/2009 con i candidati alle PRIMARIE per la PRESIDENZA DELLA PROVINCIA

Ieri sera il nostro circolo ha ospitato la presentazione dei cinque candidati alle elezioni primarie del 5 aprile per la scelta del candidato alla Presidenza della Provincia.
Di fronte a una nutrita schiera di persone provenienti da un pò tutti i circoli della zona sono stati afrrontati molti temi che hanno accumunato i programmi dei candidati. Non sono mancate le diversità di vedute che rendono l’idea di come il dibattito nel PD sia la modalità di confronto.
In ordine di presentazione ecco una sintesi degli interventi:

1) DARIO BALOTTA: cremonese nato a Grontardo nel 1953, ex segretario regionale della Fit-Cisl Trasporti, presidente autosospeso di Legambiente del Basso Sebino. Abita a Sulzano.Balotta dice di puntare molto sui giovani e ha sottolineato come nelle 500 firme di sostegno alla sua candidatura non vi siano nomi di particolare rilievo nel PD bresciano.Nel suo programma dice di volere la provincia di Brescia come motore dello sviluppo sostenibile in Lombardia. Ha posto l’accento su temi come l’ambiente, la raccolta differenziata, e la battaglia contro l’inquinamento.Sostiene che se sarà eletto presidente Brescia metterà un tetto al consumo del suolo e allo smaltimento di rifiuti da fuori provincia. Ha rilanciato l’idea di valorizzazione delle ferrovie attualmente sottoutilizzate. Ha chiesto una gara europea per la concessione dell’aeroporto di Montichiari e uno studio costi-benefici realizzato da una società che non sia la proponente per capire se la nuova autostrada BreBeMi sia necessaria.
2) FABIO CAPRA: nato a Calcinato nel 1951, come Balotta fa notare di aver raccolto le sue 450 firme di sostegno direttamente tra la base del partito, senza nomi di particolare rilievo. Ha ricordato la sua esperienza di assessore ai servizi sociali della giunta cittadina di Corsini.Tra i temi che ha inserito nel suo programma il potenziamento della formazione che va collegata al mondo produttivo. Contro la crisi ha sottolineato la necessità di un tavolo operativo di coordinamento degli interventi e più investimenti pubblici.Sul tema dell’immigrazione ha ricordato che sono quasi 130 mila quelli occupati nella nostra provincia e che non devono essere solo considerati una forza lavoro ma che devono diventare cittadini sia nei diritti che nei doveri. Ha ricordato che lavora alla Provincia e quindi, in caso di vittoria alle primarie dovrà chiedere due mesi di aspettativa per poter affrontare la campagna elettorale.
3) MARIO BRAGA: Nato a Remedello nel 1956 è stato assessore al Personale e alla Formazione nella giunta provinciale di Lepidi e attualmente capogruppo del Pd nel consiglio comunale di San Gervasio, Braga è stato assessore nella giunta di centrosinistra guidata da Andrea Lepidi, che ha governato la Provincia prima dell’avvento del centrodestra nel 1999.Braga ha sottolineato di sentirsi espressione della base del partito. In aprticolare le firme a sostegno della candidatura sono state raccolte tra molti simpatizzanti della bassa bresciana.Alcune proposte complete in caso di vittoria alle provinciali: entro un anno chiuderebbe il corpo di polizia provinciale che Braga considera un doppione inutile e costoso di altri corpi, conservando però le guardie ittico-venatorie e ambientali. Chiuderebbe anche l’agenzia Zanardelli per la formazione professionale, diventata un mero strumento di spartizione politica con costi per la collettività e risicati risultati, preferendo l’apertura di sedi più vicine alle realtà produttive locali.Braga è favorevole a una sede unica per tutti gli uffici dell’amministrasione provinciale, alla ricostituzione del comitato permanente dell’economia bresciana e alla nascita di un tavolo dei lavori e delle professioni. Per la mobilità Braga considera prioritario ripartire dal piano della giunta Lepidi.
4) DIEGO PELI:classe 1946 ex segretario provinciale della Cisl, sindaco uscente di Concesio al secondo mandato.Punto caratterizzante del suo programma il taglio dei costi della politica realizzabile con una diminuzione degli assessori, delle spese, delle consulenze e degli sprechi. Ha ribadito la necessità di ripartire dal territorio e dalla tradizione di buongoverno delle amministrazioni comunali locali.
5) CARLO FOGLIATA:Classe 1951, viene da 10 anni di opposizione in consiglio provinciale. Ha puntato l’accento sugli incredibili sprechi che l’attuale amministrazione provinciale ha messo in atto in queste ultime due legislature. Ha ricordato ad esempio il milione di euro speso all’anno per la comunicazione dall’attuale giunta provinciale.Ha ribadito la subalternità dell’attuale giunta provinciale alle scelte regionali di Formigoni. Ha sottolineato la necessità di individuare subito gli interventi per far fronte alla crisi a supporto delle famiglie, dei lavoratori e delle attività produttive. Ha ribadito la necessità di dare impulso agli interventi che aiutino gli anziani che vivono in balia delle tensioni sociali ed economiche, i giovani per un futuro lavorativo più concreto. Ha sottolineato l’importanza del mantenimento delle sinergie con la grande forza del mondo associativo bresciano. Il tutto senza ronde ma nel rispetto dei diritti di tutti.

Alla fine vi sono stati interventi di vari esponenti dei circoli PD dell’ovest bresciano.Per Rovato ho sottolineato che, qualora il PD riuscisse ad esprimere il Presidente della Provincia, vi è una impellente necessità di mettere mano agli errori macroscopici compiuti dalla giunta Cavalli sugli strumenti di carattere sovracomunale che tanti problemi stanno creando alle amministrazioni comunali: dal PTCP, al Piano Rifiuti, al Piano Provinciale Cave.Per Cazzago S.M. la coordinatrice Vianelli ha sottolineato l’importanza delle proposte rispetto al tema della formazione professionale e dell’integrazione tra i cittadini.
Sono davvero soddisfatto di come il nostro circolo abbia potuto ospitare una serata di confronto così aperto.Spero con questo breve resoconto di aver almeno in parte consentito a coloro che non hanno potuto essere presenti di aver acquisito i tratti fondamentali di una discussione democratica che non può che far bene.
Tutti quei cittadini che democraticamente volessero partecipare alla scelta del candidato presidente alla Provincia per il PD sono benvenuti DOMENICA 5 APRILE 2009 dalle ore 9.00 alle ore 19.00 presso la sala civica del FORO BOARIO.

Sequestro area della Macogna: smaltimento abusivo di rifiuti? COMUNICATO STAMPA sindaco FORESTI

Il Nucleo Investigativo per i reati in materia ambientale della Procura della Repubblica di Brescia ha disposto il sequestro probatorio di un’area nella cava Macogna (ATEg14) in gestione alla ditta Cave San Polo. La stessa cava nella quale sono state presentate due domande di discariche di rifiuti speciali non pericolosi nei mesi scorsi.
Secondo i Nita, nell’area vi sarebbero rifiuti speciali (terre e rocce da scavo) frammisti a materiali di demolizione. Gli agenti della Procura hanno sequestrato sia i cumuli di rifiuti trovati che l’area destinata agli impianti di recupero di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da demolizione.
Al di là del caso specifico su cui desiderei esprimermi dopo gli esiti dei controlli voglio però sottolineare la denuncia pubblica che ormai da cinque anni stiamo portando avanti sul malcostume nella gestione delle attività estrattive nel bresciano.
E' inconcepibile che nell'indifferenza più totale si assista a escavazioni abusive di volumetr4ie non concesse con ripristino dei livelli attraverso marteriali di riporto di non meglio precisata provenienza.
In casi come questi si commettono due reati: l'escavazione abusiva da un lato e lo smaltimento illegale di rifiuti dall'altro.
In attesa dell'esito delle indagini sul caso specifico esprimo la necessità di sospendere qualsiasi iniziativa in merito all'autorizzazione di escavazione nell'ATEg14. E a maggior ragione i privati si scordino di realizzare discariche in quel buco.
Esprimo apprezzamento per le parole usate sul tema dal sindaco Foresti di Cazzago S.M..
Comunicato stampa sindaco di Cazzago S.M. sulla questione:
"Con l’intervento del Nucleo Investigativo per i reati in materia ambientale della Procura della Repubblica è stato disposto il sequestro probatorio di un’area nella cava in gestione alla ditta Cave San Polo, nell’ambito estrattivo della Macogna, alla Pedrocca di Cazzago San Martino. In tale area sono sati rinvenuti rifiuti speciali appartenenti alla tipologia terre e rocce da scavo frammista a materiali di demolizione. Sono stati sequestrati cumuli di rifiuti e l’area destinata agli impianti di recupero di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da demolizione.
L’attività investigativa della Procura della Repubblica si aggiunge ad un procedimento, avviato pochi giorni orsono dal comune nei confronti della ditta per motivi analoghi, a seguito di segnalazione della Provincia.
Così dopo le reiterate sanzioni comminate dall’amministrazione comunale per l’attività estrattiva abusiva, è stato rilevato un abuso ancora più grave, col tentativo di mascherare attraverso rifiuti l’attività estrattiva irregolare, anticipando una attività di discarica di fatto, facilitata dall’autorizzazione al riciclo di rifiuti inerti.
Restano molte cose da chiarire. Il comune confida nell’attività ispettiva e collaborerà pienamente con l’autorità giudiziaria affinchè attraverso un piano di caratterizzazione venga fatta piena luce sulle attività svolte nella cava. Si ritiene che tra le tante cose dovrà essere chiarita fin dove è arrivata la escavazione anche eventualmente sotto il piano di cava consentito: sono evidenti a questo riguardo i pericoli per la falda. Dovranno essere disposte anche attente analisi sui rifiuti ritrovati.

Il comune chiederà altresì la sospensione dell’iter procedurale in corso per l’approvazione del progetto di gestione dell’ambito estrattivo. E’ evidente che il progetto non potrà che ripartire dalla situazione accertata che si è venuta a creare e che dovrà essere riportata a regolarità.
Men che meno, in una situazione del genere, potranno essere portati avanti progetti di discarica di qualsiasi genere (sulla stessa area insiste un progetto di discarica della ditta Profacta, già oggetto di presa di posizione negativa del Comune). Se le aziende pensano che attività estrattiva abusiva e discariche di fatto sono la loro regola, non si lamentino dei tempi di approvazione dei progetti. La questione non la risolveranno gli uffici amministrativi, la questione la risolverà la magistratura.

Il sindaco di Cazzago S.M.
Giuseppe Foresti
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