venerdì 29 giugno 2007

Consiglio Comunale 2 Luglio 2007: Ordine del Giorno




Fornisco l'ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale di Rovato che si terrà Luned' 2 Luglio 2007.

1) Definizione degli indirizzi per la nomina e designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni.
2) Nomina dei membri delle Commissioni consiliari.
3) Elezione della Commissione Elettorale Comunale (art. 41 D.Lgs. 267/2000).
4) Nomina della Commissione per la formazione degli elenchi dei Giudici Popolari.
5) Approvazione Rendiconto della Gestione dell’Esercizio Finanziario 2006.
6) Quarta variazione al Biancio di Previsione 2007 ed applicazione avanzo di amministrazione 2006
7) Comunicazione prelievi dal Fondo di Riserva.
8) Approvazione accordo di programma tra Comuni per la gestione integrata del servizio idrico nell’area omogenea ovest.
9) Adozione Piano di Lottizzazione artigianale di iniziativa privata ai sensi dell’art. 28 della Legge 17/08/1942, n. 1150 in Via Poffe di proprietà della Fondazione Don Carlo Gnocchi.
10) Adozione variante al Piano Regolatore Generale ai sensi dell’articolo 19, comma 3 del D.Lgs. 327/2001 volta a localizzare un’opera pubblica di competenza provinciale, consistente nella realizzazione della deviante della SP 16 “Rovato-Barbariga” all’abitato della frazione Bargnana.
11) Approvazione definitiva variante al piano di lottizzazione residenziale di iniziativa privata ai sensi dell’art. 28 della Legge 17/08/1942 n. 1150 in Via Mezzana di proprietà della Fondazione Lodovico Cossandi - P.E. n. 7 in zona C1.
12) Approvazione definitiva del piano di recupero di iniziativa privata ai sensi dell’art. 30 della legge 05/08/78 n. 457 in Corso Bonomelli.
13) Approvazione definitiva variante al Piano Regolatore Generale vigente
14) Approvazione definitiva variante al Piano Regolatore Generale ai sensi dell’articolo 2, comma 2, lettera a) della L.R. 23/97 volta a localizzare l’opera pubblica consistente nella formazione di parcheggio pubblico.
15) Approvazione definitiva Programma Integrato di Intervento di Via C. Battisti, Via S. Andrea. 16) Interrogazioni, mozioni ed interpellanze.

Seguirà il resoconto di come sarà andato il consiglio. Invito chiunque ne avesse desiderio a chiedermi pure chiarimenti su qualsiasi punto dell'ordine del giorno.

La mia e-mail è: angelobergomi@bresciaonline.it

A presto.
Angelo

sabato 23 giugno 2007

Un PGT franciacortino!

Venerdì 22/06/2007 ho avuto l'onore di rappresentare il comune di Rovato a un incontro promosso dalla Fondazione Cogeme sulla necessità che la Franciacorta si muova compatta nella redazione dei Piani di Governo del Territorio a cui ogni comune è chiamato. Ricordo che solo il comune di Cazzago S.M. ha adempiuto, per ora, a questo obbligo.
Delegato dall'assessore Sette alle ore 16 mi sono presentato in Cogeme e ho partecipato a questa importante riunione presieduta dal presidente di Cogeme Onlus Frassi e dal segretario Mazzata.

Tra i relatori sono intervenuti l'ing Bertocchi del settore Territorio della provincia di Brescia e l'ing. Nova del corrispondente settore della Regione.
L'ing. Bertocchi ha ribadito l'interesse dell'assessorato provinciale competenete per esperienze di questo tipo che potrebbero fare da traino anche per altri.
L'ing. Nova ha illustrato cosa dice in merito alla gestione del territorio la legge regionale 12, soprattutto a riguardo di comuni delle dimensioni di quelli franciacortini.
Si è inoltre compiaciuto della proposta che sta nascendo per un coordinamento sovracomunale nella redazione di strumenti urbanistici.

Personalmente, al di fuori di ogni polemica, spero che questi interventi possano poi essere seguiti da dei fatti concreti, visto che i pareri di Regione e Provincia sono vincolanti. Ricordo per esempio che il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) può potenzialmente determinare sostanziali modifiche agli strumenti urbanistici che i comuni intendessero adottare sul proprio territorio.
E siccome in passato questi due enti nei confronti di Rovato si sono distinti per l'adozione di scelte calate dall'alto che il nostro comune come altri non hanno condiviso (vedi piano cave provinciale e per quanto ci riguarda la cava Bonfadina), mi auguro che questi buoni propositi si concretizzino davvero in contributi costruttivi e non in imposizioni poco condivisibili.

Molto interessante è stato poi l'intervento dell'ing. Tira, docente di urbanistica della Facoltà di Ingegneria di Brescia, chiamato da Cogeme Onlus a essere il promotore in concreto dell'opera di coordinamento tra i comuni interessati. L'ing. Tira ha proposto una serie di incontri successivi dove un delegato per comune si assumerà l'onere di partecipare e acquisire informazioni utili oltre che portare dei propri contributi dopo un confronto a livello locale.
Tira ha poi evidenziato la necessità di stabilire degli indicatori che misurino al meglio possibile la sostenibilità ambientale di determinate scelte urbanistiche; da ingegnere condivido in pieno questa osservazione. Uno strumento che determina scelte importanti non può che basarsi su delle misure, su qualcosa di concreto quindi. Lasciare completamente alla sensibilità personale di un sindaco o di una giunta tali valutazioni può diventare pericoloso.
Con degli indicatori robusti il compito stesso degli amministratori sarebbe agevolato.
Gli incontri proposti serviranno anche a discutere quali siano gli indicatori migliori.

Sperando di aver fatto cosa gradita a ogni cittadino che ne fosse interessato ho ritenuto utile descrivere i contenuti dell'incontro a cui ho partecipato in veste ufficiale.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento al riguardo.
angelobergomi@bresciaonline.it

giovedì 21 giugno 2007

I giovani di Rovato e il lavoro


Eccomi qui con un post apparentemente non legato all'attività amministrativa del comune di Rovato. Il lavoro dei giovani rovatesi.
Parlo da giovane che vive a contatto con i giovani del nostro comune.
Momento fondamentale per ogni giovane è l'ingresso nel mondo del lavoro, indispensabile per il concretizzarsi delle proprie aspirazioni, necessario per il proprio mantenimento, decisivo per chi volesse mettere su famiglia.
Da giovane mi accorgo che sempre più difficile per i giovani è il raggiungimento di una posizione lavorativa dignitosa. Da rovatese conosco molti ragazzi di Rovato che, seppur con un invidiabile curriculum scolastico, non riescono a entrare nel mondo del lavoro se non accettando ridicoli stage aziendali o contratti di natura interinale.
Dietro grande è la delusione delle famiglie che tanti sacrifici hanno riposto sul futuro dei propri figli e sono costrette a sorbirsi invece anni di precariato a cui sono costrette a sopperire, visto che i figli non sono in grado di uscire da casa.
E come dovrebbero uscire?
Bilocali da 65 metri quadri a 450 euro di affitto in frazione, con stipendi co.co.pro da 700 euro.
Mutui che non vengono concessi se non dietro garanzia di un genitore perchè il contratto di lavoro non è a tempo indeterminato!
Il comune con il tavolo delle politiche giovanili e l'informagiovani ha dimostrato un interesse concreto per le problematiche dei giovani, anche in termini di lavoro. Si può fare di più sicuramente ma il seme è stato gettato.
L'edilizia popolare ha permesso a tante coppie di permettersi un mutuo altrimenti insostenibile (e la locuzione "..permettersi un mutuo..." la dice tutta di cosa sia diventato oggi il mettere su famiglia).
Mi piacerebbe che qualcuno descrivesse la propria esperienza attraverso anche questo piccolo strumento del mio blog. Potrebbe sempre tornare utile ad altri lettori.
Comincio io.
Dopo un mese dalla laurea (dicembre 2002), non ancora militeassolto, fui contattato da un'azienda che pretendeva di farmi una promessa d'assunzione (all'epoca era una semplice comunicazione d'intenti con cui l'azienda prometteva di assumere la persona entro qualche mese consentendo di sostituire i 10 mesi del servizio militare semplicemente con un contratto di lavoro) solo dopo aver firmato delle dimissioni "...per motivi personali...." non datate.
A mesi di distanza venni a sapere di un collega di studi contattato sempre dalla stessa azienda e che subì il medesimo trattamento.
Azienda franciacortina, non al polo nord.
Questo fu il primissimo contatto con il mondo del lavoro. Gran bell'esordio, non c'è che dire.

martedì 19 giugno 2007

Gestione del Territorio


Ringraziando tutti coloro che sono intervenuti alla festa di Rovato Civica al Parco Aldo Moro mercoledì 13 giugno scorso, desidero iniziare a porre le basi della discussione con i cittadini in merito alla gestione del territorio a cui questa amministrazione comunale è tenuta a dare risposte attente e concrete.



Per maggiore informazione di tutti riporto il link al sito del comune di Rovato in cui è possibile consultare (e scaricare) le tavole del Piano Regolatore Generale. Esso è evidentemente la base da cui si dovrà partire per imbastire un Piano di Governo del Territorio degno di questo nome.
Il link è: http://www.comunedirovato.it/bin/index.php?id=820



Buona osservazione e aspetto suggerimenti.



Angelo.

venerdì 8 giugno 2007

Primo consiglio comunale: il giorno dopo


Mercoledì si è tenuto il primo consiglio comunale e per la prima volta nella mia vita vi ho partecipato in qualità di consigliere comunale.

L'emozione non è stata poca, devo essere sincero. Le decisioni a cui eravamo chiamati sono state fin da subito importanti: votare i componenti delle commissioni consigliari.

Quelle formalmente istituite e normate da apposito regolamento sono quattro:


  • Urbanistica

  • Frazioni

  • Sport, Istruzione, Cultura

  • Bilancio

Ad esse si aggiunge la commissione elettorale che si riunisce per gestire le operazioni annesse alle elezioni di qualunque natura esse siano.


Per chi ne fosse interessato posto il link da cui è possibile scaricare il regolamento in vigore: http://www.comune.rovato.bs.it/media/documenti_pdf/RegolamentoConsiglioComunale.pdf


Alla prima seduta del consiglio comunale, la minoranza di Rovato delle Libertà ha legittimamente deciso di non presentarsi, assumendosi la responsabilità delle proprie scelte. Sono dispiaciuto dell'assenza delle minoranze semplicemente per il fatto che ciò ha impedito di votare la composizione delle commissioni consigliari, rallentando quindi l'inizio delle attività del consiglio. Ma non sto assolutamente a sindacare le scelte altrui.


Ognuno decide come meglio crede. Personalmente penso che il senso di responsabilità che vedo nel ruolo da consigliere comunale debba basarsi sul rispetto dei cittadini che credo vada esercitato partecipando possibilmente a tutti i consigli comunali e a tutte le sedute delle commissioni consigliari in cui si è membri.


Ma questo è solo un parere personale.






giovedì 7 giugno 2007

Arrivederci Lucini -Cantù

Per incompatibilità di ruoli, a malincuore, sono costretto a lasciare il consiglio di amministrazione della "Fondazione Lucini-Cantù Onlus" di Rovato.
Sono stati due anni davvero belli.
Ho avuto la possibilità di conoscere tanta gente e di mettermi alla prova, per la prima volta, nella gestione di un ente. La preoccupazione iniziale ha ben presto lasciato spazio alla responsabilità a cui ogni consigliere è chiamato, nell'interesse degli anziani ospiti del reparto e dei minialloggi.
Nel mio piccolo sono contento di aver partecipato con delle persone assolutamente affidabili a un'esperienza che mi ha arricchito.

Ringrazio ancora il sindaco Andrea Cottinelli che ad aprile 2005 decise di puntare sul sottoscritto proponendomi in veste di consigliere.

Per tutti coloro che ne fossero interessati, e in nome della massima trasparenza riporto il testo delle dimissioni che ho presentato al Consiglio di amministrazione dell'ente.





Al Consiglio di Amministrazione della “Fondazione Lucini Cantù Onlus” - Rovato

Oggetto: Dimissioni da consigliere


Con la presente sono a rassegnare le dimissioni da consigliere della “Fondazione Lucini Cantù Onlus – Rovato” a seguito della mia elezione a consigliere comunale, come sancito dall’esito delle elezioni comunali di Rovato del 27-28 Maggio 2007, sussistendo condizioni di incompatibilità tra i due incarichi.
Colgo l’occasione per compiacermi del lavoro svolto dal consiglio di amministrazione della Fondazione nel biennio in cui ne ho fatto parte, in particolare per alcuni punti quali l’imponente ristrutturazione tuttora in corso, l’apertura di sei nuovi minialloggi protetti, la chiusura di una causa legale trentennale e il rafforzamento di servizi rivolti anche all’esterno. Approfitto per augurare ai consiglieri, al personale, al Presidente, ai volontari e agli iscritti dell’associazione “Amici Casa di Riposo” un proficuo lavoro nell’interesse degli ospiti del reparto e dei minialloggi, sempre animati dallo spirito di servizio che ho potuto constatare in questi anni da consigliere, affinché la Fondazione divenga sempre più punto di riferimento per la comunità rovatese.
In fede Ing. Angelo Bergomi

martedì 5 giugno 2007

Segnalo dal Giornale di Brescia 04-06-07: Gli anziani

Vista l'esperienza diretta che ho vissuto in prima persona come consigliere della casa di Riposo Lucini Cantù di Rovato desidero segnalare una toccante quanto intelligente lettera al direttore avente argomento proprio il legame Anziani-Famiglie-Case di Riposo.


L’assistenza all’anziano tra cure a domicilio e ricovero in casa di riposo

Mentre, nella saletta ricreativa della casa di riposo, dove è ricoverata mia madre, osservo l’anziano ospite che fissa il vuoto, con le spalle alla televisione accesa, seduto sulla sedia a rotelle, mi chiedo se valga la pena spiegare gli stati d’animo e le tribolazioni che i malati e le loro famiglie devono affrontare per trovare un equilibrio alla loro condizione, oppure, ritrovarmi negli atteggiamenti di chi, al pari di quel signore, fissa il vuoto quasi con rassegnazione, come a ricordare a noi tutti, che corriamo sempre e spesso inutilmente, che sono altre le priorità e sia inutile spiegarle a chi non ha voglia e tempo di capirle. - La gestione di un malato, specie se anziano, causa disagi che esplodono a volte improvvisamente nella quotidianità e ti trovi impreparato sul da farsi, non sai dove e a chi appoggiarti cercando appigli ovunque, accorgendoti ben presto che sei solo. - Trovi comprensione ma ti devi arrangiare, cercando di coniugare al meglio l’aspetto gestionale, sanitario, con quello economico e soprattutto morale. - Molti anziani, trovandosi (spesso in un breve lasso di tempo) non più autosufficienti, necessitano di assistenza continua che non sempre può essere garantita tramite l’ausilio di accompagnatrici (badanti) o familiari senza un minimo di competenza infermieristica o senza il supporto di attrezzature idonee per i vari gradi di infermità. - Allora ti accorgi che il problema non è solamente accoglierli o meno in casa propria per fargli compagnia, ma è molto più complesso e ti chiedi quale sia la soluzione più appropriata per il loro bene, sapendo che inevitabilmente il ricovero in una struttura è garanzia per molti aspetti ma devastante sotto quello psicologico. - A questo si sommano le difficoltà nel trovare posto in tempi brevi nelle strutture sia per le moltissime richieste che fanno allungare la lista d’attesa che per le trafile burocratiche, non tralasciando l’aspetto economico, perché gli oneri a carico delle famiglie, nonostante i contributi regionali e locali, sono comunque elevati. - Nella mia personale esperienza, comune a molte altre, ho riscontrato comunque delle positività che ritengo doveroso elencare, per evidenziare come le situazioni (anche alla luce di esperienze passate negative) siano molto diverse tra loro. - Mia madre, anziana, con tutte le malattie e acciacchi possibili e con cecità pressoché totale, è stata autosufficiente fino a pochi mesi fa, quando le cadute e le condizioni generali negative hanno preso il sopravvento. - Corse in ospedale dove le diagnosi si limitavano «solo» ad arti rotti o lesioni che comunque non risultavano fatali, ma fino a quando? Ovviamente il pronto soccorso non può sostituirsi o improvvisarsi ufficio di assistenza sociale e si limita alle competenze mediche. - Però l’ultima volta, il medico che ha visitato mia madre non si è accontentato di una diagnosi che valutasse solo gli esiti della caduta ma ha tenuto conto delle cause che hanno determinato lo stato in essere complessivo con grande professionalità, competenza e umanità, ricoverando mia madre in reparto di geriatria e non rispedendola semplicemente a casa. - Così facendo ho potuto organizzarmi e recarmi al distretto di appartenenza per richiedere una valutazione medico-geriatrica in modo da ottenere l’assegnazione di un punteggio che ha permesso, vista la gravità della situazione, l’inserimento definitivo in una Rsa. - In molti casi l’opportunità di avere delle strutture anche temporanee di accesso darebbe respiro alle famiglie che altrimenti rischiano il collasso. - Non sempre il supporto dei Comuni, per quanto lodevole, aiuta realmente, perché le esigenze quotidiane dei malati spesso non coincidono con l’assistenza che i Comuni stessi garantiscono. - Le persone che scelgono di dedicare il proprio tempo a casa nella cura e nella pulizia dei familiari (non dimentichiamolo) non possono farlo senza un aiuto concreto e spesso queste situazioni di disagio proseguono ininterrottamente per anni, svuotando, esaurendo le energie di queste persone. - A margine di tutto questo spesso si vive nel completo isolamento o nella indifferenza di chi, dall’esterno, quindi con una diversa prospettiva, giudica la gestione del malato solo in funzione di ciò che vede, quando è pulito, seduto e magari sorridente. - Ecco allora perché è importante che il rapporto con l’anziano o malato non autosufficiente, molte volte lucido e quindi consapevole, debba essere improntato nella chiarezza, dove l’eventuale ricovero definitivo in una struttura sia condiviso, diventi per il malato la consapevolezza che non è il posto dove è stato parcheggiato gli ultimi anni della propria vita ma un luogo dove è seguito con professionalità ed entra a far parte di una aggiuntiva famiglia che comprende, oltre al personale della Rsa anche gli altri compagni di sventura. - Può essere anche l’occasione di uscire da una solitudine a cui sono destinati tanti anziani mantenendo comunque la libertà di alternare momenti di privacy con momenti di socializzazione. - Chiudo con un ringraziamento personale oltre al medico sopra citato anche al personale del distretto sanitario, del reparto geriatrico e della Rsa che hanno condiviso il mio percorso, per l’apprezzamento del loro operato, che va oltre quello che umilmente ripetono sia «solo il loro lavoro». - Non ho citato i nomi dei soggetti e delle strutture perché situazioni come questa sono molteplici e simili fra di loro e molti di noi possono ritrovarsi in essa, sicuro che le sensibilità presenti sono molte di più di ciò che pensiamo. - LETTERA FIRMATA -

lunedì 4 giugno 2007

Si parte: Primo Consiglio Comunale 2007-2012

Mercoledì 6 giugno 2007, alle ore 20.30 presso il Comune in via Lamarmora, 7 a Rovato, è stato convocato il primo Consiglio Comunale della tornata 2007-2012.

Sperando di fare cosa gradita riporto l'ordine del giorno ufficiale:
1) Esame degli eletti alla carica di Sindaco e di consigliere Comunale e delle condizioni di eleggibilità e di incompatibilità di ciascuno di essi. (Artt. 40 e 41 del D.Lgs. 267/2000).
2) Giuramento del Sindaco. (Art. 50 D.Lgs 267/2000).
3) Comunicazione del Sindaco su Assessori e Vice Sindaco. (Art. 46 del D. Lgs 267/2000).
4) Presentazione programma di mandato.
5) Elezione della Commissione Elettorale Comunale. (Art. 41 D.Lgs 267/2000).
6) Costituzione Commissioni consiliari e nomina membri.
7) Presa d’atto designazione capigruppo consiliari.


Mercoledì sera sarò sicuramente emozionato nel prendere posto tra i banchi del consiglio comunale. E' la prima volta della mia vita, d'altronde!
Ma vi assicuro che l'emozione farà il paio con il senso di responsabilità. Sono consapevole che molte persone rivestono aspettative sul sottoscritto soprattutto in termini di disponibilità, trasparenza e assunzione di un ruolo da portavoce delle esigenze territoriali in questa sede ufficiale.
Cercherò di fare del mio meglio.
Spero di incontrare molta gente mercoledì.
A presto.
Angelo.