sabato 24 aprile 2010

Buon 25 Aprile a tutti i rovatesi!






25 Aprile vuol dire ricordarsi da dove veniamo.

25 Aprile vuol dire ricordarsi che tanti rovatesi hanno detto no al nazifascismo e a costo della propria vita ha lottato per un'Italia libera.

25 Aprile vuol dire rammentare che se oggi siamo in una democrazia libera lo dobbiamo alla liberazione dell'Italia da un regime becero e totalitario.

25 Aprile vuol dire ringraziare tutti i giorni il fatto che quei giorni sono lontani.

25 Aprile vuol dire impegnarsi tutti i giorni perchè quel periodo disgraziato non torni.

25 Aprile vuol dire battersi perchè chi oggi fomenta le paure per innalzare tutti i giorni l'asticella della discriminazione non possa imporre questa sua visione al resto di un popolo che è libero.

25 Aprile vuol dire lottare perchè si possa festeggiarlo in ogni piazza e in ogni comune.

In Provincia di Brescia quest'anno in ben due paesi si sta tentando di non farlo festeggiare. A Montichiari e a Fiesse.

E noi di Rovato ne sappiamo qualcosa, purtroppo.


25 Aprile per me vuol dire ricordarsi del fratello di mio nonno, Bortolo, che a 22 anni venne mandato in Russia a combattere una guerra non sua e non ritornò mai.

25 Aprile per la mia famiglia vuol dire anche ricordare le numerose campagne a cui i fratelli di questo zio Bortolo furono chiamati. Zio Cumì, reduce dalla Russia, morto a 93 anni l'anno scorso il giorno del suo compleanno, fiero finchè gli è stato possibile di partecipare alle adunate nazionali degli alpini, lui che alpino con le scarpe di cartone lo fu in Russia.

25 Aprilevuol dire anche pensare ai ricordi di mio papà bambino, di un anno di ritardo alle scuole elementari perchè mia nonna non volle mandarlo alle elementari di Lodetto. Troppo pericoloso attraversare la ferrovia per chi abitava a Nord della stessa con le scuole a Sud.


Questo per me vuol dire il 25 Aprile.

E guai a chi lo tocca.

Esito assemblea: un grazie ai Montironesi

Ieri sera sono davvero stato molto contento di rivedere tante persone che da Montirone in questi anni hanno condiviso con noi di Rovato tante battaglie a difesa del nostro territorio, in particolare sull'aspetto delle conseguenze dell'attività estrattiva.
Ho avuto il piacere di rivedere Eugenio Fasser e Giannino del gruppo locale di Montirone Ambiente, Gabriele Pellegrini di Legambiente Bassa Bresciana che ha condotto magistralmente la serata. Ho rivisto l'avvocato Garbarino sempre di Legambiente. Ho avuto il piacere di conoscere di persona Don Scalmana della pastorale del creato che ha tratteggiato il perchè distruggere a fini speculativi l'ambiente sia per chi crede una mancanza di rispetto nei confronti di Dio ma anche per chi non crede un attentato alla qualità della vita di tutti.
E' toccato poi a me tratteggiare le dimensioni di un piano cave assurdo come quello di Brescia rispetto a cui va assolutamente messa in atto una revisione generale con ribasso volumetrico. Ho esposto il dramma di istituzioni che hanno demandato ai privati le scelte strategiche e urbanistiche. Ho descritto come un terreno da agricolo possa finire in un piano cave e divenire escavabile solo perchè il privato lo richiede.
Ho sottolineato anche quale sia l'interesse economico che gira attorno al settore, descrivendo il caso di un privato cavatore che ha richiesto un risarcimento danni alla Provincia per via di un'autorizzazioneannullata di 630.000 euro ogni 45 giorni di mancata attività: 14.000 euro al giorno! Ma vi rendete conto?
Ho ribadito che il potere decisione in questo settore è provinciale e regionale ma delle amministrazioni comunali inermi favoriscono sicuramente l'arrivo di questi obbrobri. Solo a Montirone e d'intorni parliamo di circa 20 milioni di metri cubi (!!!).Ho ribadito la necessità di un presidio delle istituzioni da parte dei cittadini, partecipando ai consigli comunalial fine di far sapere ai propri amministratori che essi stanno vigilando.
Dopo di me l'avvocato Garbarino ha sottolineato con la sua dimostrata competenza gli aspetti più giuridici e tecnici del settore.
Dal pubblico sono poi intervenuti l'ex sindachessa di Montirone, Serafina Bandera che ha confermato la posizione della sua amministrazione che contrasta invece con la posizione dell'attuale amministrazione di centrodestra che non vuole proseguire nei ricorsi.
Giannino di Montirone Ambiente (a lui tutti i nostri migliori auguri per la sua salute) ha descritto la cronologia dei colloqui avuti con l'amministrazione comunale di Montirone attuale che ha prima dato e poi ritirato la disponibilità a effettuare un consiglio comunale aperto sul tema delle cave. Ha poi letto un articolo della costituzione che già nel 1946 parlava della necessità vitale di preservare il paesaggio e l'ambiente.
Significativo anche l'intervento di Angelo Bersini del gruppo ambiente di Berlingo che ha richiamato i cittadini alle proprie responsabilità di opposizione a progetti devastanti.
Lo stesso Giannino di Montirone ha ricordato anche l'aspetto economico: se la gente non si muove per il senso civico che almeno lo faccia rendendosi conto che il vsalore dei propri immobili degrada se vicini a queste escavazioni monstre che sistematicamente aggirano l'obblido di VIA attraverso lo spezzettamento delle aree in più bacini singolarmente inferiori ai 20 ettari.
Vedremo cosa succederà con il rinnovo della giunta regionale.
Chi avrà la responsabilità istituzionale di decidere su questi temi badi bene che nè da Rovato nè da Montirone accetteremo che si risolvano politicamente i grandi problemi che le sentenze del TAR hanno sollevato nella gestione dell'attività estrattiva a Brescia. E' ora di finirla di prendere a pesci in faccia gli enti locali e spianare tappeti rossi ai privati proponenti.
Ringrazio ancora una volta gli amici di Montirone e Legambiente Bassa bresciana per l'invito. Sono molto felice di essere stato tenuto da loro a battesimo anche coe prima uscita nella veste di responsabile ambiente dell'esecutivo provinciale del PD.