venerdì 29 novembre 2013

Consiglio comunale 29/11/2013 alle 14.00. Ennesima vergogna!





Rovato 26/11/2013                                                              

Comunicato su approvazione discarica di rifiuti inerti ditta DRR nella cava Macogna

Gentili cittadini,
da quando il 4 Novembre scorso abbiamo reso pubblico il parere favorevole rilasciato in sede provinciale dal Comune di Rovato al progetto di discarica di rifiuti inerti della ditta DRR srl nel lotto della cava Macogna prospiciente la frazione di Duomo abbiamo assistito a una infantile quanto insopportabile serie di giustificazioni da parte dell'amministrazione comunale stessa: dal tentativo di scaricare la responsabilità su un tecnico comunale alla sottoscrizione di un ricorso contro l'autorizzazione provinciale (ricorrono contro se stessi?), dalla lettura distorta di un'autorizzazione provinciale del 2009 a una nota stampa congiunta delle amministrazioni comunali di Rovato e Cazzago S.M. che definire irriguardosa è poco.

In queste settimane, a più riprese, abbiamo cercato di rendere pubblici numerosi dettagli della questione fornendo alla cittadinanza quante più informazioni possibili. Da esse si evince come l'amministrazione comunale di Rovato abbia partecipato attivamente al procedimento amministrativo che ha portato all'autorizzazione provinciale della discarica, peraltro con un intervento decisivo come il parere favorevole al progetto lasciato agli atti in Provincia il 05/04/2013.
Nel frattempo si è consumata una seconda farsa istituzionale con il defenestramento del segretario comunale (delibera di giunta che autorizza il sindaco alla revoca, http://albopretorio.comunedirovato.it/ALLEGATI/DE130940.PDF) e la relativa presa di posizione della prefettura di Milano che "reintegra" il segretario nelle sue funzioni almeno per i successivi 30 giorni.

Con queste premesse viene convocato il consiglio comunale rovatese (in allegato la convocazione). Segnaliamo alcuni aspetti che NON sono dettagli.
1) La mozione con cui il gruppo di Rovato Civica chiede al sindaco di invitare l'assessore all'ecologia Mombelli alle dimissioni per la palese incompetenza e superficialità amministrative dimostrate nella vicenda della discarica DRR è stata posta all’ultimo punto all’ordine del giorno senza indicazione del merito della mozione.
Era forse troppo imbarazzante che in paese finissero dei manifesti con scritto:
Mozione per richiesta al sindaco di invito alle dimissioni/ritiro deleghe dell’assessore all’urbanistica d.ssa Francesca Mombelli). In allegato trovate la copia originale della mozione protocollata settimana scorsa in Comune.
2) Avrete notato l’orario di convocazione del consiglio comunale: VENERDI’ 29/11/2013 alle ore 14.00.
Era troppo imbarazzante per l’amministrazione comunale che la discussione sul punto della nostra mozione e, magari, l’inevitabile richiesta di chiarimenti sulla situazione del segretario comunale avvenisse con una cornice di pubblico importante?
Riteniamo che il convocare il consiglio comunale alle 14.00 di un giorno lavorativo sia un evidente segnale di paura, una precisa volontà di restrizione della partecipazione democratica dei cittadini ai lavori dell'istituzione comunale.
Peraltro questo produrrà anche un costo aggiuntivo per la comunità dovuto ai risarcimenti alle aziende di quei consiglieri comunali costretti a prendersi un permesso lavorativo per poter partecipare.

Nonostante questi sotterfugi insopportabili e che denunciamo senza alcun timore, insieme ai colleghi civici ci apprestiamo comunque a partecipare al consiglio comunale di venerdì certi delle nostre ragioni.

Anche in questa circostanza, come per tutti i consigli comunali precedenti, invitiamo la cittadinanza alla partecipazione in prima persona al consiglio comunale come pubblico per dimostrare a chi gioca con le istituzioni che prendere decisioni per conto di una comunità è una cosa seria e alla comunità si deve rispondere delle proprie scelte.

Direttivo PD Rovato

giovedì 7 novembre 2013

Altra maxi pattumiera, nel regno delle discariche - di Pietro Gorlani, Corriere delle Sera

Non si arrabbi Pietro Gorlani, uno tra i giornalisti bresciani maggiormente esperti di ambiente se mi permetto di copiare integralmente e non solo linkare l'editoriale da lui scritto per la rubrica "VOCI DI BRESCIA".
Editoriale che condivido dalla prima all'ultima riga. Aggiungo una sola parola: VERGOGNA!

E Sessantotto. Con l’ultima discarica approvata dalla Provincia di Brescia (la Drr a Cazzago San Martino), sale a  68 il numero delle discariche presenti nel Bresciano. Un bel record, sessantotto. Un numero che richiama il periodo di contestazione giovanile per eccellenza. Farcito dei no dei giovani ai loro padri.  Giusti e meno giusti. Come stridono rispetto a  questo triste e attuale numero sessantotto. Dove sono i sì a vincere. I sì alla discarica.Quelli pronunciati dai due comuni di Rovato (sindaco della Lega) e  Cazzago il 5 aprile 2013 (leggi qui il si nel verbale) nella conferenza in Broletto. Quelli detti dalla Provincia. E ancora prima dalla Regione, che già il 21 luglio 2009 aveva dato parere favorevole a  scavare e riempire di scorie quell’enorme fetta di pianura. Quell’area da 400 ettari che il sindaco di Berlingo Dario Ciapetti,  paladino del Bene Comune, morto prematuramente un anno fa, voleva trasformare in un enorme parco (detto della Macogna).
Per lui e per gli altri tre sindaci (in carica fino al 2012) dei comuni limitrofi era un giusto risarcimento a quella fetta di pianura troppo sfruttata. Sventrata da cave e dal passaggio di Tav e Brebemi. Invece niente. Per almeno altri 10 anni nella zona passeranno file e file  di camion carichi di schifezze.
Eppure. Come è stato possibile approvarla, questa benedetta discarica, se l’Asl ha dato parere negativo (troppe criticità!!!) se l’Arpa deve ancora comunicare l’analisi finale di rischio, se lì vicino ci sono due rogge ( a meno di 10 metri) e se hanno detto no i comuni di Berlingo e Travagliato, se nello stesso cratere sono finiti rifiuti tossico-nocivi lì  abbandonati dal 2010? Non si poteva, dico, per lo meno chiedere all’azienda che guadagnerà bei milioncini di bonificare prima quelle schifezze (che per onor al vero ha portato un altro cavatore, oggi fallito, Bregoli) prima di portare le proprie?
La Drr nella Macogna porterà 1,3 milioni di metri cubi di inerti in un’area grande come 13 campi da calcio a 11 (in tutto 101 mila metri quadrati). Ma la parola INERTI non tragga in inganno. La dicitura contempla una quarantina di tipologie di rifiuti (dalle scorie di fusione alle forme e anime di fonderia, dai mattoni alle miscele bituminose, dalle terre derivate dalla lavorazione della barbabietola a fanghi di cemento). Quindi non dovrebbe cantare troppo vittoria l’assessore provinciale Dotti, quando dice che si è evitato l’arrivo  dei rifiuti speciali. (Piccolo inciso: vi rendete conto? La Drr chiede di smaltire speciali, non le danno il permesso e si “accontenta” degli inerti. L’importante… èèè smaltire e far soldi). Unica consolazione: dopo le cocenti lezioni prese in passato, dove nelle ex cave si portava di tutto, la Provincia ha messo le mani avanti. Ha chiesto garanzie per 4,7 milioni di euro. E nell’autorizzazione ha aggiunto un importante paragrafetto:  “il provvedimento è soggetto a sospensione o revoca ove risulti la pericolosità o dannosità dell’attività esercitata”. Le migliaia di abitanti della zona devono solo sperare che il Broletto non debba mai ricorrere a questo codicillo.
PER CONCLUDERE: Qualcuno tra i lettori mi  inviterà a ricordarmi che non siamo più all’età della pietra, che nella società dei consumi i rifiuti si producono eccome, che in una provincia ad alto tasso industriale da qualche parte dovremo pur metterli. Rispondo che mentre l’Europa punta al riutilizzo di tutti i materiali e all’abolizione delle discariche, mentre avanzano nuove tecnologie per il recupero di scorie in edilizia e non solo noi siamo ancora fermi agli interessi di pochi cavatori. Quei pochi che fino a qualche anno fa hanno guadagnato scavando e rivendendo suolo pubblico (sabbia e ghiaia son di tutti) e poi infilano il jackpot tappando i buchi con le scorie. Se almeno il 50%  o il 70% dei ricavi finissero nelle casse pubbliche, manco quello. E ci sono pure dei sindaci che dicono sì a tutto questo.

mercoledì 6 novembre 2013

Discarica DRR approvata alla Macogna - 10 anni di ricorsi buttati dalla finestra!




(uno dei disegni premiati al concorso di idee istituito dalle amministrazioni comunali in carica nel 2010-2011 per sentire anche dai ragazzi del territorio come volevano veder riqualificata la zona della Macogna)


Gentili cittadini,
desideriamo esprimere la nostra posizione sull’autorizzazione di una discarica di inerti presso il bacino estrattivo della Macogna a ridosso della frazione Duomo, cogliendo l’occasione per fornire le informazioni necessarie affinchè ciascuno si formi un’opinione da solo.
Un amaro grazie alle amministrazioni comunali di Rovato e di Cazzago S.M. che, lo scorso 5 aprile 2013, hanno rilasciato un parere favorevole alla discarica di inerti della ditta DRR nel bacino della Macogna azzerando quasi 10 anni di ricorsi, contrariamente ai Comuni di Berlingo e Travagliato.
 
Un altrettanto amaro grazie alla Provincia di Brescia che lo scorso 10 Luglio (con notizia ricevuta dai Comuni solo qualche giorno fa), nonostante vi siano nel bresciano discariche di inerti costrette a ricercare materiale anche fuori Regione, ha autorizzato l’ennesima discarica di inerti mettendo quasi definitivamente sulla via della bocciatura  il progetto di PLIS che da anni le amministrazioni comunali chiedevano venisse riconosciuto dalla Provincia.
Le promesse elettorali dei sindaci di Rovato e Cazzago S.M. sono evaporate: a meno di un anno dalla loro elezione ottenuta anche grazie alla loro dichiarata opposizione a qualunque progetto di nuove cave o discariche nella zona si sono permessi di rilasciare un parere favorevole che ha aperto le porte non solo alla discarica DRR ma a ovvie richieste di autorizzazione che i proprietari dei lotti limitrofi formuleranno. E questi Comuni e la Provincia di Brescia con che faccia diranno di no a iniziative identiche a quella della DRR?
Questa situazione è insopportabile, come è insopportabile che l’amministrazione comunale di Rovato, sollecitata più e più volte sul tema sia in consiglio comunale che da cittadini durante assemblee pubbliche (l’ultima lo scorso Settembre a Duomo, la frazione rovatese affacciata alla Macogna durante una “giunta itinerante”) non abbia reso pubblico il parere positivo alla discarica lasciato agli atti in Provincia fin da aprile. Auspichiamo che, quantomeno le amministrazioni di Berlingo (che ha il pozzo comunale a poche centinaia di metri) e Travagliato facciano il loro dovere ricorrendo contro questa autorizzazione e rimanendo coerenti, almeno loro, alla posizione di contrarietà alle discariche nella Macogna.
Le amministrazioni di Rovato e Cazzago S.M. risponderanno ai loro cittadini di questo loro comportamento scandaloso, non troviamo altro aggettivo per definirlo. Sempre in attesa che Regione Lombardia si degni di modificare prima o poi la legge regionale che norma il settore estrattivo, rendendo la proprietà del fondo cava comunale. Ricordiamo che la proposta di legge avanzata dalle vecchie amministrazioni rovatese e cazzaghese è chiusa nei cassetti della Regione Lombardia dal 2004. Restiamo a disposizione di chiunque volesse ulteriori spiegazioni sulla vicenda.

Circolo PD Rovato”






Allegati:
Segnaliamo anche gli stralci dei documenti che certificano quanto da noi reso pubblico e che sbugiardano clamorosamente l’infantile tentativo dei sindaci di Rovato e Cazzago di mettere una pezza.
DOCUMENTO A:  Verbale conferenza dei servizi del 05/04/2013 in Provincia di Brescia reperibile in rete all’indirizzo http://www.indiretta.info/rovato/files/2013/11/494921.pdf               
A pag. 4 di 6 si legge:
"....I comuni hanno espresso le seguenti valutazioni tecniche del progetto di discarica:
·         il Comune di Cazzago S.M. esprime parere positivo
·         Il Comune di Rovato esprime parere positivo  
Si legge inoltre:
"....Ritiene conclusa l'attività istruttoria le cui risultanze sono favorevoli al rilascio dell'autorizzazione anche in considerazione del parere favorevole del Comune interessato territorialmente ed alla VIA positiva..


DOCUMENTO B: 
L’atto amministrativo conseguente è stata l’autorizzazione provinciale del 10/07/2013 alla discarica di inerti della ditta DRR il cui testo è reperibile in rete all’indirizzo:
A pagina 8 di 30 si legge:
….RICHIAMATE a tutti gli effetti, anche motivazionali, i verbali delle riunioni della conferenza di servizi del 17/07/2012, 06f09/2012, 07711/2012, 29/01/2013, 05/04/2013 (verbali in atti), nonche' le risultanze della riunione conclusiva svoltasi in data 05/04/2013, nel corso della quale gli enti e gli  convenuti (Comune di Cazzago S. Martino, Comune di Rovato, Comune di Travagliato, Comune di Berlingo, ASL) hanno espresso i seguenti pareri:                                            
·         parere favorevole all‘accoglimento dell’istanza di approvazione del progetto e realizzazione della discarica in oggetto da parte del Comune di Cazzago S. Martino e del Comune di Rovato….

Nell’autorizzazione (che ha validità DECENNALE) si evidenziano anche quali rifiuti potranno entrare pag 21-22 di 30. Sono ben 43 tipologie diverse di rifiuti tra cui anime di fonderia, fanghi e rifiuti di perforazione di pozzi per acque dolci, terre derivate dalla lavorazione delle barbabietole, fanghi prodotti dai processi di disinchiostrazione nel riciclaggio della carta, rifiuti del trattamento delle scorie, scorie non trattate ecc. Non proprio margherite.