"Il sistema Nicoli Cristiani": un contributo di Claudio Bragaglio

Stiamo parlando del decennio in cui il signor Nicoli Cristiani ha esercitato la funzione di assessore regionale alla qualità dell'ambiente eletto in consiglio regionale con molti e molti voti anche rovatesi: il periodo è il 1995-2005.
In questo periodo, tanto per non dimenticarcene, è stato approvato anche il Piano Cave della Provincia di Brescia, Settore Ghiaia e sabbia (delibera di consiglio regionale del 25/11/2004).

Sentiamo cosa ci ricorda il professor Claudio Bragaglio, durante quel periodo consigliere regionale lombardo di opposizione: intervista rilasciata a Radio Onda d'Urto. Vi evidenzio i passaggi su alcuni episodi descritti: in particolare la presunta necessità di intervenire su un sito a Villachiara richiesta da Nicoli a se stesso nella doppia veste di esponente del parco dell'Oglio e di assessore regionale competente. O l'iter autorizzativo della cava Crodello di Pontoglio. Durante questi dieci anni per la Provincia di Brescia la scelta più importante promossa dall'assessorato regionale alla qualità dell'ambiente e votata in Consiglio Regionale fu il Piano Cave Provinciale. Pretendiamo di sapere se le scelte compiute in questo strumento urbanistico che tanto ha segnato e segnerà i nostri territori siano state compiute correttamente e nell'interesse delle comunità che le dovranno subire. Anche alla luce delle notizie sul trattamento di fine rapporto (340.000 €) e del vitalizio (5.000€/mensili) che i cittadini lombardi (e quindi anche bresciani e rovatesi) sborseranno per l'ex assessore regionale.
Di seguito la lettera ai giornali con le riflessioni del prof. Claudio Bragaglio: