venerdì 26 aprile 2013

XXV aprile in tono minore a Rovato


(Nella foto il corteo dei partigiani nell'aprile 1945 in Strada Larga a Rovato, poi diventata corso Silvio Bonomelli, partigiano franciacortino ucciso a Iseo il 7 luglio 1944 e a cui oggi è intitolato la via principale di Rovato. foto tratta da rovato.org)

Era dai tempi dell’amministrazione leghista di Manenti che non si vedevano a Rovato celebrazioni per il XXV aprile così in tono minore come quelle del 2013.
Ci riferiamo, per esempio, alla totale assenza di bandiere tricolori in Corso Bonomelli come è sempre stato tradizione appendere anche per il significato storico che la via principale di Rovato ha rivestito nelle vicende cittadine della seconda guerra mondiale: Silvio Bonomelli fu un partigiano simbolo della Resistenza Franciacortina, ucciso a Iseo 7 Luglio 1944.
Ma non solo: per la deposizione presso i monumenti commemorativi sono state messe a disposizione due corone di alloro in croce. Evidente è stato inoltre il divieto di intonare i classici canti della Resistenza che ogni anno, da sempre, accompagnano le celebrazioni, mancanza colmata parzialmente dal coro degli alunni della scuola primaria.
Infine le orazioni: se non fosse stato per il discorso appassionato, toccante e incisivo di Vasco Agosti, delegato provinciale dell’ANPI avremmo assistito a una commemorazione molto deludente da parte di un’amministrazione comunale che non ha ancora capito che, in queste circostanze, rappresenta tutti i rovatesi, non solo chi li ha votati.

Direttivo PD Rovato

mercoledì 24 aprile 2013

XXV Aprile


 Il XXV aprile ci ricorda che la nostra storia è sempre stata costellata da momenti difficilissimi. La seconda guerra mondiale fu uno di questi. Gli Italiani seppero, però, riprendersi quella dignità che il ventennio fascista le sottrasse per lungo tempo.
Ecco perchè è doveroso, in un periodo come questo di una difficoltà diversa rispetto a quella del '45 ma pur sempre difficoltà, essere presenti alla celebrazione del XXV aprile che anche a Rovato si terrà domani.
Di seguito il programma:

Ore   9,00 Raduno presso la piazzetta antistante il Palazzo Municipale. 
Ore   9,20 Partenza del Corteo. 
Ore   9,30 Santa Messa celebrata nella Parrocchia “Santa Maria Assunta”. 
Ore 10,30 Proseguimento del Corteo che, accompagnato dal Civico Corpo Bandistico “L. Pezzana”, percorrerà Via Matteotti, Corso Bonomelli, Via Ricchino, Piazza Cavour e proseguirà per il Sacrario dei Caduti presso le Scuole Primarie. 
Ore 10,40 Saluto del Sindaco e commemorazione ufficiale con l’oratore Vasco Agosti – Segreteria A.N.P.I. Provinciale. 
Ore 11,30 Inaugurazione sala espositiva Gerolamo Calca c/o Municipio a seguire brindisi con sottofondo di musica al pianoforte di Davide Locatelli. 
Dalle ore 9,00 alle ore 12,30 c/o Aula Magna Scuola Primaria Rovato Capoluogo mostra fotografica su Don Lorenzo Milani a cura di “Circondiamoci”.

Come circolo del Partito Democratico, come sempre, noi ci saremo e invitiamo tutti i cittadini che si riconoscono nei valori della Resistenza e della Costituzione Italiana alla presenza.

Direttivo PD Rovato

martedì 23 aprile 2013

Le elezioni dei Presidenti

Torno a commentare su questo blog, piccolo esperimento di democrazia partecipata, le vicende degli ultimi giorni.
Senza se e senza ma dico che non mi ha assolutamente convinto la posizione del Partito Democratico nella gestione della scelta del Presidente della Repubblica. Le votazioni sulle proposte di Marini prima e Prodi poi hanno dimostrato uno scollamento dei gruppi parlamentari innaccettabile. Ne fa le spese il segretario nazionale Bersani pagando colpe non tutte sue.
Ritengo che non voglia dire mettere in dubbio l'autorevolezza del Presidente Napolitano (a proposito va solo ringraziato!) rimarcare il fatto che si poteva e doveva arrivare a una soluzione diversa.

In un momento così difficile per il nostro partito con le elezioni regionali in Friuli V.G. si è visto per l'ennesima volta che l'olio buono viene sempre a galla.
Grande astensionismo e, sulla carta, impresa difficilissima per il PD per vari motivi:
1) la vicenda sul groppone del disastro della gestione dell'elezione del Presidente della Repubblica,
2) candidato forte del centrodestra, presidente uscente della Regione
3) incognita del M5S che tutti i sondaggi danno in crescita a livello nazionale.

Seppur con grande apprensione fino alla fine dello scrutinio delle ultime sezioni elettorali ha vinto Debora Serracchiani, 42 anni, avvocato esperto di diritto del lavoro, di Udine, europarlamentare in carica.

(festa di zona 9 giugno 2012)

Ricordo con piacere la sua visita l'anno scorso alla festa di zona proprio qui da noi a Rovato in una serata intitolata "L'europa dei mercanti". Ebbi l'onore di essere al tavolo dei relatori con lei e il sindaco di Iseo Venchiarutti. Ho un ricordo di persona disponibilissima, competente e appassionata che si seppe spiegare molto bene parlando a una platea piuttosto numerosa e attenta. Mi ricordo che alla fine del dibattito di sua sponte andò in cucina a salutare calorosamente i volontari.

In questi momenti di difficoltà per il partito tornano alla mente le sue parole quasi profetiche (se risentite oggi) pronunciate da emerita sconosciuta all'assemblea nazionale dei circoli nella primavera 2009. Qui trovate il video.
Il segretario nazionale era Franceschini.
Grandissimi complimenti a Debora. Ripartiamo da un entusiasmo come il suo per risalire la china. Per l'ennesima volta.

mercoledì 10 aprile 2013

Le larghe intese del '76?




Con il massimo rispetto per il Presidente Napolitano che ha ricordato le "larghe intese" del 1976 come precedente a cui ispirarsi per far uscire la politica italiana dalla situazione di stallo in cui l'esito del voto l'ha condotta voglio molto umilmente dire la mia.

Nel 1976 nacque, con l'astensione "responsabile" del PCI un governo monocolore DC, con Andreotti Presidente del Consiglio.
Ma l'astensione del PCI avvenne con un certo Enrico Berlinguer che interloquiva con un certo Aldo Moro.
Non so se qualcuno faccia fatica ancora a capirlo! Lo ripeto lentamente: A-L-D-O  M-O-R-O. Non Silvio Berlusconi! A-L-D-O   M-O-R-O!
E, comunque, fu un governo che durò solo 1 anno, 7 mesi e 10 giorni per l'esattezza. Non il massimo della stabilità politica, insomma.

Mi sembra che ci sia una netta differenza rispetto alla situazione di oggi ove si evocano le larghe intese tra il PD e chi, solo 6 mesi fa per meri calcoli elettorali ha tolto la fiducia al governo in carica che fu chiamato a mettere le pezze dove lorsignori avevano miseramente fallito.
Con tutto il rispetto per il Presidente della Repubblica che, in questi 7 anni, è stato una delle poche certezze della politica italiana.


giovedì 4 aprile 2013

Allarmismi sociali? NO! Solo attenzione al proprio territorio!


(immagine tratta da internet)

Apprendo dagli organi di stampa del comunicato del sindaco Martinelli in cui ricostruisce la vicenda della scoperta di amianto in località Bargnana e di una presa di posizione circa la mia segnalazione di codesto stoccaggio avvenuta venerdì 22 Marzo u.s. al protocollo comunale. Il sindaco afferma che l’amministrazione comunale fosse a conoscenza del ritrovamento di amianto in località Bargnana fin dal 27 Febbraio, cioè quasi un mese prima della segnalazione del sottoscritto e dell’inchiesta autonoma del Corriere della Sera che ha pure realizzato un video della zona dello stoccaggio! Non solo, il sindaco afferma anche che l’amministrazione comunale ha fatto pressioni alla società Brebemi solo dopo le tante segnalazioni ricevute dopo gli articoli di giornale.

La domanda è allora d’obbligo: quanto sarebbero rimaste in bella mostra le decine e decine di sacchi contenenti amianto (stando alle comunicazioni esibite sui sacchi stessi) se la stampa non ne avesse parlato?

E non solo. Il sindaco riferisce anche che il materiale è stato rinvenuto sotto “…il sedime dell’attuale strada Provinciale di Brescia numero 16 nell’area circoscritta dai mappali 154-156-42-160…”. E’ questa una rivelazione grave perchè apre un interrogativo inquietante: la presenza di amianto riguarda solo questa zona oppure è più estesa? Intende l’amministrazione comunale attivarsi per chiarire questo aspetto ai cittadini? I rovatesi hanno per caso convissuto con materiali di questo tipo sotto i loro piedi magari per degli anni?
Questo ritrovamento impone l’obbligo di chiederselo!
E l'obbligo rimane indipendentemente dalla corretteza della gestione del ritrovamento del materiale da parte della cantieristica, correttezza di cui non ho alcun motivo di dubitare.

Infine, ribadisco, una ovvietà: come consigliere di minoranza ho il diritto-dovere di riferire ai cittadini il mio operato senza avere il parere preventivo e favorevole dell’amministrazione comunale!

Il sindaco, piuttosto, come primo responsabile della salute pubblica, anzichè fare polemiche, dovrebbe interrogarsi se quanto stia emergendo dagli scavi di alcune opere sia solo la punta di un iceberg e eventualmente prendere delle decisioni.

Ing. Angelo Bergomi
Consigliere comunale Rovato
Responsabile Ambiente provinciale PD bresciano



mercoledì 3 aprile 2013

Caso Caffaro: gli onorevoli bresciani del PD interrogano il Ministro



Al Ministro della salute

Per sapere – premesso che

la trasmissione televisiva “Presa Diretta”, andata in onda su Rai Tre domenica 31 marzo u.s., ha presentato una inchiesta sul caso Caffaro, ovvero sulla contaminazione diffusa da PCB (policlorobifenili) che interessa vaste aree collocate nel Comune di Brescia, oggi individuate e riconosciute come Sito di Interesse Nazionale dal Ministero dell’Ambiente, inquinamento dovuto principalmente alle attività pregresse dello stabilimento chimico Caffaro spa, attivo dall’inizio del 1900 nella produzione di vari composti derivati dal cloro, tra cui i policlorobifenili;

nel corso della trasmissione sono stati riportati i dati di una recente indagine condotta da un epidemiologo di Mantova, dott. Paolo Ricci, su dati ufficiali dell’Istituto Superiore di Sanità, che hanno suscitato grande impressione e forte preoccupazione nell’opinione pubblica bresciana;

in particolare, l’indagine ha verificato l’incidenza tra la popolazione bresciana di alcune forme tumorali (dati diversi da quelli di mortalità, che dipendono anche dalla risposta sanitaria) accertando un significativo aumento rispetto al resto del Nord Italia di tumori al fegato (+58%), tumori al seno (+26%), linfomi non-Hodgkin (+20%); secondo l’epidemiologo che ha analizzato e fornito i dati nel corso della trasmissione tali scostamenti sarebbero da mettere in relazione con il forte inquinamento da PCB dei terreni della città e delle zone limitrofe;

se il Ministro sia a conoscenza di tali dati epidemiologici e li possa confermare;

se vi sia evidenza epidemiologica di una incidenza di tumori in generale tra la popolazione bresciana superiore alla media del Nord Italia;

se vi siano evidenze scientifiche che possono mettere in relazione la già riscontrata presenza nella media della popolazione bresciana di significativi livelli di PCB nel sangue (entrato attraverso la catena alimentare) con i dati di maggiore incidenza di alcune forme tumorali, ovvero con altre patologie note;

se e quali precauzioni intenda adottare o abbia deciso in ordine a tale emergenza il Ministero della Salute.


BAZOLI, BERLINGHIERI, COMINELLI, GALPERTI