venerdì 6 luglio 2012

Assemblea pubblica a Montirone: nuova legge sulle cave



Ieri sera presso la bellissima sala del Sicomoro dell'oratorio di Montirone il neocostituito circolo di Legambiente ha tenuto una serata sulla proposta di modifica della legge regionale cave che attualmente norma il settore estrattivo (la 14/1998). Interventi di spessore che si sono succeduti sono stati quelli di Gabriele Pellegrini di Legambiente Bassa Bresciana e Eugenio Fasser del circolo locale che hanno introdotto l'argomento e l'hanno calato sulla devastante realtà locale (1.500 piò, 16% del territorio agricolo di Montirone destinato a cava, con il rischio di apertura del mega bacino della Betulla!).
Hanno poi fornito spunti sulla modifica alla legge regionale il consigliere regionale del Partito Democratico Gianni Girelli e il presidente regionale di Legambiente Damiano di Simine. Quest'ultimo ha insistito molto sulla necessità di recupero dei rifiuti inerti in opere stradali e infrastrutture in generale, al fine di minimizzare l'apertura di nuove cave. Presenti in sala i consiglieri provinciali del PD Diego Peli e Roberto Cammarata. Nessun altro consigliere regionale/provinciale bresciano e nessun amministratore comunale dei d'intorni, seppur invitati, si è presentato.
A me è toccato dire come la pensa il PD provinciale sul tema e quali proposte avanza nel progetto di legge regionale:
1) Criteri di buon senso per calcolare il fabbisogno di inerti sul decennio di durata del piano cave. Non esiste vedere approvato un piano come l'attuale che ha consentito 70.200.000 mc nel 2005 e a quasi tre quarti dells sua durata si vede concretizzato per meno di 25 milioni di metri cubi. Grande regalo ai grossi operatori del settore?
2) Pianificazione degna di questo nome: non è possibile che le cave vengano individuate sempre e solo su terreni proposti dall'operatore di turno che, al momento della costruzione del piano cave pretenderà di inserirre suoi terreni di proprietà anche se fossero collocati nella posizione più sbagliata dal punto di vista urbanistico.
3) Certezza dei recuperi e obbligo degli stessi a stralci: basta assistere a escavazioni trentennali e, al momento dei recuperi a verde pubblico o a uso naturalistico ricreativo previsto dal piano cave, si passa invece alla classica domanda di discarica per rifiuti inerti (se va bene) o a quella di rifiuti speciali.
4) Coinvolgimento dei territori nelle scelte: non è accettabile che le comunità locali non contino proprio nulla nelle scelte e si abbia la netta impressione che le volontà degli operatori abbiano spesso il sopravvento
5) La politica torni ad assumersi il suo ruolo di pianificazione e non lo demandi a qualcun altro.

Presente in sala è intervenuto l'assessore competente montironese a difesa dell'operato dell'amministrazione di cui fa parte su questi temi. Sicuramente apprezzabile il fatto che abbia risposto all'invito, nonostante le diverse valutazioni che anche il segretario locale del PD e un altro iscritto del circolo di Legambiente abbiano espresso rispetto all'operato dell'amministrazione comunale.
Un grazie ancora agli amici di Montirone per l'invito che mi hanno rivolto. Torno sempre con piacere in questo paese e con le persone di questo circolo che, come comitato Montirone Ambiente, mi tennero a battesimo nell'aprile 2010 come responsabile provinciale ambiente del PD bresciano, proprio in una loro precedente assemblea pubblica.

Ciao Stefano!

Martedì sera in un tragico incidente stradale se n'è andato Stefano Uberti. Era del 1977, come me. Lo conoscevo fin dai tempi dell'asilo. Frequentammo nella stessa classe le scuole elementari, a Lodetto, con la maestra Luisa Boglioni. La vita, poi, ci ha riservato strade diverse e capitava sempre molto raramente di incontrarci. Ma il legame di appartenenza a quella nostra classe è sempre stato forte e lo è tuttora. E' di una tristezza infinita questo momento e altre parole sarebbero fuori luogo. Un abbraccio ad Andrea, Matteo, Alberto e a tutti i tuoi famigliari. Non meritavi tutto ciò. Ciao Stefano!