venerdì 9 luglio 2010

Acqua: Martedì 13 Luglio a Bovezzo. Ritrovo un amico



Martedì sera sarò a Bovezzo all'ennesima assemblea pubblica sulla questione referendum per l'acqua pubblica in qualità di responsabile provinciale ambiente del Partito Democratico. Sono stato invitato dal circolo locale di Bovezzo nell'ambito della Festa Democratica presso il parco comunale.
Insieme a me tra i relatori ritrovo un validissimo giornalista, Luca Martinelli di Altreconomia, mensile che nel 2008 si occupò con un reportage ripreso anche dalle tv nazionali del problema delll'attività estrattiva in Lombardia. Parlò anche del problema della cava Bonfadina di Rovato-Cazzago S.M. di cui da anni vi parlo.
Ormai credo di poter dire che Luca Martinelli è un amico con cui si è condiviso un pezzo di strada su temi a me molto cari.
Vi segnalo la sua ultima fatica letteraria:
"L'acqua è una merce. Perché è giusto e possibile arginare la privatizzazione"

Non è la prima volta che Luca si cimenta su questo tema di cui ha una conoscenza infinita. Vi ricordo che è alla terza ristampa "Imbrocchiamola. Dalle minerali al rubinetto, piccola guida al consumo critico dell'acqua"

Dopo gli spot le manganellate. Forza Aquilani.



Ho assistito con orrore alle immagini della manifestazione degli Aquilani a Roma. Migliaia di persone in trasferta per ricordare al Governo che dopo le prime casette prefabbricate:

  1. Il centro de L'Aquila è in gran parte inagibile e le macerie sono ancora là
  2. Migliaia di persone vivono ancora negli alberghi
  3. Migliaia di persone vivono in camper e roulotte
  4. Centinaia di esercizi commerciali, uffici e fabbriche sono inagibili

In compenso si chiedono le tasse a cittadini che dallo Stato non stanno ricevendo un bel nulla. E dal primo gennaio 2011 le si chiede senza più riduzioni. Anzi, il 40% del dovuto di quest'anno e mezzo di sospensione verrà recuperato in 120 rate mensili. E chi è senza lavoro per via del terremoto con cosa paga? Con un sorriso e una stretta di mano?

Parlavo di orrore vedendo le manganellate che una parte dei manifestanti si sono portati a casa. Vedere un sindaco come Cialente che con la fascia tricolore in mano era immerso nella folla a sostenere le sue ragioni rispetto a cui i giornali hanno parlato di contusioni ha riacceso in me foschi ricordi letti sui libri di storia.

Ma stiamo scherzando? Le forze dell'ordine fanno il loro lavoro ma qualcuno gli avrà detto di agire in questo modo. Il superministro dell'Interno non ha da dire nulla?

FORZA AQUILANI, siamo con voi.