mercoledì 30 aprile 2008

Questa è la gestione dell'attività estrattiva in Lombardia?!

A beneficio di tutti i cittadini riporto un ulteriore episodio che rende l'idea di come venga gestita la partita delle autorizzazioni all'attività estrattiva a Brescia. Non esiste infatti solo la cava Bonfadina anche se il suo esempio sta diventando l'emblema di come delle comunità pretendano il rispetto scrupoloso delle regole. E se n'è accorta anche la Commissione Europea. Cava Bonfadina per la quale si andrà il 10 Giugno in Consiglio di Stato perchè il privato, la Provincia e la Regione hanno ricorso contro la richiesta di sospensiva imposta dal TAR che ha ravvisato come fosse ingiustificata la mancata Valutazione di Impatto Ambientale (obbligatoria oltre i 20 ettari) per un ambito estrattivo di oltre 35 ettari! E da cittadino ancor prima che da consigliere mi indigno nel leggere il ricorso al Consiglio di Stato della Regione in alcuni passaggi (quelli in cui lamenta i danni che i comuni starebbero provocando al privato). E a maggior ragione mi indigno nel leggere il ricorso della Provincia che a parole tramite gli assessori Mattinzoli (ambiente ed ecologia) e del rovatese Tomasoni (agricoltura) mirano a tutelare la Franciacorta ma poi avvallano la scelta di resistere ricorrendo al Consiglio di Stato per cercare di abolire la sospensiva imposta dal TAR di Brescia.
A questo proposito il gruppo consigliare provinciale del PD ha proposto una interpellanza che è stata pubblicata anche sul blog del comitato anticava.

E vicino a noi va anche peggio. A Bergamo con un piano cave provinciale scaduto da 8 anni (!!) Formigoni non trova di meglio che sostituire all'ambiente, lo scandaloso assessore Nicoli Cristiani, con l'assessore Marco Lionello Pagnoncelli (FORZA ITALIA). Che da tempo fa rimbalzare il piano cave dalla commissione sesta al consiglio regionale con evidenti difficoltà.
Per capirne un pò di più riporto l'intervento del consigliere regionale dei verdi Marcello Saponaro in merito:

Sgombriamo il campo da un equivoco: nulla di personale nei confronti dell’Assessore Pagnoncelli.
Questo piano cave nasce influenzato da un grande conflitto di interessi? Sono in molti a domandarselo: politici della sua e della mia parte, imprenditori e amministratori comunali. L’Assessore Pagnoncelli non ha fatto nulla per fugare i dubbi. Non ha fatto nulla neppure il Presidente Formigoni, che si candida da Statista, senza aver prima risolto neppure alcuni piccoli problemi in Lombardia: come quello di dare a Bergamo un Piano Cave equilibrato e trasparente.
E’ bene cercare di farlo ora, ricapitolando le mie obiezioni e cercando di trovare qui, in quest’aula, le giuste risposte.
La famiglia dell’Assessore è in società con il gruppo Locatelli. Oggi nella SPILO, società che vede nella sua compagine proprietaria sia la famiglia Locatelli che la SPI della famiglia Pagnoncelli.
La SPI è posseduta al 22,5% dal fratello Edo che è anche amministratore unico e al 77,5% dalla sorella. Che non detiene alcuna carica. Un investimento singolare, quello dell’acquisto del 77,5% delle quote di una Srl con un piccolo capitale sociale e senza la volontà di assumerne anche la gestione.
In questa società, invece, l’Assessore Pagnoncelli è Procuratore speciale e Direttore Tecnico
.
Presidente Formigoni, se lei fosse in aula le chiederei se ha chiesto a Marco Pagnoncelli di mostrarle il contenuto della Procura speciale.
Fatto sta che il Gruppo Locatelli che nel passato aveva avuto altre collaborazioni societarie con la famiglia Pagnoncelli (in Bergamo Pulita e in Verdelido) è tra le società maggiormente coinvolte in questo Piano Cave.
Ma l’Assessore dichiara, testualmente, che si tratta di “rapporti antichi e ormai chiusi da tanti anni. Da tempo non intrattengo più rapporti economici con la Locatelli proprio per evitare che si creassero conflitti di interesse. Le accuse dei Verdi sono infondate perchè non trovano alcuna rispondenza nei fatti”. [L’Eco di Bergamo del 27 novembre 2007] e ancora “I rapporti d’affari sono stati con la mia famiglia, non con me. E comunque in un periodo in cui non ero ancora Assessore. Da anni non c’è più nessun legame”. [Il Corriere della Sera del 27 novembre 2007].
Se le dichiarazioni non sono state smentite (e non mi risulta) l’Assessore sembra essere caduto almeno due volte in contraddizione:
- La prima quando dichiara che i rapporti sono stati solo con la sua famiglia. Sul mio blog, Presidente Formigoni, può notare un articolo di poche righe, corredato dall’immagine di un cartello di cantiere che recita:a) Committente: Priorato di S. Egidio di Fontanellab) Impresa di costruzioni: Impresa Locatelli Spac) Direttore dei lavori: Arch. Pagnoncelli Marco
Può trattarsi di omonimia in entrambi i casi. Andrebbe chiarito in quest’aula perchè è importante per noi consiglieri sapere se l’Assessore ha mentito. E’ importante saperlo prima di valutare il voto in tanto in Aula quanto in Commissione
- la seconda quando dichiara che i rapporti sono stati con la sua famiglia e comunque in un periodo in cui non era ancora assessore. Quel “COMUNQUE” abbiamo visto che non è vero. La Spilo è stata costituita nel 2006, il 25 gennaio per la precisione. Il 4 ottobre del 2007 la SPI ha ceduta una piccola quota della SPILO a un manager del gruppo Locatelli, rimanendo però in società al 39,24% e confermando, mi pare evidente, la volontà di proseguire i rapporti di affari anche ora. Non credo d’essermi perso le dimissioni dell’Assessore nel frattempo…
Veniamo al Piano Cave.
Tralascio per il momento le modifiche apportate in sede di Giunta Regionale. Modifiche che hanno comportato un aumento di 5 milioni e 375 mila metri cubi solo nel settore della sabbia e ghiaia.
La Commissione è intervenuta in 39 ambiti su 78. Con difetto di motivazione – a nostro avviso - per la maggior parte di questi. Soprattutto laddove va ad aggiungere ATE o volumi, magari proprio in quegli ambiti già vagliati dagli organi tecnici della Provincia di Bergamo e della Giunta Regionale e da Provincia di Bergamo e Giunta Regionale approvati con le rispettive delibere.
Nondimeno la Giunta Regionale e la Commissione Ambiente hanno disconosciuto la Direttiva VAS 2001/42/CE che prevede la Valutazione Ambientale Strategica per tutti i Piani Cave a partire dal 21 luglio 2004: un anno prima dell’approvazione in Giunta e – ahimè – 4 anni prima (???? Forse….) dell’approvazione in Consiglio (che, ovviamente, ne stiamo discutendo, non è ancora avvenuta).
A proposito del Piano rielaborato dalla Commissione VI, la Provincia ha dichiarato:
“E’ carente delle specifiche tecniche necessarie per una sua valutazione complessiva ed esaustiva; ne consegue l’impossibilità, in molti casi, di localizzare le superfici di ampliamento, le riserve residue stimate, e di verificare la corrispondenza tra superfici assegnate e volumi attribuiti”
“presenta incongruenze di carattere tecnico (…) che renderebbero di difficile applicazione/gestione il piano stesso”
“La commissione non esplicita nuove e coerenti motivazioni a sostegno delle scelte proposte, che appaiono in molti casi immotivate e talvolta anche in contrasto tra di loro”
“Non sono in alcun modo motivati né l’incremento dei volumi (produzione decennale) né l’incremento delle riserve residue, che risultano in contrasto con le previsioni di Piano”
“In particolare l’incremento delle riserve residue contrasta fortemente con il criterio di mandare a recupero un certo numero di cave”
“Alcune modifiche introdotte dalla VI Commissione, quali il raddoppio dei volumi attribuiti ad un singolo ambito o l’introduzione di nuovi ambiti determinano squilibri tra gli operatori del settore che non sono assolutamente giustificabili”
“Non è motivata l’introduzione di deroghe a quanto previsto dalla pianificazione dei Parchi Regionali, in modo particolare quando la stessa contrasta con la volontà e gli accordi vigenti tra gli Enti Locali interessati”
“Un’ulteriore incongruenza è rappresentata dalla attribuzione di uno specifico volume ad una determinata superficie in un ambito dove sono presenti più operatori” (La normativa prevede che il volume sia attribuito all’ATE e non a parti dello stesso)
La Provincia evidenzia inoltre che per ogni cava di monte era stata inserita la necessità di “predisporre un dettagliato studio di fattibilità finalizzato alla coltivazione in sotterraneo dei volumi previsti”. Senza giustificazione la Commissione ha eliminato tale prescrizione da due cave, mantenendola per altre cinque.
Voglio portarvi solo due esempi esplicativi delle modalità e delle procedure attuate per questo Piano Cave in Commissione Ambiente:
- ATE G31 Medolago Calusco D’Adda e Solza: la Commissione decide di stralciare parti fondamentali contenute nell’accordo di Programma sottoscritto dalla Regione stessa, dagli Enti Locali e dai cavatori nel 1999
- ATE C5 Nembro: Il cavatore chiede un ampliamento volumetrico e di superficie. La Giunta Regionale conferma volumi e riserve deliberate nel Piano Provinciale. La Commissione senza alcuna motivazione concede sia l’aumento volumetrico (da 800.000 mc a 1.400.000) sia delle riserve (da 1.200.000 a 1.600.000).
Oggi ci troviamo quindi a decidere di un Piano Cave che non rispetta le direttive europee, la Legge Regionale e le successive (e neanche poi così recenti) sentenze del TAR e che non rispetta, lasciatemelo ricordare, la trasparenza dovuta e la chiarezza necessaria in merito al possibile conflitto di interesse in capo all’Assessore Pagnoncelli.
Abbiamo due strade davanti: rimandarlo in Commissione per un riesame approfondito della fondatezza e della presenza di sufficienti motivazioni nella modifica di 39 ATE oppure rimandarlo in Commissione per approvare in tempi assai brevi il Piano Cave così come fu elaborato dalla Provincia di Bergamo, e rispondente ai criteri dettati dalla Giunta Regionale (parole di Giunta… non mie).
Il Piano Provinciale è forse l’unico “legittimato” (con una forzatura che non mi piace) a non rispettare la direttiva europea sulla VAS poiché approvato 4 mesi prima del 21 luglio.
Nascerebbe vecchio e con molti difetti? Può essere. Per questa ragione questo Consiglio Regionale dovrebbe quanto prima mettere mano e approvare una nuova normativa in materia.
Quello che non possiamo fare è far finta di nulla: far finta che la Commissione abbia agito con giudizio e competenza (che non poteva avere), che l’Assessore Pagnoncelli – in assenza di chiarimenti – sia privo di qualsivoglia conflitto di interesse, che le direttive, le leggi e le sentenze sono state rispettate, che i principi di imparzialità, di motivazione e di sostenibilità siano stati accolti.

Questo è lo stato delle cose nella "modernissima" Lombardia e credo proprio che a Rovato ne siamo consapevoli visto che abbiamo subito e stiamo subendo questa logica nella gestione dell'attività estrattiva da 4 anni.
A presto.

Angelo Bergomi

Consiglio comunale del 28/04/2008















Lunedì sera alle ore 21 si è tenuto un consiglio comunale. Come sempre riporto l'esito delle votazioni.
Presenti:
Giunta: Sindaco, tutti gli assessori escluso Costanzi
Rovato Civica: tutti presenti
Rovato delle Libertà: tutti presenti tranne Toscani (problemi famigliari), Manenti (nessuna giustificazione) e Aldo Massimo Rossi.

1) Comunicazione prelievo dal Fondo di riserva
Comunicazione del sindaco al Consiglio

2) Designazione membri di minoranza nella commissione di controllo discarica ex Rovedil

Le minoranze hanno chiesto di rimandare il punto al prossimo consiglio comunale in attesa dell'ufficialità delle dimissioni del consigliere Aldo Massimo Rossi che sarebbe in procinto di essere nominato in giunta a Trenzano. Il consigliere Fogliata ha parlato di una email con cui il consigliere Aldo Rossi "avrebbe rassegnato le dimissioni". Comunque il sindaco ha accordato il rinvio del punto in questione.
3) Adozione Piano di lottizzazione artigianale di iniziativa privata ai sensi dell’art. 28 della Legge 17/08/1942 n. 1150 in variante al P.R.G. con procedura semplificata ai sensi dell’articolo 2, comma 2, lettera c) ed f) della Legge Regionale 23 giugno 1997, n. 23, sito in via I Maggio, di proprietà Verde Casa srl, Safer SpA, sig. Lazzaroni Giacomo. - P.E. n. 4 zona D2, sdemanializzazione tratti di strade denominati “strada comunale di mezzo” e “strada comunale di San Fermo” ed approvazione perizia di stima.
Come già visto nella commissione urbanistica del 15/04/2008 questa adozione preliminare sancisce le caratteristiche del piano di lottizzazione. Il comune cede una strada comunale che consente di riorganizzare meglio la lottizzazione ovviamente facendosela indennizzare in quanto "colottizzante" a tutti gli effetti. Nella convenzione si è indicata la richiesta del comune di realizzare da parte dei privati un ponte in legno sulla seriola che costeggia il lato Nord della lottizzazione, consentendo un accesso in sicurezza su via Rimembranze. Sul lato Est è prevista la realizzazione di una pista ciclabile.
Esito votazione: unanimità
4) Adozione Piano di lottizzazione residenziale di iniziativa privata ai sensi dell’art. 28 della Legge 17/08/1942 n. 1150 in via S. Pellico di proprietà dei sigg. Lazzaroni Carlino, Pedrali Mario e f.lli Simonini - P.E. n. 18 zona C1 in frazione San Giorgio in variante al P.R.G. vigente ai sensi dell’art. 2, comma 2, lett. C della Legge Regionale 23/97.
Descritto nel resoconto della commissione urbanistica del 22/04/08.
Esito votazione: unanimità

5) Adozione Piano di recupero di iniziativa privata ai sensi dell’art. 30, Legge 05/08/78, n. 457 in vicolo S. Vincenzo di proprietà dei signori Marini - Averoldi. Descritto nel resoconto della commissione urbanistica del 22/04/08. Rimarcate le prescrizioni architettoniche e sull'uso pubblico dei parcheggi dal presidente della Commissione urbanistica Vaccarezza. Esito votazione: unanimità

6) Adozione Programma Integrato di Intervento in via Poffe, di proprietà delle sig.re Facchetti Maria e Boglioni Livia, ai sensi dell’articolo 92 della Legge Regionale 12/05. Descritto nel resoconto della commissione urbanistica del 22/04/08. Il punto è stato scelto dal consigliere Fogliata per la richiesta a nome della minoranza "per una moratoria sui piani integrati" in attesa della realizzazione del PGT. Il sindaco ha chiarito la natura dello strumento urbanistico: ha ricordato che in realtà l’impatto dei piani integrati è limitato da percentuali inferiori al 10% rispetto all'approvato da PRG. Io ho ricordato che i cittadini hanno il diritto di sentirsi dare delle risposte anche nel periodo di attesa della realizzazione del P.G.T., risposte che non sono "regali" ma decisioni prese dall'amministrazione concordemente all'idea di gestione del territorio che ha in mente per il futuro. Esito votazione: Rovato Civica favorevole, RDL contraria

7) Adozione seconda variante al Piano di lottizzazione artigianale di iniziativa privata ai sensi dell’art. 28 della Legge 17/08/1942 n. 1150 in via XXV Aprile di proprietà Bonassi e M.A.S. S.p.A. - P.E. 14 in zona D2. Descritto nel resoconto della commissione urbanistica del 22/04/08. Esito votazione: unanimità

8)Adozione variante ai sensi dell’art. 2, comma 2, lettera a) della L.R. 23/97, volta a localizzare l’allargamento della sede stradale in via Manganino. Uscendo completamente dal solco del punto già visto in Commissione urbanistica il consigliere Fogliata ha presentato le proprie perplessità in merito alla localizzazione del depuratore consortile. Ha fatto riferimento a indennizzi da riconoscere non solo ai confinanti ma anche a chi abita nelle vicinanze. Ha deciso deliberatamente di fare un parallelo con la questione cava Bonfadina e ha citato il caso personale della mia famiglia che abita vicino all'ambito estrattivo. Mi sono sentito di rispondere a Fogliata che evidentemente non ha presente come il movimento di persone che si sono opposte come comitato anticava di Rovato a questo scempio del territorio abitano nelle parti più disparate del comune fino a S.Giorgio e alla Bargnana: l'impegno di persone come me in questi anni è stato doveroso innanzitutto per il fatto che le persone che conoscono meglio la zona sono le prime che dovrebbero essere investite di questa responsabilità. Persone che a differenza dei consiglieri di Rovato delle Libertà hanno impegnato tempo e denaro per recarsi in conferenza dei servizi in Regione e Provincia. Istituzioni che tra l'altro si sono rivelate sorde alle istanze dei comuni e della gente. Fogliata ha parlato di "impegno di Rovato delle Libertà affinchè a Rovato non arrivino altre cave e discariche". Io l'ho sollecitato ad agire concretamente nei confronti delle istituzioni sovracomunali perchè nel frattempo Provincia e Regione stanno ricorrendo al Consiglio di Stato contro la sospensiva che il TAR Brescia ha imposto. Staremo a vedere i risultati di questo impegno. Esito votazione: Rovato Civica favorevole, RDL contraria

9) Approvazione definitiva piano di lottizzazione artigianale di iniziativa privata ai sensi dell’art. 28 della Legge 17/08/1942 n. 1150 in località Salvella, di proprietà EDIL CRIS Srl e MARIMEX Srl. - P.E. n. 7 zona D2. Descritto nel resoconto della commissione urbanistica del 22/04/08. Esito votazione: unanimità


10) Approvazione definitiva modifica dell’articolo 13 del regolamento edilizio ai sensi dell’articolo 14 della legge regionale 12/05 e successive modifiche ed integrazioni. Descritto nel resoconto della commissione urbanistica del 22/04/08. Esito votazione: unanimità

11) Interrogazioni, mozioni e interpellanze” Nessuna

Resto a disposizione dei cittadini per chiarimenti su qualsiasi punto. Contatti in angelobergomi@bresciaonline.it

lunedì 28 aprile 2008

1 anno da sposati!!







Oggi 28 aprile per me è una data importante! E' il mio primo anniversario di matrimonio. Un anno dove con Michela abbiamo costituito la nostra famiglia. Un anno in cui è successo di tutto. In primisi la morte di mio papà Roberto. Un anno in cui tra lavoro e impegno politico ho sottratto spesso del tempo alla famiglia. Impegni che comunque non possono che essere un corollario degli affetti famigliari.

Angelo




mercoledì 23 aprile 2008

Commissione Urbanistica del 22/04/2008

Ieri sera si è tenuta una commissione urbanistica per discutere di una serie importante di punti che verranno inseriti presumibilmente all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.
Presenti:
Rovato Civica: Bara, Buffoli, Vaccarezza, Bergomi.
Rovato delle Libertà: Capoferri, Fogliata. Assente Conter.
Assessore Sette
Geom. Premoli


La seduta va a seguito di quella del 15 aprile dove con gli stessi presenti si discusse in maniera preliminare di tutti i punti all'ordine del giorno.


1) Nomina presidente e vicepresidente
La minoranza nella seduta del 15/04 aveva chiesto di poter avere il presidente della commissione. E' stato risposto che ci pare un pò azzardato avanzare una richiesta del genere dopo 10 mesi di assenza dai consigli comunali e da una commissione che comunque in questi mesi ha lavorato per dare risposte ai cittadini. Ecco l'esito delle votazioni avvenute all'unanimità.
Presidente: confermato Claudio Vaccarezza.
Vicepresidente: Carlo Alberto Capoferri

2) Esame variante al Piano Regolatore Generale per la realizzazione del depuratore consortile

3) Adozione Piano di lottizzazione residenziale di iniziativa privata ai sensi dell'art. 28 della Legge 17/08/1942 n. 1150 in via S. Pellico di proprietà dei sigg. Lazzaroni Carlino, Pedrali Mario e f.lli Simonini - P.E. n. 18 zona C1 in frazione San Giorgio in variante al P.R.G. vigente ai sensi dell'art. 2, comma 2, lett. C della Legge Regionale 23/97.

E' stato indicato di tombinare una parte del fosso che costeggia via Silvio Pellico per permettere l'ingresso alla lottizzazione e per consentire in un futuro la realizzazione di una pista ciclabile che si colleghi con il tratto che giunge dalla frazione Duomo.

4) Adozione Piano di recupero di iniziativa privata ai sensi dell'art. 30, Legge 05/08/78, n. 457 in vicolo S. Vincenzo di proprietà dei signori Marini - Averoldi.
Si è dato parere favorevole con l'indicazione di alzare leggermente il muro di cinta per nascondere la presenza del balcone del caseggiato retrostante. La convenzione prevede la realizzazione di una terza vetrina (e qui la commissione ha ritenuto di venire incontro all'iniziativa commerciale che è in centro) e l'uso pubblico dei parcheggi privati durante l'orario di apertura dell'esercizio commerciale.

5) Adozione Programma Integrato di Intervento in via Poffe, di proprietà delle sig.re Facchetti Maria e Boglioni Livia, ai sensi dell'articolo 92 della Legge Regionale 12/05.

E' un piano integrato che chiude la progettazione dell'intero comparto che comprende anche il residenziale-commerciale dell'area ex-zoodula. Questo piano integrato prevede la conversione da commerciale a residenziale secondo oppurtuni indici di conversione relativamente a quest'area. Il PII prevede la realizzazione di un tratto di pista ciclabile che porti in sicurezza i cittadini fino al tratto che costeggia la stazione ferroviaria. La minoranza ha proposto una moratoria di tutti i Piani Integrati. Il sottoscritto ha ribadito che Piano Integrato d'Intervento non è sinonimo di devastazione del territorio. Soprattutto considerando che i P.I.I. insistono sempre e solo su terreni già edificabili: non consentono mai la variazione di destinazione urbanistica da terreno agricolo a edificabile. Comunque la minoranza ha ritenuto di non accordare il proprio consenso a questo P.I.I..

6) Adozione seconda variante al Piano di lottizzazione artigianale di iniziativa privata ai sensi dell'art. 28 della Legge 17/08/1942 n. 1150 in via XXV Aprile di proprietà Bonassi e M.A.S. S.p.A. - P.E. 14 in zona D2.
Riguarda un Piano di lottizzazione artigianale già approvato. Con questa variante si prevede, tra le varie prescrizioni, che la strada di lottizzazione interna resti di proprietà privata ma ad uso pubblico. Questo significa che le manutenzioni debbano essere in carico al privato. Tale strada avrà un accesso su via XXV aprile attraverso un baffo di ingresso e uno di uscita con necessità di tombinamento di una parte della seriola (competenza Consorzio Roggia Fusia). La strada rimarrà aperta e in lato nord si concluderà con una rotatoria che consenta l'inversione dei mezzi.

7) Adozione variante ai sensi dell'art. 2, comma 2, lettera a) della L.R. 23/97, volta a localizzare l'allargamento della sede stradale in via Manganino.

Il punto riguarda una riperimetrazione necessaria per un allargamento della strada in prossimità.
Le minoranze hanno parlato di contatti con i cittadini delle vicinanze contestando il posizionamento del depuratore in quella zona. Si è convenuto con l'assessore Sette che il punto in questione è di altra natura: si parla dell'adozione preliminare di una variante al PRG che consenta di allargare la via Manganino. La localizzazione del depuratore in quella zona è figlia di un iter concluso ormai da due anni.

8) Approvazione definitiva piano di lottizzazione artigianale di iniziativa privata ai sensi dell'art. 28 della Legge 17/08/1942 n. 1150 in località Salvella, di proprietà EDIL CRIS Srl e MARIMEX Srl. - P.E. n. 7 zona D2. E' un'approvazione definitiva di un piano di lottizzazione che era stato già adottato tempo fa. Segnalo la cessione di una strada di proprietà comunale (che configurava il comune come co-lottizzante) agli altri lottizzanti con introito

9) Approvazione definitiva modifica dell'articolo 13 del regolamento edilizio ai sensi dell'articolo 14 della legge regionale 12/05 e successive modifiche ed integrazioni. Tale modifica introduce nella commissione paesaggistica anche la presenza di un agronomo nominato dal competente ordine. E' sicuramente una figura di supporto importante per le attività della commissione.

Resto a disposizione di qualunque cittadino avesse necessità di approfondire i temi visti nelle commissioni urbanistiche del 15/04/08 e 22/04/08.

9 mesi




Il tempo vola ma sembra ieri. 9 mesi senza di te, proprio ora che affrontiamo la vita da soli e che avremmo potuto darti qualche soddisfazione.


Guidaci da lassù. Ciao papà.

martedì 22 aprile 2008

Riunione di maggioranza del 21/04/2008



Ieri sera si è riunita la maggioranza di Rovato Civica.

Si è discusso delle tariffe delle scuole materne. L'assessore Marchi ha fatto una panoramica sui servizi offerti e sulla loro organizzazione nelle varie scuole. Ha poi risposto a una serie di chiarimenti che svariati consiglieri hanno proposto.


Si è poi discusso del bilancio comunale e di quali siano le priorità sulle opere pubbliche da realizzare/completare con le risorse che si hanno a disposizione. Si è fatto un ragionamento attorno al terzo stralcio della Biblioteca, alla realizzazione delle scuole elementari nuove ecc.

Si è affrontata una discussione in merito alle richieste giunte dalle minoranze di avere la presidenza della commissione urbanistica e di istituire la presidenza del consiglio comunale da affidare a un esponente delle minoranze.
La maggioranza su questo punto si è confrontata.
Per rispetto nei confronti delle minoranze non anticipo la decisione presa in questa sede. Credo sia corretto che venga loro comunicato nella sede ufficiale delle commissioni consigliari e/o del consiglio comunale.


Cordiali saluti.


venerdì 18 aprile 2008

Manifestazione Antifascista: Sabato 19/04 ore 15



Domani pomeriggio alle ore 15 partendo dal viale della stazione tutte le realtà che si riconoscono nei principi democratici della nostra Costituzione manifesteranno a Rovato la loro ferma condanna ai rigurgiti di un estremismo di stampo fascista che si sta manifestando anche nelle nostre zone da troppi mesi.

Tutte le forze che si riconoscono nei principi fondanti che la nostra carta costituzonale ha affermato e che solo nel 2006 un referendum ha stabilito essere ancora così attuale sono invitati a presenziare.

L'appuntamento è alle ore 15 partendo dalla stazione di Rovato.
Come Partito Democratico rovatese noi ci riconosciamo in questi valori e partecipiamo attivamente a questa manifestazione.
E invitiamo i cittadini a fare altrettanto.
A domani.
Sabato 19/04/2008.
GRANDE SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE.
Riporto di seguito un articolo e una foto del Bresciaoggi sull'esito della manifestazione di Sabato.
Sono sinceramente soddisfatto della risposta della gente.
IL CASO. Si moltiplicano le prese di posizione dopo il corteo a sostegno delle associazioni di sinistra vittime di intimidazioniI sindaci fanno quadrato contro l’intolleranza
di Giancarlo Chiari

Per gli organizzatori erano in mille, per la Questura la metà. Di certo le persone che sabato pomeriggio sono sfilate contro la violenza a Rovato hanno lasciato il segno, chiedendo alle istituzioni e alla società civile un’urgente e ferma risposta alla presunta escalation di intimidazioni contro associazioni e gruppi dell’area antagonista e antifascista. IN VERITÀ GLI UNICI episodi attualmente oggetto di indagine riguardano i colpi di pistola esplosi contro la vetrina della libreria multietnica «Altre voci» e gli atti vandalici al centro sociale «28 maggio». Il resto, sono scritte a sfondo razzista o svastiche che, come in qualsiasi altro paese italiano fanno fisiologicamente capolino sui muri di Chiari, Palazzolo o Erbusco, solo per citare gli ultimi raid vandalici. Ma che nell’Ovest bresciano si respiri un clima di serpeggiante intolleranza lo conferma la partecipazione di molti sindaci al corteo promosso dal «Tavolo antifascista della Franciacorta». LE RIVENDICAZIONI della manifestazione sono state sintetizzate in un documento sottoscritto da molti amministratori e da una trentina di associazioni. «Bisogna contrastare l’idea per cui diverso sia un problema - si legge nel documento -. Occorre rilanciare i valori costituzionali antifascisti, messi in discussione dal revisionismo storico che pretende di mettere sullo stesso piano chi ha combattuto contro l’occupazione, dando vita alla Resistenza, e chi era schierato dall’altra parte». Luigi Lotta, sindaco di Coccaglio osserva: «È stata una manifestazione importante e riuscita: ha colto gli obiettivi che si prefiggeva esprimendo un segno tangibile della necessità di vigilare a difesa della convivenza civile e dell’ordine democratico che con tutti i sindaci abbiamo indicato nel documento di adesione».Gli fa eco il primo cittadino di Cazzago Giuseppe Foresti. «Non ho potuto prendere parte al corteo per un impegno improrogabile ma l’assessore Buffoli che ha sfilato in rappresentanza del nostro Comune mi ha spiegato che in un clima pacifico ma fermo, la gente ha ribadito che non accetterà passivamente rigurgiti di intolleranza. Da parte nostra riteniamo che i principi della democrazia vanno difesi ispirandosi agli ideali della Resistenza».Per il segreteraio del Partito Democratico di Rovato Angelo Bergomi «la piazza ha lanciato un segnale forte. Abbiamo sfilato con le bandiere del nostro movimento per ribadire che i principi su cui si fonda la nostra Costituzione sono intangibili e attuali. Come consigliere e come cittadino sono rimasto profondamente scosso dalle intimidazioni accadute a Rovato».

Voto alle politiche: gli italiani hanno scelto il centrodestra

Gli Italiani hanno scelto il centrodestra. A meno di ribaltoni per i prossimi 5 anni avremo un governo di centrodestra. Anzi un pò più spostato a destra che al centro. Ma questa è una mia considerazione personale. Questo è l'esito chiaro che le elezioni politiche hanno dato.


Per quanto riguarda Rovato il Partito Democratico, che da Febbraio sono chiamato a coordinare nel nostro comune, si è difeso. Voglio personalmente ringraziare i 1.996 rovatesi che hanno preferenziato il PD al Senato (21.72%) e i 2.013 rovatesi che lo hanno fatto alla Camera (22.08%). Pur nella sconfitta nazionale il PD ha aumentato il proprio consenso rispetto alle percentuali dell'Ulivo alle politiche del 2006 (Margherita + DS al Senato 17.67%, Ulivo alla Camera 20.54%). Incremento netto che nel centrodestra ha avuto solo la Lega Nord e non il PDL che rispetto alla somma di Forza Italia e AN cala vistosamente. A livello nazionale ma anche a Rovato.

Ma non sarebbe onesto disconoscere il risultato complessivo. Come poco serio sarebbe ricordare che quando si vota alle comunali dove le persone possono esprimere la propria preferenza ai candidati la lista a cui aderisce anche il PD incrementa di un incredibile 9% le preferenze rispetto alla tornata precedente. Gli scenari sono completamente diversi.

Consentitemi di ringraziare tutti i membri del direttivo e i simpatizzanti che in maniera assolutamente appassionata hanno dato una mano nella campagna elettorale per portare nelle case dei rovatesi il programma del PD. Questa passione è comunque il dato positivo di questa nostra campagna elettorale.

E anche se dall'opposizione credo che il PD possa dare il suo contributo al governo nazionale.

venerdì 11 aprile 2008

Visita sindacato Cisl: agitazione dipendenti Bettoni spa. Ma suggerita da chi?


PREMESSA: Anche la Regione, oltre che al privato e alla Provincia hanno ricorso al Consiglio di Stato contro l'ordinanza che ha imposto la sospensiva sui lavori alla Bonfadina.

Nella mattinata di ieri in comune è giunto un delegato sindacale CISL che ha portato a conoscenza di presunte difficoltà che "la ditta Bettoni spa avrebbe per la non partenza dell'ambito estrattivo della Bonfadina, tanto da ipotizzare mobilità per alcuni dipendenti della stessa tra qualche mese."

Al sindacalista giunto in amministrazione per informarsi dello stato dell'arte sono stati forniti elementi che non sono stati spiegati a lui nei termini in cui stanno da parte di chi di dovere all'interno della ditta: ossia è stato spiegato come ci troviamo di fronte, come amministrazione comunale, a un'azienda che a tutti i costi ha puntato sull'apertura di un ambito estrattivo senza capire che le amministrazioni comunali di Rovato e Cazzago S.M. avrebbero davvero ricorso per tutelare i propri diritti. E ora, di fronte a una chiara ordinanza di sospensiva del TAR di Brescia corre ai ripari.

E' stato chiarito che i milioni di metri cubi concessi alla ditta nel piano cave provinciale di Brescia 2005-2015 presso gli ambiti estrattivi di Castegnato (ATE10), Travagliato (ATE15), Montirone (ATE35) sono più del doppio della volumetria assegnata sull'ambito di Rovato-Cazzago S.M. (1.600.000 mc). La quale per inciso ha una durata decennale.
Come sia possibile ipotizzare mobilità per alcuni dipendenti tra 4-5 mesi qualcuno ce lo deve spiegare.
E' pacifico che è strumentale la posizione di chi paventa licenziamenti per un problema occupazionale che non esiste. La ditta ha volumetrie assegnate ed autorizzate per milioni e milioni di metri cubi in Provincia. I dipendenti non devono temere per alcun tipo di problema legato al loro posto di lavoro. Anzi, è nel loro interesse non essere utilizzati come ariete per raggiungere fini che non sono così nobili come il preservamento sacrosanto del posto di lavoro.
Inesattezze palesi sono poi state evidenziate nel colloquio per quanto riguarda la necessità della V.I.A. come imposto dal TAR di Brescia per un terreno che supera di quasi il doppio la soglia di legge dei 20 ettari. Inesattezze che derivavano da informazioni parziali fornite al sindacato che quindi non era a conoscenza di tutte le sfaccettature del problema.
Personalmente ritengo che ciascuno, noti i dati sopra riportati debba convenire che le difficoltà palesate dalla ditta sono assolutamente inesistenti. Tanto più che dal verbale di una delle tante conferenze dei servizi in Provincia risulta un documento presentato dall'amministrazione comunale di Rovato in cui si palesava la necessità di V.I.A. per quest'ambito, richiedendo al funzionario della Provincia di autotutelarsi chiedendo la V.I.A. alla Regione. E alla ditta venne chiesto di sottoscrivere un atto formale per riperimetrare l'ATE alla sola zona escavata facendo tornare agricole le aree che la ditta stessa non conteggiava tanto da poter dire di avere un progetto di gestione produttiva di 14 ettari inferiore alla soglia di legge per l'obbligatorietà della VIA. Atto mai sottoscritto.
Perchè? forse perchè la ditta Bettoni spa ha intenzione di escavare non solo i 14 ettari che dichiara ma proverà con le integrazioni al piano cave a chiedere un aumento di volumetria anche su quelle aree che ora dichiara di non toccare? Sfugge a questa ditta che urbanisticamente quelle aree ora non sono più agricole ma escavabili?
Al sindacato sono state fornite tutte queste informazioni, confermando di non essere disposti a subire alcun ricatto occupazionale, tanto per essere chiari.
E' giusto che i cittadini conoscano fino a che punto le amministrazioni comunali subiscono pressioni di vario genere. E questo, lo ribadisco, è stato notato nelle informazioni parziali che sono state fornite al sindacalista da parte di chi di dovere nella ditta. Riteniamo che il sindacato abbia ora davvero tutti gli elementi per capire che non vi è amministrazione comunale più attenta della nostra ai problemi di lavoro dei dipendenti e lo sto dicendo da lavoratore dipendente! Ma siamo anche un'amministrazione comunale che non accetta ricatti o ricattini da parte di nessun privato!
Potete spedirmi le vostre impressioni al mio indirizzo di posta: angelobergomi@bresciaonline.it
Cordiali saluti.

E' morto Nando Valzorio

Mercoledì 9 aprile è morto Nando Valzorio, storico presidente onorario dell'ANPI rovatese, partigiano.
Fu figura di riferimento per tutti quei rovatesi che facevano dei valori della Resistenza una ragione di vita. Me compreso.
A tutta la sua famiglia le più sentite condoglianze del Circolo del Partito Democratico di Rovato.

Ultime ore!



Ultime ore di campagna elettorale per proporre il progetto che in maniera chiara il PD ha presentato per l'Italia.

Ieri sera abbiamo avuto l'onore di ospitare a Rovato il capogruppo del PD in consiglio regionale della Lombardia Guido Galperti che ha tratteggiato i punti fondamentali del programma del PD. I presenti hanno avuto anche la possibilità di ripercorrere i 15 anni di storia dell'Ulivo che hanno portato a questo soggetto politico riformista creato per un'Italia moderna e attrezzata a rispondere alle sfide del futuro.

Colgo l'occasione per ringraziare dell'incoraggiamento tutta la gente che in questi giorni ci ha spronato a tentare di sovvertire un risultato che sulla carta ci vede sfavoriti. E le parole di Galperti ieri sera non hanno fatto altro che accrescere il mio entusiasmo per l'aver partecipato attivamente a questo progetto.

ALCUNE INDICAZIONI PER IL VOTO:

Ogni cittadino che si presenterà al seggio riceverà due schede, una gialla per il Senato e una rosa per la Camera. Potrà esprimere il proprio voto tracciando una croce sul simbolo del partito che deciderà di scegliere stando ben attento a non intaccare altri simboli. Pena l'annullamento della scheda.

Grazie alla legge elettorale voluta dal centrodestra non si possono esprimere preferenze per nessun candidato. Ribadisco quindi la possibilità di tracciare esclusivamente una croce sul simbolo prescelto.

Buon voto.

mercoledì 9 aprile 2008

Dell'Utri, ma se ne stia zitto va!


(Articolo tratto da Il Brescia di oggi 09/04/2008)

Di per sè il revisionismo storico è quanto di più odioso possa esistere. Ma fatto da una persona come Marcello dell'Utri diventa addirittura paradossale.

Ricordo che questa persona è candidata al Senato della Repubblica in 7° posizione nel collegio della Lombardia.
Per completezza riporto da Wikipedia i procedimenti penali a cui è sottoposta questa persona, in maniera tale che si capisca anche il contesto da cui nascono alcune sue affermazioni:

Procedimenti giudiziari riguardanti Marcello Dell'Utri

  • False fatture e frode fiscale
    Condannato in Cassazione per false fatture e frode fiscale a due anni e tre mesi di reclusione (patteggiando la pena ed usufruendo dello sconto di pena pari ad un terzo) a Torino
  • Tentata estorsione È stato condannato in primo grado a Milano a due anni di reclusione per tentata estorsione ai danni di Vincenzo Garraffa (imprenditore trapanese), con la complicità del boss Vincenzo Virga (trapanese anche lui). Il 15 maggio 2007 la terza corte d'appello di Milano conferma la condanna a due anni.
  • Concorso esterno in associazione mafiosa
    Le indagini iniziano nel 1994 con le prime rivelazioni che confluiscono nel fascicolo 6031/94 della Procura di Palermo.
    Il 9 maggio 1997 il gip di Palermo rinvia a giudizio Dell'Utri, e il processo inizia il 5 novembre dello stesso anno.
    In data 11 dicembre 2004, il tribunale di Palermo ha condannato Marcello Dell'Utri a nove anni di reclusione con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il senatore è stato anche condannato a due anni di libertà vigilata, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento dei danni (per un totale di 70.000 euro) alle parti civili, il Comune e la Provincia di Palermo.
    Nel testo che motiva la sentenza si legge:
    « La pluralità dell'attività posta in essere da Dell'Utri, per la rilevanza causale espressa, ha costituito un concreto, volontario, consapevole, specifico e prezioso contributo al mantenimento, consolidamento e rafforzamento di Cosa nostra, alla quale è stata, tra l'altro offerta l'opportunità, sempre con la mediazione di Dell'Utri, di entrare in contatto con importanti ambienti dell'economia e della finanza, così agevolandola nel perseguimento dei suoi fini illeciti, sia meramente economici che politici. »

martedì 8 aprile 2008

Riunione di maggioranza del 07/04/2008: Centro Diurno Integrato



(Foto tratta da rovato.org)
Rovato Civica ieri sera si è riunita per una serata completamente dedicata alla Casa di Riposo Lucini Cantù. Il tema principale è consistito nella presentazione del presidente Massimo Gianelli del progetto per un Centro Diurno Integrato. Mi sento particolarmente vicino a queste tematiche un pò per esperienze famigliari ma soprattutto perchè durante i due anni di permanenza come consigliere presso la Fondazione Lucini Cantù il presidente Gianelli mi affidò la delega relativa proprio al Centro Diurno Integrato.

Questo è un servizio di cui la popolazione anziana di Rovato ha davvero bisogno. Per quei cittadini che non lo sapessero un Centro Diurno Integrato (CDI) è un servizio destinato ad accogliere durante la giornata anziani che hanno problemi psichici più o meno gravi dovuti ad alzheimer e demenze. Nel CDI l'anziano viene seguito da personale qualificato che lo coinvolge in attività psicomotorie in grado di rallentare il più possibile l'ingresso dell'anziano nella casa di riposo vera e propria, consentendo parallelamente un sollievo alla famiglia di origine. Sono sempre di più i casi di anziani i cui famigliari hanno bisogno di lavorare per il mantenimento della famiglia e che non avrebbero questa possibilità se dovessero assistere continuativamente durante la giornata un caro in queste condizioni.
Questo servizio, offrendo le più grandi garanzie di attenzione e cura, lo permetterebbe.
La lungimiranza del consiglio di amministrazione della Fondazione "Lucini Cantù" ha permesso di prevedere nella ristrutturazione dell'immobile inaugurato qualche mese fa gli spazi per garantire gli standard richiesti dalla Regione per l'accreditamento di questo servizio.

Accreditamento che di fatto pagherebbe i costi di gestione del servizio in buona percentuale.
In maniera molto franca ieri sera è stato chiarito come senza questo accreditamento il comune dovrebbe farsi carico di questi costi.
E' iniziato quindi un ragionamento sulle priorità che con le risorse a disposizione dell'amministrazione comunale si devono soddisfare.
Personalmente ritengo questo CDI una priorità inderogabile. Attualmente vi sono infatti già parecchi anziani rovatesi (sia del centro che delle frazioni) costretti ad appoggiarsi a CDI in altri comuni (da Coccaglio fino addirittura a Trenzano).
Penso che il rispetto che dobbiamo alle persone anziane in una fase della loro vita in cui sono fisicamente e pscichicamente fragili sia un atto dovuto da tutti noi. Essi rappresentano la nostra storia e debbono assolutamente continuare ad essere parte attiva nella nostra comunità.
Personalmente l'avevo scritto anche nei miei propositi della campagna elettorale dell'anno scorso:
che potete trovare a questo indirizzo
Mi candido in Rovato Civica per prestare voce ai giovani, attenzione all’ambiente e all’agricoltura, impegno per tutte le frazioni e considerazione per chi ha più primavere sulle spalle e per questo ha bisogno di un aiuto con rispetto e dignità.
Tutti i cittadini possono esprimere le proprie impressioni e proposte anche al mio indirizzo email: angelobergomi@bresciaonline.it

venerdì 4 aprile 2008

Sbloccate 4 cave tra Ghedi e Montichiari: una è sottosequestro! La Provincia ricorre contro la sospensiva sulla Bonfadina!





Dal Bresciaoggi del 04/04/2008

Zona aeroporto ripartono 4 CAVEdi Pietro Gorlani
Ieri la quinta commissione consiliare (Territorio) della Regione, con il solo voto favorevole del centrodestra, ha dato il via libera alla ripresa dell’attività estrattiva in quattro ambiti territoriali di escavazione che rientrano nel piano d’area di Montichiari. CAVE «congelate» per oltre un anno dallo stesso Pirellone in attesa di affinare le coordinate del futuro centro economico-logistico della provincia.Disco verde per gli Ate 38, 39 e 40 a Ghedi, tra cui la «Cava Inferno» (sequestrata dalla Procura 2 settimane fa per conferimento abusivo di materiale) e per l’Ate 46 in comune di Montichiari. Un via libera duramente criticato dai due consiglieri bresciani della Sinistra - L’Arcobaleno (Arturo Squassina, ex Ds, e Osvaldo Squassina, ex Rifondazione Comunista): «La decisione assunta dai partiti del centrodestra è gravissima - commentano all’unisono i due consiglieri bresciani insieme alla segretaria provinciale del partito, Gianna Rosa Baresi - ponendosi in contrasto con quanto stabilito dall’articolo 14 della Legge regionale che prevede, al fine di non compromettere il futuro sviluppo dell’aeroporto di Montichiari, il blocco di qualsiasi variazione urbanistica o edilizia del territorio limitrofo. Una scelta che si pone in netto contrasto con quanto il Centrodestra sta sbandierando relativamente all’interesse sul futuro dell’aeroporto bresciano di cui invece pubblicamente si fa alfiere».Piccata la replica del consigliere regionale Gianmarco Quadrini (Udc), unico bresciano membro della commissione regionale V: «L’attività di queste CAVE non va in alcun modo ad interferire con le infrastrutture programmate sul territorio, dalla cittadella telematica all’aeroporto. Proprio per questo lo sblocco era già stato definito in un accordo tra giunta regionale e provinciale. Va anche ricordato che questi siti erano già approvati dal piano CAVE di quattro anni fa e c’era la necessità di dare risposta agli imprenditori operanti sul territorio. Le reazioni della Sinistra mi sembrano eccessive e probabilmente rispondono a logiche di campagna elettorale».Va ricordato che in queste CAVE l’attività estrattiva era stata sospesa con la legge regionale del febbraio 2007 approvata all’unanimità dal consiglio Regionale. Legge prorogata un mese fa, nell’attesa di definire il futuro del piano d’area dell’aeroporto: un’area delimitata dal piede della collina di Castenedolo a nord/ovest, ad est dalla Sp 236 Goitese, a sud dalla Sp 668 Lenese e ad ovest dalla linea ferroviaria Brescia-Parma. All'interno di quest’area ci sono aeroporto, base militare di Ghedi, e sono previste altre importanti infrastrutture: dalla Tav alla corda molle della Sp 19 fino al nuovo stadio di Castenedolo e alla cittadella telematica. Per i due consiglieri regionali che siedono sui banchi dell’opposizione la decisione è contrastante con le tutele adottate fino l’altro ieri per non ingolfare di attività il futuro cuore economico-logistico della provincia. «Come al solito la maggioranza che governa questa Regione - incalzano i due consiglieri d’opposizione - antepone all’interesse della comunità gli interessi economici di parte, in questo caso quelli della industrie estrattive, autorizzando addirittura la ripresa dell’attività di una cava posta sotto sequestro poco prima di Pasqua da parte del Nucleo Investigativo Territorio Ambiente (Nita), che dipende direttamente dalla Procura di Brescia. La Sinistra L’arcobaleno di Brescia si opporrà in tutte le sedi affinché questa decisione non superi il voto in Consiglio».
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Questa è la situazione. La Regione e la provincia di Brescia procedono nella loro imperterrita opera di devastazione del territorio. Ricordo che dopo la sospensiva cautelare emessa dal TAR di Brescia sull'ATEg09 non solo il privato decide di ricorrere al Consiglio di Stato scrivendo in esso minacce di licenziamenti palesi (INCREDIBILE!) ma lo fa pure la Provincia di Brescia che dopo 4 anni non riesce proprio ad ammettere di aver individuato un ambito estrattivo nella posizione più sbagliata. E sarei pronto a scommettere che arriverà anche il ricorso della Regione. Sono queste le tutele del territorio dei cari assessori provinciali Mattinzoli (AN) e Tomasoni (FI) e dell'assessore regionale all'agricoltura Beccalossi?Una sola parola: complimenti.

martedì 1 aprile 2008

Riunione di maggioranza del 31/03/2008



Ieri sera, come ogni lunedì Rovato Civica si è riunita.

E' stata l'occasione per alcuni scambi di idee sulla vita amministrativa nell'immediato futuro.

Inoltre sono stati analizzati un P.E.E.D. in via Toscana e un piano di recupero in vicolo S.Vincenzo. Sono state ipotizzate delle indicazioni di massima su parcheggi e reperimento standard.

La maggioranza è stata portata a conoscenza dell'iniziativa del 3 aprile di Rovato Futura (confronto pubblico tra 6 candidati alle elezioni politiche). Invitiamo ovviamente la cittadinanza a partecipare.