lunedì 4 maggio 2009

"Ciarpame senza Pudore, tutto in nome del potere".

Lungi da me trarre giudizi sulla vicenda famigliare su cui nessuno dovrebbe permettersi di entrare, ma in questi giorni le esternzazioni della signora Veronica Lario in Berlusconi, hanno travalicato i confini familiari e hanno posto un problema su cui dovremmo riflettere tutti.
Giusto per non parlare di fumo riporto cosa ha detto la signora Lario sulle candidature alle europee del PDL e ripreso da Repubblica.it:
"Voglio che sia chiaro che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire.... Per fortuna da tempo c'è un futuro al femminile sia nell'imprenditoria che nella politica e questa è una realtà globale. C'è stata la Thatcher e oggi abbiamo la Merkel, giusto per citare alcune donne, per potere dire che esiste una carriera politica al femminile. In Italia la storia va da Nilde Jotti e prosegue con la Prestigiacomo. Le donne oggi sono e possono essere più belle; e che ci siano belle donne anche nella politica non è un merito nè un demerito. Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti."
"Qualcuno ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell'imperatore. Condivido: quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere".

La dimostrazione che quanto dichiarato dalla signora corrisponde effettivamente al vero sta nel ritiro delle candidature delle cosiddette "veline" dalle liste PDL per le elezioni europee, sta nell'aver dovuto chiudere alle due di notte le liste stesse in fretta e furia con i dovuti correttivi, sta nel voler giustificare a tutti i costi la loro presenza nelle liste con la ridicola scusa della loro preparazione realizzata con un corso di formazione politica. Corso che per inciso è durato tre giorni. TRE!
Aspiranti parlamentari europee destinate a rappresentare 60 milioni di italiani nelle commissioni consigliari su temi e competenze sempre più importanti per la vita di tutti noi, preparate con un corso di tre giorni!
E dulcis in fundo abbiamo dovuto assistere alla presa di posizione del Presidente del Consiglio che rincara il concetto: "Noi vogliamo rinnovare la nostra classe politica con persone che siano colte, preparate e che garantiscano la loro presenza a tutte le votazioni e che magari non siano maleodoranti e malvestite come altri personaggi che circolano nelle aule parlamentari candidati da certi partiti"
Come no, noi candidiamo le veline e le annunciatrici preparate in ben 3 giorni. Gli altri candidano personaggi maleodoranti e malvestite.
Questo è il modo di intendere la politica da parte di qualcuno. Aggiungiamoci l'idea di delegare il voto ai capigruppo al fine di eliminare l' "inutile" confronto democratico parlamentare e stiamo veleggiando verso acque sempre più torbide.
Intanto lavoriamo anche nel locale affinchè il PD si mantenga lontano da queste derive e facciamolo sostenendo competenza, serietà e buonsenso fin dalle prossime elezioni provinciali.
Angelo.