giovedì 27 dicembre 2007
lunedì 24 dicembre 2007
Esposto alla Procura di Brescia sulla Bonfadina
Proprio in questi giorni infatti sono partiti alcuni lavori sul terreno destinato a scavo, con il tentativo esplicito della ditta di acquisire le aree di cui ha bisogno per la realizzazione di una rotonda che serve esclusivamente per immettere sulla ex-statale 11 circa 300 mezzi pesanti al giorno indotti dall’apertura della cava. Sugli organi di stampa qualche settimana fa è comparsa una indagine che ha dimostrato come la ex-statale 11 ora strada provinciale proprio nel tratto di Rovato sia la più pericolosa strada della Provincia di Brescia. L’autorizzazione d’ufficio all’apertura dell’ambito è arrivata nonostante i comuni avessero fatto proprio uno studio del traffico elaborato dal comitato anticava di Rovato che dimostrava dati di transito attuale e di traffico indotto ben superiori a quelli dichiarati dalla ditta in sede di conferenza dei servizi.
Ad aumentare le preoccupazioni è arrivata una comunicazione della competente Commissione Europea che si dichiarava contraria alla decisione presa di non concedere la Valutazione di Impatto Ambientale per un terreno di 35 ettari quando la soglia di legge è di 20 ettari.
Nonostante un tentativo di correre ai ripari a Novembre 2006 con una delibera di giunta Regionale, a Febbraio 2007 permanevano presso la Commissione Europea numerosi aspetti di criticità e di non conformità al dettato comunitario in materia di VIA.
Alla luce di questi fatti e consapevoli che fino alla discussione della richiesta di sospensiva presentata dai Comuni presso il TAR di Brescia potrebbero essere arrecati danni irreversibili anche qualora il giudizio sorridesse ai comuni stessi, abbiamo deciso di informare la Procura di Brescia dello stato delle cose affinché possa fare le proprie valutazioni.
Siamo fiduciosi che l’esposto venga preso in considerazione, anche per evitare che per l’ennesima volta lo Stato Italiano paghi per messe in mora provenienti dalla Commissione Europea.
Silvio Parzanini, presidente Circolo Legambiente Franciacorta
Ing. Angelo Bergomi, consigliere comunale Rovato"
Pubblicato da
Angelo Bergomi
alle
14:29
0
commenti
5 mesi
Questo sarà il Natale più triste da quando sono nato ed è assurdo dirlo nell'anno del mio matrimonio ma purtroppo è così.
Riporto una foto dal rinfresco in azienda del tuo pensionamento che si era tenuto in mezzo ai tuoi amici e colleghi proprio in questo periodo dell'anno nel Dicembre 1999.
Caro papà, da lassù aiutaci!
Pubblicato da
Angelo Bergomi
alle
09:03
0
commenti
martedì 18 dicembre 2007
Esito Consiglio comunale del 17-12-2007+ riunione di maggioranza
1) Comunicazione prelievo dal Fondo di Riserva.
Come sempre questo punto viene riportato attendendo che le minoranze si degnino di presentarsi in Consiglio Comunale
- 5150 mq avranno destinazione edilizia produttiva libera (in pratica il privato potrà venderli al prezzo che ritiene più opportuno)
- circa 7400 mq di metrature medio-piccole saranno destinati a edilizia convenzionata da cedersi al Comune di Rovato come PIP (Piano per gli Insediamenti Produttivi). Il comune, attraverso opportune graduatorie li assegnerà a circa 600 €/mq ad artigiani che desiderassero trasferire la propria attività.
- 2200 mq di superficie con destinazione commerciale.
Esito votazioni. E' stata votata prima l'osservazione di un cittadino che chiedeva che la percentuale di area commerciale, circa il 15% del totale, venisse distribuita in maniera equa su tutte le unità produttive. Favorevoli: Vaccarezza, Bara, Niglia, Berardi, Pontoglio, Bersini, Buffoli, Scalvi, Lazzaroni. Astenuti: Bergomi, Serra. Il consigliere Berardi ha richiesto che nei prossimi PII si tenga conto di questa osservazione. Esito votazioni PII: identico a quello sull'osservazione del cittadino.
4) Approvazione definitiva Programma Integrato di Intervento di Via Pasubio - Via Primo Maggio proprietà Sig. Maranesi Ettore ai sensi dell’articolo 92 della Legge Regionale 12/05.
Il piano prevede opere di urbanizzazione per 620mila euro: il proprietario si impegna a cedere al Comune di Rovato un’area di circa 10mila mq ove realizzerà un campo da rugby, che sorgerà accanto allo stadio in cui gioca l’Admo Leonessa Rugby. Tale campo verrà utilizzato per gli allenamenti del Rugby Rovato. Nella restante area (circa 30mila mq), il privato potrà costruire capannoni per attività artigianali - industriali. Va chiarito, e lo ha fatto molto bene il sindaco, che l'area aveva tale destinazione da PRG del 2002. Un pregio dell'intera operazione è il liberarsi dell'area dell'attuale campo di allenamento su viale Europa che consente all'amministrazione comunale di pensare al suo uso per rispondere a molteplici esigenze: allargamento scuola dell'infanzia, aumento del numero di posti macchina nel parcheggio della stazione ("la fossa"). Il consigliere Berardi ha espresso il suo plauso per il liberarsi di quest'area. Esito votazioni: Unanimità dei presenti.
5) Interrogazioni. mozioni, interpellanze.
Interpellanza consigliere Bergomi: una prima interpellanza è stata proposta dal sottoscritto. Ne riporto di seguito il testo completo. "Nel corso di questo consiglio comunale è stata affrontata l’approvazione definitiva di un piano integrato di intervento in via XXV Aprile riguardante un’area artigianale già individuata da Piano Regolatore Generale. La Provincia di Brescia ha rilasciato un parere favorevole condizionato ad alcune prescrizioni: tra di esse impone uno studio della mobilità della zona alla luce del peso insediativo della nuova zona artigianale che insiste su “…una viabilità locale che già versa in pessime condizioni circa la fluidità del traffico autoveicolare…” (virgolettato tratto dalla prescrizione della Provincia di Brescia).
Da consigliere comunale delegato alle attività estrattive non posso che sorridere di fronte a una richiesta di questo tipo.
A meno di un chilometro dalla localizzazione di questa zona artigianale la Provincia di Brescia ha autorizzato l’ambito estrattivo della Bonfadina basandosi semplicemente su uno studio del traffico completamente di parte, in quanto presentato dalla ditta proponente, la Bettoni spa.
Nella conferenza dei servizi del 18-11-2005 in Provincia i competenti funzionari non presero atto di uno studio alternativo fatto proprio dalle amministrazioni di Cazzago S.M. e di Rovato che parlava di un traffico indotto di mezzi pesanti molto più consistente di quanto dichiarato dal proponente. Anzi, abbiamo assistito a una Provincia che ha autorizzato l’ambito estrattivo a inizio Ottobre 2007 con una gestione della viabilità della zona assolutamente non in essere: infatti il Settore Gestione e Manutenzione strade provinciale ha prorogato di un anno la possibilità per la ditta proponente di realizzare una rotatoria all’incrocio tra via Rimembranze, la ex-statale 11 ora provinciale e via S.Giovanni sul territorio comunale di Rovato per gestire il traffico indotto dall’ambito estrattivo.
La ditta necessita di aree per realizzare gli svincoli dell’impianto rotatorio di cui oggi non dispone completamente. E nonostante questo la Provincia di Brescia ha autorizzato l’ambito estrattivo. Sono formalmente a richiedere che l’amministrazione comunale prenda posizione nei confronti della prescrizione imposta dalla Provincia, chiedendo di comprendere in questo studio della mobilità anche il traffico indotto dall’ATEg09 (cava Bonfadina) di cui essa ha fatto finta di nulla."
Interpellanza consigliere Vaccarezza: riporto l'intervento sintetizzato dalla redazione di rovato.org che ringrazio: "Raccolgo spesso rimostranze sull’aumento del traffico vissuto da Rovato negli ultimi anni. L’espansione del paese sia come abitanti che come costruzioni ha infatti portato con sè alcune problematiche non facili ma che sono da risolvere. Penso ad esempio alla realizzazione di marciapiedi, piste ciclabili e quant’altro possa garantire la sicurezza sia dei ragazzi in uscita da scuola sia dei normali pedoni". Il sindaco ha raccolto questa segnalazione dicendo che con la redazione del PGT ci viene offerta l'occasione di tenere conto anche di questi problemi.
MAGGIORANZA A SEGUITO DEL CONSIGLIO COMUNALE:
Terminata la seduta del consiglio comunale Rovato Civica si è riunita per un aggiornamento. Il sindaco ha passato in rassegna tutta una serie di punti che sono stati affrontati nelle settimane precedenti da ogni singolo assessorato e rispetto ai quali chiedeva alla maggioranza l'indirizzo da seguire: dall'attenzione nell'uso di energia elettrica e riscaldamento degli edifici pubblici, allo sviluppo di un progetto per l'uso di energie rinnovabili negli edifici pubblici stessi ecc. La maggioranza ha dato mandato al sindaco (e in ricaduta ai competenti assessori/consiglieri delegati) di perseguire questi obiettivi.
In conclusione il sottoscritto ha aggiornato la maggioranza sullo stato della Bonfadina. L'avvocato che segue per il comune il ricorso al TAR ha presentato una richiesta di sospensiva e si è in attesa di conoscere la data dell'udienza per la sua discussione. Nel frattempo sono state esplicitate le azioni di queste settimane che hanno portato la ditta proponente a contattare i proprietari di aree a ridosso dell'incrocio tra la ex-statale 11, via Rimembranze e via S.Giovanni per cercare di superare il problema dell'opposizione di alcuni di essi. In maniera del tutto diretta ho evidenziato quali sono state anche le visite che la ditta proponente ha effettuato presso il consorzio irriguo Roggia Fusia per discutere del canale che attraversa l'ambito estrattivo e i colloqui avuti con Cogeme per la presenza della nuova rete del gas e dell'acqua in via Rimembranze che interferirebbero con il futuro percorso di un canale di scolo che la ditta intenderebbe realizzare. Ho ricordato come la provincia sarebbe disposta a aprire un tavolo tecnico con il comune "caldeggiando" una soluzione del problema favorevole alla ditta. Ho chiesto uffcialmente alla maggioranza di partecipare insieme ai tecnici del comune a questo tavolo quando verrà convocato. La maggioranza ha risposto positivamente alla mia richiesta.
Resto a disposizione dei cittadini per qualsiasi chiarimento sia per i punti discussi nel consiglio comunale sia per i temi trattati nella maggioranza.
Pubblicato da
Angelo Bergomi
alle
14:05
2
commenti
venerdì 14 dicembre 2007
Basta cave selvagge: Bresciaoggi del 13-12-2007
di Pietro Gorlani
L’inizio imminente dell’escavazione nelle tre cave contestate pare poca cosa se così come sostengono i comitati anticava dovessero aprire le cave di prestito collegate ai cantieri per la Tav e BreBeMi. «I quantitativi sarebbero grossomodo simili ad un altro piano cave, 70milioni di metri cubi – sostiene Angelo Bergomi del comitato anticava di Rovato e consigliere comunale con delega alle materie estrattive – poiché il materiale che verrà scavato con BreBeMi, autostrada che scorrerà per gran parte sottoterra, verrà venduto anziché essere riutilizzato lì vicino per costruire la mega barriera di 9 metri dove passerà la Tav». UN PUNTO molto controverso quello delle cave di prestito, la cui approvazione per il momento non parrebbe rientrare nei programmi delle istituzioni, che infatti smentiscono la loro futura apertura (lo ha fatto in primis l’assessore provinciale ai Trasporti Valerio Prignachi). Ma i comitati invitano semplicemente a confrontare il piano cave licenziato nel 2004 con il materiale che servirà per le nuove infrastrutture: e ci si rende subito conto che le cifre non combaciano. Per difetto. Per ora la lotta del Comitato anticava di Rovato è contro la cava Bonfadina (Ate 9) ma anche contro l’estensione dell’Ate 14 (tra Cazzago e Travagliato) contro la quale sta lottando anche il comitato Salute e ambiente di Cazzago San Martino, che sabato scorso si è riunito nella frazione di Pedrocca per dire no alla programmata devastazione del territorio».Battaglia aperta anche sulla cava Bonfadina (un estensione pari a 106 campi da calcio): «La partita è ancora tutta aperta: la Ue deve esprimersi sulla Via e sulla modifica della normativa adottata dalla Regione Lombardia». Sul piatto ci cono poi altri problemi rilevanti, a partire dalla gestione della viabilità. La strada che dovrebbe accogliere i camion in entrata ed in uscita dalla cava (trecento al giorno) è stretta e insicura per carichi così pesanti. Inoltre la rotonda che la ditta dovrebbe realizzare sulla statale 11 attualmente vede la contrarietà all’esproprio di un proprietario di un terreno agricolo. Problemi non irrilevanti, destinati – forse – a far slittare ulteriormente l’entrata in funzione delle ruspe.
L’ottobre scorso la Commissione europea ha bocciato la normativa regionale in materia di piano cave, giudicandola non conforme alla direttiva Cee sulla valutazione d’impatto ambientale. Per il Pirellone la Via andava applicata solo al perimetro reale delle aree scavate con dimensione superiore ai 20 ettari o ai 500mila metri cubi. Per diversi sindaci della provincia e per l’europarlamentare Verde Monica Frassoni la Via andava applicata a tutta l’area di un ambito estrattivo, calcolando anche le aree già scavate in passato, e i già vissuti stress ecologici. Classico esempio della diatriba, l’Ate 9 (cava Bonfadina di Rovato): la Regione dopo le bacchettate dalla Ue ha ribadito che il reale perimetro di escavazione non è quello dei 40 ettari dell’Ate bensì quello dei 14 ettari che coprono la reale bocca della cava. E così per il Pirellone non c’è bisogno di nessun Via (provvedimento invece, che anche la Regione prevede per otto Ate, a partire dal 14 di Cazzago-Travagliato). Sul problema interviene anche l’assessore provinciale all’Ambiente ed Attività estrattive Enrico Mattinzoli, che confessa di sentirsi tra due fuochi: «Le legittime richieste di tutela del territorio da parte dei Comuni, una legge regionale alla quale noi dobbiamo pur rispondere, così come dobbiamo rispondere alle esigenze lavorative dei cavatori, che si sono visti approvare i loro progetti. Per questo volenti o nolenti dobbiamo rilasciare le autorizzazioni e provvedere anche al via libera d’ufficio come per l’Ate 9. Il rischio è che – in mancanza di approvazione – gli stessi cavatori ci possano chiedere i danni. È già successo a Montichiari, zona interessata al piano d’area: in virtù di questo abbiamo bloccato una cava e i proprietari ci hanno chiesto danni per 22 milioni di euro». Mattinzoli però, si dichiara solidale con i sindaci che proseguono la loro battaglia legale al Tar: «Se ci sono delle normative europee è giusto che vengano rispettate».Va ricordato che il territorio bresciano è il più scavato della Lombardia, tra i più scavati d’Italia (oltre ai 70milioni di mc di sabbia e ghiaia ce ne sono altrettanti per argilla e pietre ornamentali). «Il problema è che la legge 14 del 1998 non pone un limite all’escavazione selvaggia del territorio - spiega il sindaco di Montirone Serafina Bandera .– così nel mio Comune con le nuove cave ben il 25% del territorio sarà occupato da escavazioni». I Comuni bresciani con capofila l’associazione che li rappresenta (l’Acb) nel 2004 avevano già raccolto le firme (presidente dell’Acb era Guido Bussi, ex sindaco di Montirone) per chiedere al Pirellone la modifica della legge n. 14/1998, sollecitando più collegialità e partecipazione degli enti locali».
Pubblicato da
Angelo Bergomi
alle
09:49
0
commenti
mercoledì 12 dicembre 2007
Maggioranza del 10/12 + Commissione Urbanistica del 11/12
Pubblicato da
Angelo Bergomi
alle
08:57
0
commenti
lunedì 10 dicembre 2007
Non si può morire sul lavoro!
Pubblicato da
Angelo Bergomi
alle
13:58
0
commenti
martedì 4 dicembre 2007
Riunione di maggioranza del 3/12/2007: bilancio previsionale 2008
Pubblicato da
Angelo Bergomi
alle
15:44
0
commenti
lunedì 3 dicembre 2007
Riaperte le indagini sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin !!
(foto tratta da www.circoloilariaalpi.it)
Sull'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin non cala il sipario che troppi si aspettavano. Il GUP Emanuele Cersosimo ha respinto la richiesta della Procura della Repubblica di Roma che aveva chiesto l'archiviazione del procedimento in merito alla morte della giornalista. La decisione ha accolto quindi la domanda dei genitori di Ilaria che da sempre si sono opposti a questa archiviazione. Essi avevano richiesto lo svolgimento di ulteriori accertamenti anche sulla base del lavoro della commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte di Ilaria e Miran.
Accolgo personalmente con entusiasmo questa notizia. Da sempre ho trovato disgustoso il tentativo di chiudere il caso senza aver fatto chiarezza sulle responsabilità anche politiche di queste morti. Ho ancora negli orecchi le parole dell'avvocato Taormina che, a capo della commissione d'inchiesta, chiedeva la chiusura del caso perchè non vi erano secondo lui motivi ulteriori di indagine. Così spiegò la sua versione in un articolo riportato da Repubblica."Si è trattato di un tentativo di rapimento sfociato in una sparatoria avviata dallo sparo esploso dalla guardia del corpo dei due giornalisti. La sparatoria e l'uccisione della giornalista e del suo operatore - conclude Taormina - sono da considerarsi come l'esito di un sequestro andato a male. Ilaria Alpi e Miran Hrovatin sono due eroi del giornalismo italiano uccisi sul campo".
Sono felice che finalmente un magistrato dia ascolto alla richiesta di chiarezza da parte dei genitori di Ilaria, quella chiarezza che stanno chiedendo dal 20 marzo 1994, giorno dell'omicidio della figlia e del suo operatore.
Ricordo che nelle nostre zone il nome e l'opera di Ilaria viene portato avanti dal Circolo "Ilaria Alpi" di Erbusco, che non finirò mai di ringraziare per la sua attività anche in merito al problema della cava Bonfadina. E' grazie a persone come loro che il lavoro e le attività di Ilaria Alpi e del suo operatore Miran Hrovatin non verranno mai dimenticate. Vi ricordo il link del sito del circolo che ringrazio anche per la foto che ho usato in questo post.
Angelo
Pubblicato da
Angelo Bergomi
alle
17:31
0
commenti