venerdì 5 settembre 2008

"L'ANARCHIA DELLE CAVE": inchiesta di ALTRECONOMIA





Di seguito riporto l'estratto del reportage che la rivista ALTRECONOMIA ha condotto sull'attività estrattiva in Lombardia.
Segnalo che la rivista ha un sito internet http://www.altreconomia.it/ e la versione cartacea del mensile è trovabile al costo di 3 € in Provincia di Brescia presso i seguenti punti vendita:
1) Bottega Solidarietà
Via S.Faustino 30/b Brescia Tel. 030-3772355
Via Quattro Novembre 4 Rezzato - BS
2) Jangada Via San Martino del Carso 3 Manerbio BS Tel. 03-973069 +
3) Tapioca
Via Cappellini 16 Darfo Boario BS Tel. 0364-536237 Via S. Maria 7 Edolo BS
4) Il mondo in casa Via Mazzini 2 Lumezzane - BS
5) Karibù Via Zanardelli 410 Gardone Val Trompia BS Tel. 030-8911526


Segnalo che Altreconomia ha organizzato un:
INCONTRO IN CONSIGLIO REGIONALE
Mercoledì 10/09/2008 alle ore 11

L'anarchia delle cave
Ogni anno, nel nostro Paese, si estraggono 11,5 tonnellate di materiali da cava pro capite. L'attività estrattiva è senza regole e, spesso, gratuita. Montagne e pianure sono piene di ferite: almeno 6mila cave attive e 10mila abbandonate. Un incontro in Consiglio regionale a partire dall'inchiesta di Altreconomia che spiega perchè in Italia convenga continuare a sventrare montagne mentre in altri Paesi europei si riciclano inerti e rifiuti da demolizione.
La rivista Altreconomia, in collaborazione con il gruppo dei Verdi nel Consiglio regionale della Regione Lombardia, organizza una conferenza stampa per discutere il problema del governo delle attività estrattive a partire dall'inchiesta pubblicata sul numero di settembre della rivista, "Un Paese fondato sulle cave".
Mercoledì 10 settembre, alle 11, presso l'Auditorium del Consiglio regionale in via Fabio Filzi 29 a Milano.
All'incontro, moderato da Luca Martinelli, redattore di Altreconomia ed autore dell'inchiesta, partecipano:

  • Angelo Bergomi, consigliere comunale a Rovato (Bs) e membro del Comitato anticava di Rovato,
  • Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia,
  • Antonio Galizzi, geologo, Italianostra,
  • Marcello Saponaro, consigliere regionale lombardo per i Verdi.

Gli interessi che ruotano intorno alla cave lombarde: l'ex assessore regionale all'Ambiente, Marco Pagnoncelli, è stato costretto alle dimissionia fine luglio per il conflitto d'interesse sollevato in seguito all'approvazione del Piano cave della Provincia di Bergamo. Pagnoncelli avrebbe favorito un cavatore che è anche un suo socio in affari, la famiglia Locatelli.
Nel bresciano, invece, Regione e Provincia di Brescia si sono schierati a fianco di un cavatore, la ditta Bettoni, contro i Comuni di Rovato e Cazzago che non volevano l'apertura di una nuova cava nel proprio territorio. Una cava di pianura, gigante (quasi 35 ettari) ma non sottoposta a Valutazione d'impatto ambientale, come vorrebbe la legge.
E laddove esiste un Piano cave che fissa dei limiti all'escavazione, basta far ricorso alle cave di prestito, aperta inderoga alle leggi vigenti per recuperare gli inerti necessari a completare un'opera pubblica.

Ringrazio Luca Martinelli di Altreconomia per l'impegno profuso nel redarre questo incredibile reportage e per aver deciso di parlare del caso della cava Bonfadina. Lo ringrazio anche per avermi invitato a questo incontro in consiglio regionale in cui cercherò di sintetizzare il perchè nella gestione dell'attività estrattiva c'è qualcosa che non va in Lombardia, partendo proprio dal caso dell'ATEg09.

Angelo

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