lunedì 3 novembre 2008

Consigli di lettura: "Cose di Cosa Nostra" di Giovanni Falcone

Inauguro con il post di oggi un piccolo esperimento. Suggerirvi dei buoni libri da leggere solo dopo averli letti personalmente.
In questo fine settimana ho letto un libro che mi ha toccato molto:
"Cose di Cosa nostra" voce di Giovanni Falcone, penna di Marcelle Padovani. E' un libro in cui la giornalista francese raccoglie le venti interviste che fece tra il marzo e il giugno 1991 al giudice Falcone dopo che questi ebbe lasciato Palermo. Esattamente un anno prima dell'attentato che privò lo Stato di uno dei suoi più fedeli servitori.
Il libro è articolato in sei capitoli, ciascuno dei quali ha il ruolo di descrivere un aspetto del fenomeno mafioso:
I Violenze.
II Messaggi e messaggeri
III Contiguità
IV Cosa Nostra
V Profitti e perdite
VI Potere e poteri
In mezzo a testimonianze riportate dal giudice Falcone tratte da interrogatori da lui condotti in prima persona il lettore incomincia a capire che la mafia non è solo un'organizzazione ma proprio un modo di vivere e di pensare, prima di tutto.
L'autrice mi concederà la licenza di riportare un brevissimo passo del libro in cui Falcone esprime un giudizio sulla mafia che, a 17 anni di distanza da quelle interviste, è ancora attualissimo e che dovrebbe risuonare nelle orecchie di molti componenti della classe dirigente italiana:
"Certo dovremo ancora per lungo tempo confrontarci con la criminalità organizzata di stampo mafioso. Per lungo tempo, non per l'eternità: perchè la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine".
Leggetelo, ne resterete colpiti.

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