martedì 23 dicembre 2008

Parco nella cava Macogna al posto delle discariche: Rovato delle Libertà vota contro!

Comunicato stampa PD Rovato sull'esito del voto in merito al PLIS ipotizzato anche come recupero della cava Macogna!


Ieri sera si è tenuto un consiglio comunale in cui il punto principale all’ordine del giorno era l’approvazione di una prima ipotesi di perimetrazione per il Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS). Un parco che le quattro amministrazioni comunali di Rovato, Cazzago S.M., Berlingo e Travagliato hanno deciso di proporre per permettere a una zona come quella della Macogna posta nelle immediate prospicienze della frazione Duomo di evitare un’ulteriore scempio del territorio.
Una ipotesi di perimetrazione che non introduce nessun vincolo di natura né economica né paesaggistica sulle aree agricole ricomprese nel perimetro ma che permette di porre dei solidi punti fermi su due aspetti:
1) Chiedere di spostare i volumi estrattivi concessi nell’ultimo piano cave provinciale individuati sulle aree a Ovest della strada comunale cazzaghese via Caduti del Lavoro all’interno del perimetro della zona attualmente scavata onde evitare l’apertura di un nuovo fronte estrattivo verso la frazione Duomo. Questa richiesta è fortemente sostenuta dall’amministrazione comunale di Rovato perché si è consapevoli del fatto che è irricevibile il tentativo di mascherare l’apertura di un bacino estrattivo completamente nuovo verso Duomo come allargamento del bacino esistente: qualunque persona di buonsenso può capire che gli impianti di estrazione e lavorazione posti nell’attuale cava non potranno essere usati per estrarre volumi al di là di una strada comunale!
2)
Su una porzione già scavata dell’attuale bacino estrattivo vi sono in essere due domande di discarica presentate dai privati, nonostante il recupero previsto per questo bacino fosse a verde pubblico attrezzato. Nessuno vuole fare crociate contro alcun privato ma si pretende il rispetto dei recuperi previsti a suo tempo nel piano cave provinciale.


Per tutti questi motivi è inconcepibile come sulla delibera proposta sul PLIS il voto da parte di Rovato delle Libertà sia stato contrario.
Va ricordato ai cittadini soprattutto del DUOMO che ciò accade in contraddizione a un voto favorevole nel primo passaggio del PLIS avvenuto nel consiglio comunale del settembre scorso, dopo un ulteriore passaggio favorevole in commissione urbanistica il giorno 09/12/2008 con addirittura promessa di coinvolgimento degli assessorati competenti provinciali.


Dopo uno sfruttamento quasi ventennale di questo territorio, oggetto di ulteriori devastazioni future attraverso il passaggio non indolore di infrastrutture come i due “bracci”della ferrovia ad Alta Velocità (uno verso Brescia e l’altro verso Montichiari), dell’autostrada Brebemi e della corda molle, l’idea del PLIS per quanto ci riguarda garantisce un risarcimento ambientale per tutti quegli abitanti della zona che hanno visto la propria qualità della vita seriamente compromessa da troppo tempo.
Con l’ipotesi di perimetrazione votata in consiglio comunale il PLIS non istituisce nessun tipo di vincolo sulle aree agricole coinvolte anzi. Apre la porta per una riqualificazione della zona anche in termini economici. E’ risaputo che aree posizionate nelle immediate vicinanze di una discarica sono svalutate in termini economici! L’istituzione di un parco al posto di discariche consentirebbe un virtuoso ribaltamento della situazione. Anche le aree stesse assumerebbero valore economico oltre che ambientale.

Con il sostegno dato a questo PLIS attraverso un voto favorevole come PD all’interno di Rovato Civica crediamo di aver dato il nostro contributo in difesa della vivibilità della frazione Duomo attraverso un atto tangibile che ora va concretizzato di concerto con gli altri comuni.
Riteniamo altresì che sarebbe stato importante che la delibera fosse stata votata all’unanimità. Non è infatti scontato che in Provincia vengano bocciate le due discariche dei privati e venga invece accordato il consenso sul parco proposto dalle amministrazioni comunali. Lo sarebbe stato sicuramente di più con l’unanimità di tutti e quattro i consigli comunali.
A Rovato non è stato possibile e chi ha dato prova con i fatti di miopia nei confronti dei cittadini in particolare del Duomo se ne dovrà assumere le proprie responsabilità.
D’altro canto non siamo nuovi a questa miopia sulle questioni ambientali-estrattive: molti ancora si ricordano come anche nel 2004 l’allora gruppo consigliare di Forza Italia non votò il documento di opposizione alla Bonfadina, auspicando invece l’arrivo di un bacino estrattivo dalle dimensioni MAGGIORI per garantire occupazione ai lavoratori, dimenticandosi che bacini di milioni di metri cubi come la Bonfadina occupano al più cinque-sei addetti.


Direttivo PD Rovato.

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