martedì 23 ottobre 2012

Bersani a Brescia e ....il grappolo d'uva

Ieri sera al Laba di via Don Vender è stato un comizio emozionante. Dopo i saluti del nostro segretario provinciale Bisinella, le parole del coordinatore del comitato provinciale per Bersani Daniele Corini e l'incisivo intervento del neosindaco di Desenzano Rosa Leso, il nostro segretario nazionale Pierluigi Bersani ha spiegato perchè l'Italia ce la farà. Da vero signore qual è non ha lanciato accuse verso i competitori delle primarie, ma ha parlato da segretario politico prima che da candidato alle primarie. Sottolineo il bellissimo passaggio che ha fatto sul "NOI siamo un collettivo", "è scaduto il tempo dell'uomo solo al comando". Ha descritto il patto che vede come decisivo tra società e politica attraverso la metafora del grappolo d'uva: così come un grappolo d'uva tiene assieme gli acini anche la politica deve lavorare per tenere assieme le istanze di una società complessa come la nostra. Il vino lo si fa con gli acini. In una parola: la politica come strumento non come fine! 
Non c'è bisogno di dire nient'altro sull'incontro di ieri, credo che questo passaggio dica tutto.

Piccolo siparietto a latere: nei saluti a fine comizio ho avuto la fortuna di conoscere il segretario Bersani di persona e, riprendendo un suo richiamo all'essere "Moderatamente Bersaniani", fatto durante il comizio in nome di una unità del partito che vada ben oltre le primarie ho potuto confessargli una cosa: "Segretario, non faccio parte di quella categoria!".
Al di là degli scherzi, un plauso a una persona che ha retto le sorti di un partito nato da poco, lo ha fatto crescere con generosità e che, nel momento in cui avrebbe potuto vincere agevolmente le elezioni ha scelto di dire "NO, prima l'Italia!"

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