giovedì 14 marzo 2013

Primo commento dal consiglio comunale: la manina si alza a comando!



Ieri sera, alla presenza di un consiglio comunale quasi al gran completo, abbiamo assistito a come il merito delle questioni possa diventare un dettaglio di fronte a rigidi ordini di scuderia. Mi riferisco alla discussione e conseguente voto su due mozioni in particolare.

In primis surreale è stata la posizione di sindaco e maggioranza in riferimento alla mozione da noi presentata come Rovato Civica con cui si chiedeva che il Consiglio Comunale desse indirizzo al sindaco stesso di invitare il consigliere comunale Toscani a rassegnare le dimissioni dopo la ben nota vicenda dei rimborsi elettorali che lo hanno riguardato. Il fine era solo quello di tutelare l'immagine e l'autorevolezza del consiglio comunale rovatese nel periodo in cui si svolgeranno le indagini e il relativo iter giudiziario.Abbiamo chiesto il voto segreto per consentire soprattutto ai consiglieri comunali di maggioranza di esprimere il proprio parere con maggiore libertà, liberi da vincoli di mandato: la richiesta di votazione non palese è stata respinta con motivazioni addotte dal segretario comunale poco comprensibili (solo due giorni prima in un altro consiglio comunale della zona su un caso simile è invece stata consentita!). La votazione è avvenuta quindi in forma palese, con la maggioranza che ha votato compatta contro la mozione compreso il voto del diretto interessato che non ha avuto nemmeno il buonsenso di astenersi su una votazione che lo riguardava personalmente. E' la seconda volta che succede dopo la votazione del maggio scorso di simile mozione sul caso dell'infausta battuta su terremoto e Padania dell'allora segretario locale della Lega Nord, tuttora seduto in consiglio comunale. Resta il fatto che il disappunto per la vicenda dei rimborsi regionali, malcelato da vari membri di maggioranza fuori dal palazzo municipale in questi ultimi due mesi non si è tradotto in un loro voto conseguente. Il messaggio che esce dal consiglio di ieri è che la maggioranza di Lega e PDL rovatesi non condannano il modo di fare politica emerso dalla vicenda dei rimborsi regionali, realtà che stride enormemente con le difficoltà economiche delle famiglie rovatesi. E di questo i consiglieri di maggioranza dovranno rispondere non tanto a noi minoranze ma ai cittadini stessi.

Il medesimo atteggiamento si è visto anche nel voto sulla mozione con cui chiedevamo al consiglio comunale la possibilità che Rovato aderisse al "Manifesto dei sindaci contro il gioco d'azzardo". La mozione è stata respinta con la motivazione che l'amministrazione comunale si starebbe già occupando, per quanto di competenza, del problema. Peccato che l'adesione al manifesto avrebbe contribuito a rafforzare la richiesta dal basso di un intervento normativo senza il quale il problema non si risolverà mai. E' stucchevole che la Lega Nord si riempia la bocca di federalismo e rappresentatività dei territori e poi, una iniziativa proveniente dalle municipalità locali a Rovato non venga sostenuta solo perchè presentata da una minoranza. Resta forte il dubbio che la miopia di chi ragiona per ordini di scuderia non appoggi una sacrosanta battaglia come questa solo dopo aver verificato che nel bresciano i Comuni che vi hanno aderito sono, per ora, a guida PD. E' evidente a tutti i cittadini che questo modo di ragionare è di cortissimo respiro. Faccio presente che, a parti invertite, il nostro gruppo consigliare ieri sera ha invece votato a favore e convintamente dell'adesione al Patto dei sindaci per l'energia sostenibile proposto dalla maggioranza, perchè i principi del Patto sono per noi ragionevoli e importanti. Non abbiamo votato contro solo perchè l'ha proposto la maggioranza ma abbiamo valutato la questione nel merito!

Ma tant'è, ognuno si dovrà prima o poi assumere le proprie responsabilità di fronte ai cittadini che chiedono solo che la comunità sia amministrata con buonsenso e con scelte che non tutelino solo l'interesse di parte.

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