martedì 28 maggio 2013

Piazza Loggia 39 anni dopo. Una strage, ancora nessun colpevole!

E' passato un altro anno. E sono 39 da quel 28 maggio 1974 quando, alle ore 10 e 12 scoppiò un ordigno posto in un cestino in Piazza Loggia a Brescia durante una manifestazione indetta  contro il terrorismo neofascista. La manifestazione era stata organizzata dai sindacati e dal Comitato Antifascista bresciano. Lo scoppio avvenne mentre stava parlando Franco Castrezzati, storico sindacalista CISL, alla presenza dell'onorevole Adelio Terraroli e del segretario della Camera del Lavoro di Brescia Gianni Panella.


Riascoltando l'audio originale del comizio di Castrezzati rimbomba il suo "State fermi!", subito dopo lo scoppio, nell'estremo tentativo di gestire una situazione inevitabilmente caotica.

Morirono 8 persone:
Va doverosamente ricordato anche il medico Giacomo Corvini che quel giorno diede appuntamento alla moglie e alla figlia proprio in Piazza Loggia, ignaro della manifestazione antifascista che lì si sarebbe tenuta. A 900 giorni dallo scoppio morì per una emorragia interna. Aveva 66 anni. Per chi volesse approfondirne la vicenda forniamo il link di un'intervista rilasciata un anno fa da una delle figlie.

Da quel lontano 1974 Brescia e i bresciani aspettano di conoscere la verità. E questo non è un pleonastico esercizio di memoria delle famiglie delle vittime ma la doverosa richiesta di una intera città che pretende di sapere perchè dei suoi figli abbiano dovuto lasciare la vita in una piazza mentre manifestavano la propria contrarietà alla violenza e all'attacco che le istituzioni democratiche stavano vivendo in quel periodo.

Noi, insieme a tutte le forze politiche che si ritengono democratiche, ci associamo a questa richiesta e continueremo a farlo.

Circolo Partito Democratico di Rovato

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